venerdì 15 maggio 2020

Sulbiate in edicola - GdV del 12 maggio 2020 - "Absens heres non erit."





Che gli assenti abbiano sempre torto “Absens heres non erit” lo dicevano già gli antichi latini.
Quello che non potevano immaginare è quanto clamore mediatico una scelta di questo tipo può produrre oggi anche quando questo avviene in un piccolo parlamentino come è quello del Consiglio Comunale di Sulbiate. La pagina che di seguito pubblico oggi, che il Giornale di Vimercate in edicola da martedì ha dedicato alla situazione in essere della politica sulbiatese, è la dimostrazione di quanto sopra scritto.


Per quanto ne sappiamo è complicato individuare oggettivamente il torto o la ragione. Si scontrano due posizioni inconciliabili che io personalmente fatico a comprendere e giustificare, ma entrambe, a mio modesto parere deboli e perdenti.

La minoranza impotente, a causa dei numeri, e “barricadera” ha scelto di non partecipare più alle sedute dei Consigli Comunali, di volta in volta affidando ai social, come a nuovi cahiers de dolèance, tutte le loro diverse osservazioni e lamentele. Il Sindaco e la Giunta, sostenuti dal loro Gruppo consigliare, per tutelare la propria persona, da gravissime accuse ancora non dimostrate, hanno scelto di querelare i Consiglieri di Minoranza.

Secondo me il Consigliere Comunale che non onora il suo compito di rappresentare  i suoi elettori nell’unico luogo deputato a svolgere pienamente questo onorevole servizio, ha sempre e in ogni modo torto; Il Sindaco che si avvale di una querela per difendersi da critiche e accuse di una minoranza è un Sindaco debole che non si fida più del suo Consiglio Comunale e della forza della Verità.

Non so chi sia l’autore dei post pubblicati dalla minoranza, anche se qualche sospetto ce lo avrei perché stile, prolisso, sarcastico e saccente, a suo dire iper documentato mi pare di averlo in passato incontrato già.

Non so come il Sindaco prenda certe decisioni, se in solitudine, con il conforto della sola Giunta o frutto di mediazioni più collegiali.

Quello che so, e che mi pare di aver già scritto in questo mio diario blog, è che qualcuno debba fare il primo passo e lavorare a riannodare il filo imprescindibile del confronto e del dialogo, anche se acceso, polemico, e serrato, ma utile e necessario alla bella e buona politica che anche ed in particolare Sulbiate si merita.

Meno autoreferenzialità e più generosità.
Vestire i panni delle vittime può far apparire immediatamente più simpatici, ma alla lunga non paga, e anche gli elettori più facili a questo sentimento dopo un po’ si stancano e non comprendono e non si emozionano più: si annoiano.
Non so, a questo punto, chi sarà a fare il primo passo. Ma so con certezza che chi avrà l’umiltà e l’ardire di compierlo avrà certamente la stima e riconoscenza di tanta Sulbiate.
Non farlo sarebbe come scegliere di non essere presenti a un appuntamento, un importante appuntamento: insomma, sarebbe come scegliere di non essere presenti. 

Nel prossimo Consiglio Comunale che si terrà in via Grandi, sono molte le interpellanze presentate dalla minoranza all’ordine del giorno. CLICCA QUI. Sono certo che i Consiglieri della Civica Si onoreranno il loro dovere, e saranno presenti e parteciperanno alla discussione.

E così, tanto per chiudere come ho iniziato questa personale e preoccupata riflessione è bene, in primo luogo per me stesso, ricorrere ancora una volta agli antichi: "Absens heres non erit". =  chi non è presente ha sempre torto!


Di seguito l'articolo di Rodrigo Ferraio di martedì:


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