martedì 30 giugno 2020

Per qualcuno il profumo di una madeleine; a me, basta vedere anche solo un girasole.


Cortona, Valdichiana e girasoli: 

Don Luca Raimondi Vescovo - I ringraziamenti - Lo stemma : "Gaudete in Domino semper".



Nello stemma di monsignor Luca Raimondi il «campo» dello scudo è occupato prioritariamente da un’immagine che richiama la lavanda dei piedi (Gv 13): due mani, una che versa l’acqua da una brocca e l’altra che regge un asciugatoio e sotto un bacile. Nel «capo» dello scudo campeggiano tre fiamme dorate, le tre virtù teologali (la fede, la speranza e la carità) su cui si incentra la vita del credente e del vescovo chiamato a porre su questi tre pilastri del nostro credo il nuovo mandato pastorale da poco ricevuto. Il motto episcopale del nuovo Vescovo si ispira alle parole, tratte dalla Lettera ai Filippesi, con le quali san Paolo esorta la gente di Filippi a rallegrarsi sempre nel Signore: «Gaudete in Domino semper» (Fil 4,4).

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lunedì 29 giugno 2020

Il presidente Mattarella ieri a Bergamo - Commemorazione delle vittime del virus.




Bergamo, 28 giugno 2020 - L'intervento del Presidente.

Buon compleanno Giacomo!

Oggi a Recanati nel 1798 nasceva Giacomo Leopardi.



ALLA LUNA

     O graziosa Luna, io mi rammento
che, or volge l’anno, sovra questo colle
io venia pien d’angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva,
5siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto,
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, ché travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
10o mia diletta Luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l’etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
15il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l’affanno duri!


Interpretazione  di Arnoldo Foà.

Vimercate a Luglio tutti i giovedì fino alle 22:00 NEGOZI APERTI.

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domenica 28 giugno 2020

Buona domenica del 28 giugno 2020 - 40 anni fa Ustica.


Avevo 16 anni, ma non ricordo quando e come quel giorno venni a conoscenza di quella strana notizia che arrivava dai cieli di Ustica. Ricordo solo che persero la vita molte persone. Ricordo però che ha accompagnato da allora la mia vita per tutti gli anni a seguire e che ancora oggi non si conosce il perché e che cosa sia realmente accaduto. 
Sono convito che la verità prima o poi vince, perché alla fine è lei che vince sempre. 
Non sono il solo: siamo in tanti che la stanno aspettando.
Questo non mi consola, ma, anche se dura da 40 anni, è un buon prologo, è già un buon inizio. 
E allora carissimi amici, semplici conoscenti e anche no, anche per oggi, nonostante tutto, proprio per questo motivo, resta in ogni modo un buona domenica.

emmesse 
28 giugno 2020

I cinque post più cliccati della settimana.


Sulbiate - Misure a sostegno del reddito? Risponde Offertasociale - Il volantino.






sabato 27 giugno 2020

Vittorio Arrigoni - 25 giugno 1947 - 27 giugno 2020.

Vittorio Arrigoni


"Far del bene, aiutare il prossimo è certamente un aspetto importante ma non è l'essenza della carità. Bisogna ascoltare gli altri, comprenderli, includerli nel nostro affetto, riconoscerli, rompere la loro solitudine ed esser loro compagni. Insomma amarli. La carità non è elemosina. La carità predicata da Gesù è partecipazione piena alla sorte degli altri. Comunione degli spiriti, lotta contro l'ingiustizia". 
Carlo Maria Martini.

Ecco Vittorio, proprio così: grazie, ciao. 

emmesse
27 giugno 2020 

Sulbiate, riprende a disegnare il suo nuovo volto - 29 giugno, assemblea pubblica PGT.

Lunedì 29 giugno alle ore 21:00, presso l'Auditorium delle scuole a Sulbiate, riprende il procedimento per la Variante generale al vigente Piano del Governo del Territorio, PGT.
Nel corso di questa assemblea sarà presentata la prima bozza del VAS - Valutazione Ambientale Strategica - . I cittadini, tutti gli interessati, possono partecipare e confrontarsi con l'Amministrazione  nel rispetto delle misure di prevenzione sanitaria ancora in essere a causa del virus.



venerdì 26 giugno 2020

Venerdì 26 giugno presso la libreria indipendente il Gabbiano, Luca Cibarri presenta - L'imbroglio mediterraneo -


Venerdì ore 21:00 presso la libreria indipendente il Gabbiano di Vimercate. 

