Sulbiate. Un volontario per Sindaco?
Non faccio nomi tanto li conoscete già e se non li conoscete basta leggere il Giornale di Vimercate.
C'è un trafiletto, un piccolo articolo del Gdv in edicola a pagina 43, che mi ha un po' irritato e fatto riflettere.
Sono un paio di giorni che ci penso e non riesco a venirne a capo.
Perché, sono alla ricerca di un "altra cosa" che non trovo.
A un certo punto c'è scritto che un conosciuto e ormai vecchio politico locale, circa la possibilità che una data persona, molto conosciuta e stimata in paese, perché da sempre si è spesa spesso con successo e disinteressatamente in varie opere di volontariato, possa essere candidata alla carica di Primo Cittadino di Sulbiate, si sia così espresso:"... è una bravissima volontaria ma amministrare è un'altra cosa".
Già, amministrare è "un' altra cosa"....
Allora, tanto per essere chiari: il volontario è una persona che ha scelto di dedicare parte del suo tempo, delle sue energie ad una causa generale in modo spontaneo, per puro spirito di servizio, gratuitamente. Possiamo dilungarci in sperticati ragionamenti ma in buona sostanza, il volontario autentico è colui che mette gli altri, il prossimo al centro della sua esistenza.
Quello che sa fare lo mette a servizio degli altri.
E se non lo sa fare si prodiga e si impegna e lo impara velocemente.
Si distingue per una particolare sensibilità sociale.
Riesce in quello che fa perché ha profonde motivazioni.
Ha un naturale senso di solidarietà e innata capacità di cooperazione civile.
L'unico obiettivo di un volontario è sentirsi utile e fare qualcosa per gli altri.
E potrei andare avanti.
Ma il volontario, a giudizio dell' "esperto competente di turno" non ha il giusto profilo per amministrare una piccola Comunità come Sulbiate perché, "....perché amministrare è altra cosa".
Per piacere se qualcuno legge e sa risponda a questo messaggio in bottiglia:
"Che cosa è esattamente questa "altra cosa" utile e necessaria ad amministrare Sulbiate?".
Ringrazio anticipatamente.
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