Conferenza Stampa del 20/04/2017 -
fonte pagina web di FB @mariasolemasciaPD
IL GRANDE BLUFF DELLA REVISIONE DEL PIANO INTEGRATO D’INTERVENTO DELL’AREA DELL’EX OSPEDALE
In questi giorni molte persone ci hanno contattato per chiederci se è vero:
- che il monoblocco (ex ospedale) non verrà demolito;
- che al suo interno sorgerà una residenza per anziani;
- che al posto di negozi e appartamenti sorgerà un teatro;
- che per fare tutto questo è bastato ascoltare e recepire la voce dei cittadini e chiedere il via libera a Regione Lombardia
Questo è il messaggio che i cittadini vimercatesi hanno recepito dai comunicati stampa dell’Amministrazione, dai post su facebook dei Consiglieri di maggioranza e dalla stampa locale.
Pubblicità ingannevole a danno dei cittadini: facciamo un po’ d’ordine!
La strategia di comunicazione volutamente ambigua posta in essere dall’Amministrazione pentastellata sta creando illusioni e false aspettative in città.
- che il monoblocco (ex ospedale) non verrà demolito;
- che al suo interno sorgerà una residenza per anziani;
- che al posto di negozi e appartamenti sorgerà un teatro;
- che per fare tutto questo è bastato ascoltare e recepire la voce dei cittadini e chiedere il via libera a Regione Lombardia
Questo è il messaggio che i cittadini vimercatesi hanno recepito dai comunicati stampa dell’Amministrazione, dai post su facebook dei Consiglieri di maggioranza e dalla stampa locale.
Pubblicità ingannevole a danno dei cittadini: facciamo un po’ d’ordine!
La strategia di comunicazione volutamente ambigua posta in essere dall’Amministrazione pentastellata sta creando illusioni e false aspettative in città.
Ecco quindi alcune considerazioni che serviranno, ci auguriamo, a chiarire un po’ le idee.
L’IMPORTANTE È “PARTECIPARE”.
La Giunta a 5 Stelle ha fatto sapere di aver approvato quasi tutti i suggerimenti pervenuti dai cittadini e di averli trasformati in elementi progettuali da sottoporre agli operatori.
Le osservazioni sono 15: 5 delle quali arrivano dal capogruppo del M5S in Consiglio comunale Patrizia Teoldi e da suo marito, candidato nella lista del M5S.
Le altre arrivano, apparentemente, da cittadini qualunque.
Curioso, però, che questi cittadini abbiano deciso di andare in Comune a protocollare le loro osservazioni tutti contemporaneamente, lo stesso giorno e alla stessa ora, insieme alla Consigliera Teoldi (i numeri di protocollo sono consecutivi).
Curioso anche che tutte le osservazioni, anche quelle dei cittadini qualunque, riportino la dicitura “nella mia qualità di cittadino e di consigliere comunale”.
Notevole lo sforzo della Capogruppo Teoldi di fare partecipare i cittadini. Peccato solo si sia dimenticata di cancellare il segno del suo zampino.
Insomma, quando si dice: “l’importante è “partecipare”….
La Giunta a 5 Stelle ha fatto sapere di aver approvato quasi tutti i suggerimenti pervenuti dai cittadini e di averli trasformati in elementi progettuali da sottoporre agli operatori.
Le osservazioni sono 15: 5 delle quali arrivano dal capogruppo del M5S in Consiglio comunale Patrizia Teoldi e da suo marito, candidato nella lista del M5S.
Le altre arrivano, apparentemente, da cittadini qualunque.
Curioso, però, che questi cittadini abbiano deciso di andare in Comune a protocollare le loro osservazioni tutti contemporaneamente, lo stesso giorno e alla stessa ora, insieme alla Consigliera Teoldi (i numeri di protocollo sono consecutivi).
Curioso anche che tutte le osservazioni, anche quelle dei cittadini qualunque, riportino la dicitura “nella mia qualità di cittadino e di consigliere comunale”.
Notevole lo sforzo della Capogruppo Teoldi di fare partecipare i cittadini. Peccato solo si sia dimenticata di cancellare il segno del suo zampino.
Insomma, quando si dice: “l’importante è “partecipare”….
NON UN METRO CUBO IN MENO
“Regione Lombardia riapre la partita”.
Questo è lo slogan che si legge sulle pagine Facebook degli entusiasti Consiglieri 5 a Stelle, che accendono la speranza di riaprire oggi una contrattazione con Regione durata molti anni.
Già, nessun problema a rivedere alcuni aspetti, ma a patto che il piano economico – finanziario rimanga invariato, conclude l’Assessore regionale Gallera.
Tradotto, più semplicemente: nessun ostacolo se il Comune intende modificare i propri interessi pubblici, ma non c’è la disponibilità a ridurre di un metro cubo le volumetrie da realizzare.
“Regione Lombardia riapre la partita”.
Questo è lo slogan che si legge sulle pagine Facebook degli entusiasti Consiglieri 5 a Stelle, che accendono la speranza di riaprire oggi una contrattazione con Regione durata molti anni.