È tempo di tracciare un bilancio critico delle dinamiche migratorie che hanno investito l’Italia negli ultimi anni, riconducibili ai conflitti in Libia e in Siria, e dei discorsi pubblici costruiti attorno alle stesse. Ha veramente senso parlare di esodi epocali e di invasioni? Se i flussi migratori sono rappresentati in termini di minaccia alla sicurezza, stiamo parlando della sicurezza di chi? E in che termini costruire un senso di sicurezza per alcuni determina spazi di insicurezza per altri? Saldando insieme rapporti di forza e sistemi di rappresentazione, si costruisce una storia sociale delle migrazioni via mare verso l’Italia capace di collocare queste ultime entro uno scenario storico-politico ampio ed entro specifiche regolamentazioni giuridiche della frontiera. Da questa prospettiva, diviene possibile ripensare tanto il tema dell’accoglienza di migranti e rifugiati quanto il senso dell’azione umanitaria e del diritto d’asilo.

Luca Cibarri, info: 

Tamponi covid: cos'ì non fan tutti!

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lunedì 22 giugno 2020

I giorni - Ichichè... - Bozza prima registrazione - Solo voce e chitarra.


I Giorni.

Giorni uguali grigi e stanchi
A volte accesi, a volte spenti,
le stesse cose, le stesse attese,
gli stessi giorni, ma un diverso paese.

Parole per riflettere. Il rispetto e l' amicizia.




Cielo e Terra - Terra e cielo. Video spettacolare.


Questo video è stato realizzato nel Salar de Uyuni, in Bolivia, ed è il luogo in cui si dice che cielo e terra si incontrino. Si scopre che per gran parte dell'anno, il salar (un deposito naturale di sale a cielo aperto) rimane completamente asciutto, ma nella stagione delle piogge che arriva con l'estate, il sito può essere allagato. Quando ciò accade, la salina diventa una specie di specchio, che riflette l'intero paesaggio visto sul terreno. È allora che il paradiso incontra la terra.

Fonte FaceBook

domenica 21 giugno 2020

Buona domenica del 21 giungo 2020. Solstizio.

SOLSTIZIO

Poco fa il solstizio d'estate. Alle ore 23:43 del 20 giugno il Sole ha raggiunto il suo punto più alto nell'emisfero settentrionale della terra: è iniziata ufficialmente l'estate. 
Da domani le giornate inizieranno ad accorciarsi, ma di luce e di lunghe giornate illuminate dal Sole prima dell'arrivo dell'inverno ne avremo ancora tante. 
Gli uomini da sempre hanno festeggiato questo evento. 
E' il giorno in cui la luce sconfigge le tenebre. 
Forse perché di notte posso con più facilità pensare e scrivere, sembrerebbe che preferisca il buio alla luce. Ma, non è vero. Perché tutto ciò che immagini, pensi o scrivi di notte, ha senso e significato solo se poi esiste, prende forma o vita, e si manifesta, nel bene e nel male, alla luce del sole. 

E allora carissimi amici, semplici conoscenti e anche no, buona domenica, e ricordiamoci di non sprecare anche quest'anno queste lunghe giornate.  
E che sia la luce, la luce buona, a guidare e illuminare i nostri pensieri, azioni e parole. 

Perché il Sole non può fermarsi e restare in alto per sempre nel cielo.
Anche quest'anno, fedele all'impegno, il suo compito lo sta onorando preciso e puntuale. 
Anche quest'anno per tutti noi, sia nuova luce, nuova storia e  possibilità.

emmesse
Sulbiate, 21 giugno 2020

I cinque post più cliccati della settimana.

giovedì 18 giugno 2020

Sulbiate in edicola - Giornale di Vimercate del 16 giugno 2016.


La pagina del Giornale di Vimercate dedicata a Sulbiate questa settimana ha per protagonista il commento/presentazione della lettera aperta pubblicata dal Signor Walter Orioli destinata al "nostro" Don Paolo in relazione a quanto da lui scritto al quotidiano Avvenire in merito ad un titolo dello stesso giornale che a suo parere banalizzava una questione molto delicata all'interno della chiesa che riguarda i fratelli che hanno attrazioni o inclinazioni sentimentali/sessuali verso lo stesso sesso.

