sabato 21 marzo 2020

Il videomessaggio del Sindaco - 20 marzo 2020 - Se questa è una guerra la si vince con l'unità.


Il testo completo del discorso del Sindaco:

Buonasera a tutti,
Inizio questo mio breve aggiornamento dedicato al nostro territorio commentando le notizie che arrivano da fuori, e che parlano di una epidemia devastante e che ha ormai coinvolto tutta l’Europa e anche oltre.

Mai come adesso è evidente che questa emergenza su scala mondiale deve essere affrontata con l’unità da parte di tutti e con tutti gli strumenti disponibili.
Chi si tira indietro potrebbe avere domani sulla coscienza il peso di un danno incalcolabile.
La situazione non accenna a migliorare e i numeri ci dicono che le misure che abbiamo preso vanno nella giusta direzione, ma il loro effetto non è sufficiente e non tutti le hanno comprese nel loro grave significato.
Da più parti vengono segnalati cittadini che si concedono interpretazioni delle regole troppo leggere, e questo, specialmente nei centri più densamente abitati, non ce lo possiamo permettere.
Anch’io, come voi, colgo le notizie sui media di una prossima ulteriore stretta alle misure adottate e sono preoccupato ma al tempo stesso determinato a fare tutto il possibile per combattere questa emergenza.
Oggi si sono registrate sul nostro territorio code importanti agli ingressi dei supermercati. So che è difficile e siete disponibili a collaborare: cerchiamo di mantenere l’ordine e teniamo distanze ampie, così come possiamo cercare di alternare gli orari e i luoghi dove fare acquisti se vediamo che ci sono situazioni critiche.
Evitate qualsiasi spostamento non indifferibile, anche le passeggiate.
State a casa.
Se dovete uscire a piedi mantenete ampie distanze dagli altri ed evitate di passare per strade frequentate.
So di chiedervi uno sforzo importante, ma è niente in confronto con quello che stanno facendo i sanitari e i volontari del soccorso.
Loro sono gli eroi di questa guerra, perché a loro chiediamo di combattere per noi restando al proprio posto, con turni massacranti, senza dotazioni sufficienti, anche con la febbre o con i primi sintomi del virus.
Spero che questo sforzo finisca presto, senza lasciarci eroi da piangere, ma che ci lasci la consapevolezza che non dovremo mai dimenticare i nostri ospedali, i nostri medici e i nostri soccorritori, e costruire assieme a loro un mondo ancora più grande per umanità e tutela della salute pubblica.
Avrei tante cose da dirvi, sulla generosità delle associazioni, sui tanti gesti meravigliosi di molti di voi, sulla commozione che provo ad ogni telefonata di aggiornamento con i volontari, con l’ospedale, con il San Giuseppe.
Stasera, tra i tanti, ho sentito l’associazione degli alpini, che non sono mai mancati quando c’è stato bisogno di aiuto a Vimercate. I nostri alpini hanno sulle spalle tanti anni di servizio e gli vogliamo bene anche per questo, e in questa occasione non sono in prima linea, come vorrebbero, ma si stanno dando da fare con la raccolta di fondi tra gli associati per aiutare l’ospedale e l’AVPS. Se questa è una guerra, la si vince con le armi dell’unità, della solidarietà, dell’altruismo e della disciplina, ovvero quelle armi che gli alpini hanno sempre tenuto in perfetta efficienza in tutti questi anni.
Dobbiamo continuare a proporre appelli per aiutare l’ospedale. Si moltiplicano le iniziative che coinvolgono tutti i comuni del nostro territorio per aiutare l’ospedale di Vimercate a recuperare respiratori, camici idrorepellenti, dispositivi di protezione per riuscire a curare tutti i pazienti colpiti dal virus, e che sono in continuo aumento.
Ancora oggi i presidenti delle consulte mi sollecitano per fare di più e prevedere altri fondi per sostenere questo terribile sforzo, anche economico, che sembra non avere fine.
Ho una buona notizia sul fronte sangue. Devo ringraziare tutti coloro che hanno mantenuto l’impegno della donazione e coloro che si stanno inscrivendo all’AVIS. Manteniamo questo impegno, come stiamo facendo, e mettendoci a disposizione per diventare donatori di sangue. Stiamo dando un grandissimo contributo e stiamo scongiurando l’emergenza sangue.
I dati che riceviamo dal fronte dei positivi e dei malati non sono confortanti. Ci sforziamo sempre di cercare elementi positivi. Stiamo soffrendo e cerchiamo in tutti i modi di vedere uno spiraglio di miglioramento, ma stasera ATS mi ha comunicato che sono saliti a 46 i nostri cittadini positivi al coronavirus secondo i dati certificati.
Sappiamo che questo dato ufficiale rappresenta purtroppo solo parzialmente la realtà della situazione, e forse non avremo mai la certezza della portata di quello che sta accadendo in questi giorni.
Ancora oggi o saputo che alcuni ospiti del San Giuseppe non ce l’hanno fatta. Portiamo il nostro abbraccio e le nostre preghiere per loro e per le famiglie che vivono questo dramma.
Restiamo uniti e facciamoci forza.
Ce la dobbiamo fare.
Grazie

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