Francesco nasce da una famiglia agiata ad Assisi nel 1182. Visse una gioventù comoda, spensierata modaiola fino alla conversione al Vangelo e alla sequela di Cristo in radicale convinzione e lieta, umile e casta povertà. Fu subito accompagnato da amici che presto seguirono il suo esempio e predicarono con Lui l' Amore e la Speranza del Vangelo in un periodo dove la Chiesa aveva bisogno di esempi a cui ispirarsi per suo urgente rinnovamento. Il 14 settembre del 1224 sul monte La Verna ricevette le stigmate. Compose il Cantico delle Creature annoverato dalla letteratura tra i primi esempi di poesia in volgare italiano dove è espresso, lodato, cantato appunto, l'Amore per Madonna Povertà, in un cosmico fraterno abbraccio che vede per protagoniste tutte le creature che danno lode a Dio. Muore il 3 ottobre del 1226. Il 16 luglio del 1228 Papa Gregorio IX lo proclamò Santo. Papa Pio XII nel 1939 lo proclamò Patrono d'Italia. Il luogo di culto a cui sono maggiormente legato per ragioni personali è l' Eremo delle Celle a Cortona.
Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e ’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli che ’l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;
Beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ’l farrà male.
Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate et serviateli cum grande humilitate
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