Quello che penso della scelta del Giornale di Vimercate di attribuire tanta enfasi e importanza a quanto dichiarato da Don Paolo Cesarini, l'ho già espresso qui nel post dal titolo, "Giù le mani da Don Paolo!" : se interessa potete leggere cliccando qui.

Quello che penso della missiva del Sig. Walter Orioli, se avrò tempo, forse, lo scriverò nei prossimi giorni, perché ora non ne ho. Ma, è molto interessante e offre lo spunto a diverse riflessioni: una bella provocazione per il pensiero.

Ricordo solo che del Sig. Orioli e di suo marito ne avevamo già trattato qui.

Le altre due notizie sono "comunicazione di servizio". 
Si informa dell'inizio della distribuzione dei sacchetti dei rifiuti CLICCARE QUI e dell'incontro giudicato positivo dal Sindaco Della Torre con le Associazioni sportive che ruotano attorno alla "Polis Sport" circa l'aumento delle tariffe.

emmesse 
Sulbiate, 18 giugno 2020


Il Napoli di Rino Gattuso batte la Juventus e vince la Coppa Italia.


mercoledì 17 giugno 2020

50 anni fa la partita del secolo - Italia VS Germania 4 - 3


 17 giugno 1970 - Estadio Atzeca Città del Messico, 
Semifinale del Campionato Mondiale di Calcio.

Per ascoltare come fu raccontata alla radio da Enrico Ameri cliccare qui di seguito:  



lunedì 15 giugno 2020

Giù la mani da Don Paolo!

#iostocondonpaolo

Conosco Don Paolo Cesarini, e don Paolo,  da buono, mite e umile parroco cattolico, io credo  non sappia cosa significhi dire bugie e abbia già dimostrato non a parole, ma, con l’esempio della sua vita, quanto sia importante per chi si dice alla sequela di Cristo il significato e il valore dell’accoglienza, il non giudicare e non dire mai male del prossimo. 

Io, che invece sono un pessimo cattolico che non ha il dono della pazienza, spesso divento cattivo e quando mi sento provocato non so tacere, ignorare e stare in silenzio, e pur dovendo dir male di altri, giudico e dico quello che penso. 

Un giornale locale recentemente ha scelto di pubblicare in prima pagina una colossale bugia!
Forse, pur di vendere una manciata di copie in più, ha preferito il clamore e l’enfasi di una falsa notizia, piuttosto che qualcosa di serio  e utile in particolare per questo impegnativo e difficile periodo che tutti insieme stiamo vivendo.

Lo so che scrivendo così sto facendo il gioco del settimanale in questione, perché di fatto, pur non nominandolo, gli sto concedendo pubblicità a gratis, ma è giustificabile e comprensibile, perché, in quando cattolico il fare del bene dove è possibile dovrebbe essere per tutti i fedeli di Cristo cosa naturale. 
Quindi anche la coscienza è a posto. 


E quindi ecco la bugia :  il Giornale ha interpretato e strumentalizzato nei titoli, a suo modo, e per sua convenienza, quanto scritto dal nostro Don Paolo Cesarini ad Avvenire a  commento di un  titolo di un articolo del quotidiano che trattava della presentazione di un libro riguardante La Chiesa e gli omosessuali. 

Sto esagerando? Credo proprio di no. Ecco i fatti. 

Il titolo di Avvenire:” Gli omosessuali? La diversità e ricchezza.”. 
Il titolo del giornale locale in prima pagina: “Anatema del don contro i gay”, quello nella pagina interna:” I gay vanno contro la legge di Dio”.

Non c’è nessun anatema contro gli omosessuali e Don Paolo Cesarini così scrive chiaramente ad Avvenire che “Queste persone sono fratelli e sorelle e non vanno emarginate, ma dove è possibile, vanno anche esortati a non cedere questi comportamenti che vanno contro la legge di Dio. Chiamiamo i fatti e i comportamenti con il loro nome per evitare che questo modo di vivere sia banalizzato e sia accettato tranquillamente”.

