A questo punto ha proprio ragione il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi:
Sulle Unioni civili il PD mantenga la barra dritta.
L'ipotesi della fiducia del governo sulla legge sulle unioni civili che prevede l'accordo con NCD di Alfano escludendo quindi l'adozione del figlio del partner nelle coppie omosessuali, mi pare rinunciataria e sbagliata.
Sulla carta, dicono i ben informati, i voti per far passare anche le adozioni ci sono, anche contando una ventina di dissidenti nel Pd e il no dei centristi: il pallottoliere parla di 165-168 sì alla stepchild, compresa una trentina di grillini. Certo, dopo voltafaccia sul canguro, nessuno crede alla lealtà dei senatori M5s.
Ma, ancora ieri, Di Maio del Movimento 5 stelle dichiarava di essere pronto a votare la legge "al cento per cento".
Dunque, non c'è ragione per non andare avanti e provare ad approvare la legge così com'è.
Il PD deve tenere la barra dritta, come è stato capace di fare finora, senza rifiutare il confronto e senza opporsi a soluzioni di compromesso, ma evitando lo stralcio delle adozioni che produrrebbe una legge parziale e lesiva di diritti e discriminatoria.
A mio avviso sarebbe importante un segnale forte sul divieto della pratica dell'utero in affitto; una forma di sfruttamento del corpo della donna che nulla può giustificare.
Invece, un atteggiamento rinunciatario consentirebbe a molti, a cominciare dai 5 stelle, di sfuggire alle proprie responsabilità. Soprattutto darebbe l'idea di un PD che si lascia paralizzare in tatticismi e oscure logiche politiche o, peggio, che resta vittima di pressioni di ambienti religiosi e conservatori.
Anche questo sarebbe un altro errore clamoroso, dopo che Papa Francesco proprio su questo tema ha detto esplicitamente di non volersi immischiare nella politica italiana.
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