Il rito del faro o del pallone che brucia, pare sia un'usanza molto antica e tipica della chiesa ambrosiana celebrato in occasione delle feste patronali. In Duomo lo si ripete in occasione di Santa Tecla, patrona della parrocchia del Duomo. E' riproposto in molte parrocchie della chiesa di Milano dedicate ai Santi Martiri della Fede. Il significato non è certo. Forse si allude al sacrificio della vita del Santo patrono e alla luce prodotta dal fuoco che dovrebbe illuminare il cammino di ogni fedele. Da ragazzino i più anziani mi raccontavano che se fosse bruciato male, cioè non integralmente, sarebbe stato un cattivo auspicio per l'anno venturo. Quello che è certo è che si tratta di un momento evocativo ed affascinante.
emmesse
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