domenica 30 luglio 2023

31 luglio 1550 - Il fantasma di Sulbiate.



31 LUGLIO 1550 - Il fantasma di Sulbiate 

By Ichichè Cantastorie M.B. 1982

 

 

31 luglio 1550, 

di lacrime e sangue, la terra si bagna

Al castello di Sulbiate

un fatto criminale, ma non si può dire.

 

Qualcuno ha tirato un colpo di spada,

al giovane cocchiere d’amore colpevole.

Fuggiva ancor vivo lungo la strada,

in mano stringeva il suo pugnale.

L’amore proibito, l’amore rubato,

l’amore tradito, l’amore infinito.

Sotto una vite poi s’era accasciato

al cielo gridava il nome dell’impunito.

 

 

Camilla piange dalla finestra,

guardata a vista dalla fantesca.

Oh quanti sospiri; oh desideri...

furtivi incontri, dolci pensieri.

 

Afflitta e triste per questa storia,

non c’è più niente che la consola,

ma l’incanto di un bacio è sua memoria, 

per questo ricordo non sarà mai sola.

L’amore improvviso, l’amore sorprende,

l’amore che piange, l’amore confonde,

Ma, non si deve sapere né si può raccontare,

a quella finestra hanno chiuso le tende.

 

S’inchina la spiga al vento dell’agonia,

un colpo di falce la porterà via.

Quell’anima esala, ma come sospesa,

resta nell’aria, manca qualcosa.

 

 

L’estate sorride per grande letizia,

morire vittima e senza giustizia.

La battitura e sarà grande festa,

fugge la vita, lo spirito resta.

Per l’amore passione, per l’amore potente,

per l’amore che vince e per quello che perde.

Non si può raccontare, né si deve sapere.

Ma quell’anima in pena sarà sempre presente.

 

 

E a volte di notte, specie d’estate

notti di vento, misterioso lamento,

dal Castello si dice una voce,

urlare improvvisa, un nome un tormento.

 

E dalla finestra una donna che guarda,

che tira le tende che fila la seta.

Ma, si deve tacere perché è storia segreta,

fai finta di niente, ne va della vita,

di un anima in pena perché inconsolata,

dell’amore rubato, finito in disgrazia,

dell’amore proibito, in cerca di grazia 

dell’autentico amore, che attende giustizia.

 

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