Guccini ha il dono della parola facile, ma non solo.
Guccini quando compone in particolare stato di grazia, o più semplicemente perché magicamente ispirato, da chissà quale Musa o misteriosa Divinità, la sua musica, i suoi versi scivolano e cadano dall'alto, opportuni e veloci e si posano e restano esattamente lì, dove devono ed è giusto che siano e debbano stare restare.
Per me, questo brano, "Vorrei", certamente non tra più vecchi di questo autore, credo sia la prova di ciò che ho appena affermato.
Ecco come termina il pezzo, gli ultimi versi:
"Vorrei cantare il canto delle tue mani
giocare con te un eterno gioco proibito
che l'oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all'infinito
e lo vorrei perché non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io"...
C'è altro da aggiungere, da volere o desiderare?
Quando ascolto questo gioiello un po' malinconico, ma così sapientemente cesellato, o provo a suonarlo e a cantarlo per farmi compagnia, avverto sempre un moto di profonda stima, soddisfazione e gratitudine, perché....
"perché non sono quando non ci sei e resto solo con i pensieri miei, ed io."
emmesse
Vorrei - Francesco Guccini
Re La
Sim Fa#m Sol
La Re La
Re
Vorrei conoscer l'odore del tuo paese,
La
camminare di casa nel tuo giardino,
Fa#7 / Sim
respirare nell'aria sale e maggese,
Fa#m Mi La
La4
gli aromi della tua salvia e del rosmarino
gli aromi della tua salvia e del rosmarino
Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
parlando con me del tempo o dei giorni andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero
come se amici fossimo sempre stati.
Sol
Vorrei incontrare le pietre, le
Vorrei incontrare le pietre, le
Mim La7
Utrade, gli usci,
Re Fa#7 Sim
i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
Sol Re
Sol Re
le strisce delle lumache nei loro gusci,
Mi La4 La
capire i giochi di sguardi dietro agli scuri
capire i giochi di sguardi dietro agli scuri
Re La
e lo vorrei perché non sono quando
Sim
Sim
non ci sei
Sol RE
e resto solo coi pensieri miei
e resto solo coi pensieri miei
La4 La7
ed io
Re La
Sim Fa#m Sol
La Re La
Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c'è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso di un rabbuiarsi e del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
per farmi da te spiegare cos'è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l'universo.
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dell’Appennino dove risuona
o un greppe dell’Appennino dove risuona
fra gli alberi un'usata e semplice tramontana
e lo vorrei perché non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei
ed io
Mi Si
Do#m Sol#m La
Si Mi Si
Mi
vorrei restare per sempre in un posto sol
Si
per ascoltare il suono del tuo
parlare
Sol#7 / Do#m
Sol#7 / Do#m
e guardare stupito il lancio, la
grazia, il volo
grazia, il volo
Sol#m
impliciti dentro al semplice tuo
Si4 Si7
Si4 Si7
camminare
e restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare parlare parlare parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce
o nascondere in due sciocchezze che son commosso.
La
Vorrei cantare il canto delle tue
Fa#m Si7
Fa#m Si7
mani
Mi Sol#7
Mi Sol#7
giocare con te un eterno gioco
Do#m
Do#m
proibito
La
La
che l'oggi restasse oggi senza
Mi
domani
Fa#
domani
Fa#
o domani potesse tendere
Si4
Si4
all'infinito
Si7 Mi Si
e lo vorrei perché non sono quando
Do#m
Do#m
non ci sei
La Mi
La Mi
e resto solo coi pensieri miei
Si4 Si7
Mi Si4 ..
ed io.
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