Già, nessun problema a rivedere alcuni aspetti, ma a patto che il piano economico – finanziario rimanga invariato, conclude l’Assessore regionale Gallera.
Tradotto, più semplicemente: nessun ostacolo se il Comune intende modificare i propri interessi pubblici, ma non c’è la disponibilità a ridurre di un metro cubo le volumetrie da realizzare.
LA CITTÀ DELLA FRAGILITÀ
La città della fragilità è il titolo che svetta su tutti i settimanali locali: questa dovrebbe essere una delle due grandi “novità” che la Giunta a 5 Stelle sta apportando al Piano Integrato d’Intervento dell’Ex Ospedale.
Il nome, lo ammettiamo, non ci piace particolarmente, perché non si addice alla Vimercate forte e solidale che conosciamo.
Ma al di là del nome, noi guardiamo al contenuto, perché il tema è cruciale: si parla di anziani.
Si tratta, nello specifico, di appartamenti e unità residenziali dotate di accorgimenti (vicinanza a servizi, spazi comuni e altre forme di agevolazione) tali da renderle idonee a ricevere persone sole e, in particolare, anziani.
Non, quindi, di RSA, di case di riposo, né di lussuose città dei nonni, con buona pace di chi su questo annuncio aveva riposto illusioni e aspettative.
Si tratta di residenze e condomini protetti, a cui noi diciamo “Si’, SIAMO D’ACCORDO”.
Lo diciamo con chiarezza e onestà.
Quella onestà che, purtroppo, manca a chi oggi si accaparra la paternità di un’iniziativa che la precedente Amministrazione di centro-sinistra ha fortemente voluto, arrivando ad ottenere dagli operatori l’impegno esplicito a realizzare abitazioni protette destinate a ricevere alcune categorie di persone particolarmente fragili.
L’impegno assunto dagli operatori si è tradotto nella predisposizione di una clausola che è stata inserita nello schema di convenzione già nei primi mesi del 2016 e che avrebbe dovuto essere successivamente sviluppata nei contenuti e nei dettagli.
Oggi la Giunta a 5 Stelle sta dando attuazione a questa clausola voluta dalla precedente Amministrazione. Ad essa spetta il compito di concordare con gli operatori quantità, localizzazione, servizi e caratteristiche di queste residenze protette.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a dare il supporto necessario per portare a compimento un progetto di cui siamo promotori.
Così come sarà massimo il nostro sforzo, in collaborazione con l’Amministrazione Sartini, affinché si porti a termine l’obiettivo pubblico prioritario di questo Piano Integrato: concentrare i servizi socio-sanitari nella vecchia palazzina di Via Cereda, a beneficio dei cittadini e della vitalità del centro storico.
La città della fragilità è il titolo che svetta su tutti i settimanali locali: questa dovrebbe essere una delle due grandi “novità” che la Giunta a 5 Stelle sta apportando al Piano Integrato d’Intervento dell’Ex Ospedale.
Il nome, lo ammettiamo, non ci piace particolarmente, perché non si addice alla Vimercate forte e solidale che conosciamo.
Ma al di là del nome, noi guardiamo al contenuto, perché il tema è cruciale: si parla di anziani.
Si tratta, nello specifico, di appartamenti e unità residenziali dotate di accorgimenti (vicinanza a servizi, spazi comuni e altre forme di agevolazione) tali da renderle idonee a ricevere persone sole e, in particolare, anziani.
Non, quindi, di RSA, di case di riposo, né di lussuose città dei nonni, con buona pace di chi su questo annuncio aveva riposto illusioni e aspettative.
Si tratta di residenze e condomini protetti, a cui noi diciamo “Si’, SIAMO D’ACCORDO”.
Lo diciamo con chiarezza e onestà.
Quella onestà che, purtroppo, manca a chi oggi si accaparra la paternità di un’iniziativa che la precedente Amministrazione di centro-sinistra ha fortemente voluto, arrivando ad ottenere dagli operatori l’impegno esplicito a realizzare abitazioni protette destinate a ricevere alcune categorie di persone particolarmente fragili.
L’impegno assunto dagli operatori si è tradotto nella predisposizione di una clausola che è stata inserita nello schema di convenzione già nei primi mesi del 2016 e che avrebbe dovuto essere successivamente sviluppata nei contenuti e nei dettagli.
Oggi la Giunta a 5 Stelle sta dando attuazione a questa clausola voluta dalla precedente Amministrazione. Ad essa spetta il compito di concordare con gli operatori quantità, localizzazione, servizi e caratteristiche di queste residenze protette.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a dare il supporto necessario per portare a compimento un progetto di cui siamo promotori.
Così come sarà massimo il nostro sforzo, in collaborazione con l’Amministrazione Sartini, affinché si porti a termine l’obiettivo pubblico prioritario di questo Piano Integrato: concentrare i servizi socio-sanitari nella vecchia palazzina di Via Cereda, a beneficio dei cittadini e della vitalità del centro storico.
IL NUOVO TEATRO A 500 POSTI: CHI NE FA LE SPESE?
Il teatro da 500 posti è l’unica vera novità a firma 5 stelle.
