Il posto in nazionale, ...mannaggiamannaggia... me lo rubò Cabrini, quello nel Milan Chicco Evani. Mi consola solamente sapere che nessuno scrisse la canzone che avrebbe poi cambiato il mondo, Nemmeno i due cantautori, per me allora fonte di ispirazione e esempio da emulare, ci riuscirono: Francesco Guccini e Fabrizio De Andrè.
Il festival di Sanremo era cosa troppa conformista e reazionaria per un ribelle come me.
Di quella manifestazione canora nazional-popolare si doveva dire male a prescindere.
Io ne dicevo malissimo, ma, di nascosto... la guardavo e cercavo per radio di ascoltare furtivamente i
brani che mi erano piaciuti di più per riascoltarli e magari (play record) riascoltarli con il mangianastri.
In quell'anno uno sconosciuto cantane napoletano salì sul palco dell' Ariston. Attirò subito la mia attenzione perché uno degli autori del suo pezzo, esattamente per la parte relativa al testo, vidi che era Migliacci (... per intenderci quello di "Che sarà") che come me ha origini cortonesi.
L'artista si chiamava Eduardo De Crescenzo il titolo della canzone "Ancora" e iniziava così: E' notta alta e sono sveglio....
Allora non lo sapevo, ma stavo ascoltando forse la più bella canzone d'amore italiana del 1900.
Ancora non vinse il Festival (come si conviene a tutte quelle canzoni che hanno concorso a quella gara e che poi non si dimenticano ma restano nella storia della musica leggera italiana e nei cuori delle persone).
Non si classificò neppure tra le prime tre.
Vinse solo il premio assegnato da una giuria di "tecnici" di migliore interpretazione.
Ancora, è una struggente storia d'amore, brevissima ma intensa, d'Amore non corrisposto; forse poeticamente l'Amore più bello; quello che appunto fa stare svegli la notte; quello che "ti fa fare il pazzo", che non si rassegna, che ti fa dire di "non voler far più l'amore senza di Lei"; quello che se anche dovesse scomodarsi il cielo con uno dei suoi angeli gli diresti: "Lascia stare non mi basti, lei per me è molto di più, neanche tu mi fai volare in alto come ha saputo e potrebbe fare ancora Lei".
Bellissima, perfetta.
A questi livelli il buon Eduardo non è più riuscito a ripetersi.
Accade quando si inizia subito con un "botto" così.
E che "botto", che esordio!
Ancora è stata cantata da quella sera milioni di volte, interpretata dalle più grandi cantanti, Mina compresa ( se non l'avete mai sentita cliccare qui... ne vale la pena!).
Ancora è uno dei brani italiani che producono tra i più importanti guadagni per diritti d'autore SIAE.
Al terzo posto dopo Suona Chitarra e Romagna mia.
E allora...?
Allora se nel 1981 mai avrei suonato o cantato una canzone così (perchè, non sia mai: ribelli hanno una reputazione da tutelare!) oggi che di quello spirito guerriero mi rugge ben poco invece la suono e la canto. Perché? Perché la conoscono e la cantano tutti?
No, non per questa ragione.
Oggi la suono e la canto perché è notte alta e sono sveglio, perché mi piace evocare grazie alle note di una vecchia bella canzone ricordi che altrimenti rischierei di perdere irrimediabilmente e cantare d'Amore, d'Amore grande, Amore vero, autentico.
Così importante e potente da farci salire un po' più su, più in alto; un po di più anche degli angeli.
E vai De Crescenzo, inizia tu, ...io per come so e posso ti seguo.
E buona notte. Olè
Ancora
Sol Mi7
E' notte alta e sono sveglio,
Lam Re
sei sempre tu il mio chiodo fisso
Sol Mi7
insieme a te ci stavo meglio
Lam Re
e più ti penso e più ti voglio
Do Re
tutto il casino fatto per averti
Sim Mi7
per questo amore che era un frutto acerbo
Lam Dom La7 Re
adesso che ti voglio bene io ti perdo.
Sol Mim Lam Re Sim Sol Do Si7
Ancora, ancora, ancora, perché io da quella sera
Mim Lam Re7 Sol Mim
non ho fatto più l'amore senza te
Lam Re7 Sol Mim
e non me ne frega niente senza te
Do Re Sim7 Mi
anche se incontrassi un angelo direi
Lam Re7 Sol
non mi fai volare in alto quanto lei.
La Fa#7
E' notte alta e sono sveglio
Sim Mi
e mi rivesto e mi rispoglio
Do#m Fa#
mi fa smaniare questa voglia
Sim Mi
e prima o poi farò lo sbaglio
Re Mi
di fare il pazzo e venir sotto casa
Do#m Fa#7
tirare sassi alla finestra accesa
Sim Rem Si7 Mi
prendere a calci la tua porta chiusa, chiusa.
La Fa#m Sim Mi Do#m La Re Do#7
Ancora, ancora, ancora, perché io da quella sera
Fa#m Sim Mi La Fa#m
non ho fatto più l'amore senza te
Sim Mi La
e non me ne frega niente senza te
Re Sim Mim La Fa#m Re
Ancora, amore, a---
Sol Mim Lam Re Sim Sol
Do Lam Rem Sol Mim La7
Fa Rem Solm Do Lam Re7
Sib Solm Dom Fa Rem Sib

Nessun commento:
Posta un commento