Dove sta il problema, dove è lo scandalo? 
Odio l’omofobia. Su questo argomento ho già preso più volte pubbliche posizioni.

Però, a me pare che qui Don Paolo abbia semplicemente e umilmente ricordato al più importante giornale cattolico nazionale di fare molta attenzione quando si trattano certi argomenti per evitare il rischio della banalizzazione. 
Banalizzazione che invece è stata praticata a piene mani e nei suoi confronti dal “Giornalino” locale. 

Ma, il banalizzare, l’essere superficiali, provocatori, al limite della diffusione di “fake news” non dovrebbe essere la caratteristica propria di dissennati e imprudenti blogger e non invece di autorevoli, prudenti ed equilibrati giornali locali?

Ho amici che hanno attrazione verso lo stesso sesso. 
Vivono con difficoltà l’appartenenza alla chiesa. 
Io, noi non siamo nessuno per giudicare. 
E anche per la chiesa questa inclinazione non costituisce una colpa. Quello che conta è la Castità. 
E la Castità non si deve banalizzare. 
Riguarda tutte le persone, con tutte le inclinazioni sessuali possibili e immaginabili.
Anche le coppie eterosessuali non sono escluse. 
Anzi, forse sono le prime ad avere su questo importante valore cattolico gravi difficoltà. 

Comprendo che in questo presunto periodo post covid, dopo l’overdose di iper-informazione sulla pandemia,  i giornali siano alla ricerca di titoli nuovi  e argomenti anche più  leggeri, ma esporre alla ribalta il nostro buono e mite Don Paolo, esponendo almeno nei titoli e nelle locandine delle clamorose bugie, è cosa che anche il più piccolo giornale locale non dovrebbe fare. 

Lasciate vivere serenamente il nostro Don Paolo.

Lasciate il lavoro sporco dei blogger ai blogger; Il lavoro pulito, e di una informazione utile e seria ai giornali locali. 
Perché?
Perché l’informazione, anche quella locale, in particolare quella locale, oggi più che mai ha bisogno di pulizia e forse anche di un po’ di castità.



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Sulbiate, 15 giugno 2020

domenica 14 giugno 2020

Buona domenica del 14 giugno 2020 - I cinque post più cliccati della settimana. -



E' stata una settimana di intenso lavoro e non ho potuto curare il blog e aggiornarlo come mi sarebbe piaciuto, e anche per il prossimo futuro non credo che avrò molto tempo libero. Per augurare la Buona domenica di questa settimana condivido il testo scritto da Papa Francesco per la IV Giornata Mondiale dei Poveri che quest'anno sarà celebrata il 15 novembre. Qui il testo integrale, ma per riflettere e lasciarsi interrogare credo sia più che sufficiente quanto ho scritto nella foto notizia che ho sopra riportato. 

E allora carissimi amici, semplici conoscenti e anche no, buona domenica, e se avete coraggio provate a lasciarvi interrogare dalle parole di Bergoglio. Io ci sto provando e confesso che non è affatto semplice. Facile è pregare o fingere di pregare, altro è praticare e non tenere in tasca le mani.

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Sulbiate, 14 giugno 2020

I cinque post più cliccati della settimana.

Quello che conta è l' amore - Rovelli, Sarchielli - Testo prima bozza






Sulbiate distribuzione dei sacchetti raccolta differenziata - Il calendario.


venerdì 12 giugno 2020

Quello che conta è l' amore - Rovelli, Sarchielli - Testo prima bozza

Da risuonare, da rivedere:


Quello che conta è l’amore.      
Testo  - Prima bozza. 
Alberto Rovelli, Maurizio Sarchielli.                                                                       

Dove sono i tuoi occhi, dov’è il tuo sorriso, 
mostrami le mani, fai vedere il tuo viso, 
dimmi perché non parli, e perché non mi guardi, 
e mi giri le spalle, e dici solo che è tardi…
Dimmi a cosa serve, questo silenzio, 
questa indifferenza, fastidiosa presenza
e questa abitudine, sempre in equilibrio
tra la gioia, la noia, la verità e l’apparenza,
di salvare questa storia, 
questa nostra invenzione, 
questo salto nel vuoto,
senza alcuna protezione,
questo gioco rischioso    che chiamano amore
Non l’ho ancora imparato, e mi lascia confuso, a volte deluso,
Il mio difficile amore, 
il mio possibile amore 
ma in questa confusione 
c’è solo una certezza 
di questo sono sicuro:
quello che conta è l’amore…
quello che resta è l’amore
solo amore,
soltanto l’amore.        Quello che conta è l’amore.