Su contenuti della proposta c’è ancora molta incertezza, ma tanti sono i dubbi e le perplessità.
La prima domanda è scontata. Chi si farà carico dei costi? Realizzare un teatro costa oggi circa 2.5-3 milioni di euro.
Da dove verranno recuperate queste risorse?
Chi si farà carico negli anni a venire dei costi di gestione e conservazione della struttura? Ricadranno pesantemente sui bilanci comunali per i prossimi decenni?
E, poi, è davvero necessario per una città di 26.000 abitanti costruire un terzo teatro, quando a Vimercate ne abbiamo già due di circa 300 posti (TeatrOreno e l’Auditorium dell’Omnicomprensivo)?
E che ne è allora del Capitol?
In campagna elettorale l’allora candidato Sindaco Sartini si è impegnato a realizzare il sogno nel cassetto di molti cittadini vimercatesi: rivedere il Capitol vivace e attivo. L’impresa sembrava facile e rimessa soltanto alla buona volontà di un’Amministrazione attenta ai bisogni dei suoi cittadini.
Oggi sul Capitol si abbassa la saracinesca. Esce silenziosamente di scena, mentre l’attenzione degli spettatori è distratta dal nuovo protagonista del palcoscenico che, senz’altro, farà parlar di sé molto a lungo: un teatro tutto nuovo da 500 posti.
Speriamo, almeno, che il prezzo del biglietto valga lo spettacolo.
Il teatro da 500 posti è l’unica vera novità a firma 5 stelle.
Su contenuti della proposta c’è ancora molta incertezza, ma tanti sono i dubbi e le perplessità.
La prima domanda è scontata. Chi si farà carico dei costi? Realizzare un teatro costa oggi circa 2.5-3 milioni di euro.
Da dove verranno recuperate queste risorse?
Chi si farà carico negli anni a venire dei costi di gestione e conservazione della struttura? Ricadranno pesantemente sui bilanci comunali per i prossimi decenni?
E, poi, è davvero necessario per una città di 26.000 abitanti costruire un terzo teatro, quando a Vimercate ne abbiamo già due di circa 300 posti (TeatrOreno e l’Auditorium dell’Omnicomprensivo)?
E che ne è allora del Capitol?
In campagna elettorale l’allora candidato Sindaco Sartini si è impegnato a realizzare il sogno nel cassetto di molti cittadini vimercatesi: rivedere il Capitol vivace e attivo. L’impresa sembrava facile e rimessa soltanto alla buona volontà di un’Amministrazione attenta ai bisogni dei suoi cittadini.
Oggi sul Capitol si abbassa la saracinesca. Esce silenziosamente di scena, mentre l’attenzione degli spettatori è distratta dal nuovo protagonista del palcoscenico che, senz’altro, farà parlar di sé molto a lungo: un teatro tutto nuovo da 500 posti.
Speriamo, almeno, che il prezzo del biglietto valga lo spettacolo.
MEGLIO AVERE 3,8 MILIONI OGGI, O INVESTIRE PER IL DOMANI?
Nel corso della realizzazione del Piano Integrato d’Intervento, gli operatori privati dovranno versare nelle casse del Comune un contributo d’importo variabile, fino a un massimo di 3.800.000,00 euro.
La precedente Amministrazione aveva deciso di investire queste risorse in politiche energetiche finalizzate a ridurre l’impatto ambientale degli edifici comunali e a ridurre la spesa corrente per le bollette di calore ed energia.
Oggi, quasi per caso, ci siamo accorti che, in grande silenzio, la Giunta grillina ha deciso di incassare questo contributo, svincolandolo dall’investimento nelle politiche energetiche.
Certo, 3.800.000,00 da spendere nei prossimi anni farebbero gola a chiunque.
Però non possono e non devono fare gola a un’Amministrazione che fa dell’ambientalismo e della gestione efficiente delle risorse la propria bandiera.
La pur comprensibile tentazione di togliersi, oggi, alcune soddisfazioni, non può e non deve arrestare il coraggio di investire in politiche di prospettiva e di ampio respiro per il nostro domani.
Nel corso della realizzazione del Piano Integrato d’Intervento, gli operatori privati dovranno versare nelle casse del Comune un contributo d’importo variabile, fino a un massimo di 3.800.000,00 euro.
La precedente Amministrazione aveva deciso di investire queste risorse in politiche energetiche finalizzate a ridurre l’impatto ambientale degli edifici comunali e a ridurre la spesa corrente per le bollette di calore ed energia.
Oggi, quasi per caso, ci siamo accorti che, in grande silenzio, la Giunta grillina ha deciso di incassare questo contributo, svincolandolo dall’investimento nelle politiche energetiche.
Certo, 3.800.000,00 da spendere nei prossimi anni farebbero gola a chiunque.
Però non possono e non devono fare gola a un’Amministrazione che fa dell’ambientalismo e della gestione efficiente delle risorse la propria bandiera.
La pur comprensibile tentazione di togliersi, oggi, alcune soddisfazioni, non può e non deve arrestare il coraggio di investire in politiche di prospettiva e di ampio respiro per il nostro domani.
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