Amor ca nullo amato amar perdona”,
io questo non l’ho capito ancora, 
bisogna non amare per amare, 
o sufficiente solo perdonare,
e se, “Al cor gentil ratto s’apprende
sarà bene allora che mi informo,
se amare appassionatamente,
sarà punito con l’inferno.
Francesca bene lo racconta,
Paolo in silenzio 
piange ascolta,
ma è non questo quello che conta.
Lui prova ancora la stessa cosa,
mentre lei parla, lui la ama, la strige e respira, come la prima volta
In questo eterno amore, 
meraviglioso  amore 
in quella cupa disperazione 
restano un solo cuore,
di questo sono sicuro:
quello che conta è l’amore…
quello che resta è l’amore
solo amore, 
soltanto l’amore.        Quello che conta è l’amore.

Ma l’amore vero ha le sue stagioni, 
i suoi alti e bassi, e le sue ragioni, 
l’amore diverso e l’amore uguale,
e si può costruire soltanto insieme.
C’è quello che urla e quello silenzioso
quello poco attivo, quello senza riposo
vive di ricordi, vive di domani.
Scusa dove sono i tuoi occhi, dove le tue le mani.
perché si muore soli,
ma prima di morire
io voglio amarti ancora,
e tu sei l’unica e la sola, 
e non avrò paura, arriverà la sera,
ed io sarò al tuo fianco e anche se stanco, proteggerò
il mio amore.
con una nuova passione,
e sarà tutto più chiaro
ti chiamerò amore
e ancora più sicuro:
quello che conta è l’amore…
quello che resta è l’amore
solo amore, 
soltanto l’amore.        Quello che conta è l’amore.

12 Giugno - Memoria liturgica di Beato Guido da Cortona.

Cortona diede i natali al Beato Guido Pagnottelli intorno all’anno 1187: nell’antichissima città etrusca il giovane visse una fanciullezza serena e spensierata, anche grazie alla condizione familiare discretamente agiata.
Quand’era poco più che ventenne i suoi passi incrociarono quelli di Francesco d’Assisi che, da qualche tempo, visitava e predicava in molti paesi del centro Italia. Durante la visita del 1211 a Cortona, riferiscono le antiche cronache, il santo frate venne ospitato, con un compagno, proprio da Guido. Il giovane, come era accaduto ad altre persone, conquistato dall’ideale francescano, donò i propri beni ai poveri abbandonando tutto per farsi frate. Ricevette il saio nelle pieve di Santa Maria, fondando, così, la prima comunità francescana della città che si stabilì nel preesistente eremo delle “celle”. Qui, in un ambiente naturale straordinario, fece il suo noviziato e visse da anacoreta presso il vicino ponte, partecipando sempre, però, all’ufficio in coro con la comunità. Avendo una certa istruzione, il giovane fu ordinato in breve tempo sacerdote, con gran beneficio di Cortona e dei paesi circostanti. S. Francesco parlò sempre in termini entusiastici di Guido e lo mandò a predicare anche ad Assisi. Nella “legenda” del Beato, scritta da un contemporaneo poco dopo la sua morte, sono narrati fatti eccezionali: la farina moltiplicata, l’acqua mutata in vino, il paralitico guarito e una ragazza recuperata viva da un pozzo.
Una visita commovente a Guido fu fatta, da parte di S. Francesco, nell’estate del 1226, poco prima della sua morte. Il Santo, dopo essere stato ospite da S. Chiara, a Siena e a Rieti, sofferente di gravi malanni e con seri problemi di vista, andò pure, brevemente, con frate Elia a Cortona.
Fedele agli insegnamenti del maestro, Guido ne ricevette l’ultima “visita” quando era già morto da vent’anni. Da lui conobbe che presto avrebbe ricevuto in cielo il premio dei giusti. Il fedele discepolo morì con il nome di Francesco sulle labbra nell’anno 1245.

Sulbiate - Camp multisport dal 15 giugno.