Alcuni alunni della maestra Emanuela Annoni mentre cantano in coro da lei diretti. |
Emanuela è insegnate specialista di musica in una scuola di Merate. Non sapeva dirmi l'orario preciso del rientro a casa anche perchè al termine il programma prevedeva il momento dei ringraziamenti.
Allora le ho detto:" Io, se fossi in te mi preparerei un breve discorso, magari può essere utile."
Ieri sera quando Emanuela è tornata a casa era più serena e contenta del solito.
Mi ha raccontato della festa e del momento finale dei ringraziamenti e della richiesta di discorso acclamata a gran voce dagli studenti verso i docenti.
In molti sono rimasti sorpresi quando Emanuela dalla sua borsetta ha sfilato un foglietto, provocando anche le battute e l'ilarità generale e le simpatiche risate di alcune colleghe.
Sventolando il foglietto si è avvicinata al microfono, ha infilato gli occhiali e iniziato a leggere quello che segue:
"Eccoci qui, alla fine di un percorso, alla fine del viaggio.
Prima di salutarci però è doveroso da parte mia ringraziarvi
per avermi stimolato a dare il meglio di me, come persona, come maestra, ora
come vecchia amica.
Voglio che ricordiate sempre che nulla è impossibile: magari
difficile, difficilissimo ma non impossibile e nulla accade se non l’hai
sognato prima, se non l’hai fortemente voluto e desiderato prima.
Abbiate coraggio.
Studiate con passione ( e non cominciate già adesso a
brontolare come una pentola di fagioli!).
Ripeto: studiate con passione ed entusiasmo!
Non accontentatevi mai e raddoppiate gli sforzi nelle
difficoltà.
Vi auguro che il vostro futuro sia ricco, pieno di belle
speranze e grandi traguardi.
Vi auguro che una felice speranza sia sempre con voi e vi
accompagni sempre nel vostro nuovo viaggio.
Io ricorderò i vostri occhi e il vostro sorriso.
Voi … ricordatevi sempre del mio affetto.
Quando Emanuela fa così, sorprende ed emoziona anche me.
Sarà che sono suo marito, ma tra il "siate folli e affamati" di Steve Jobs pronunciato in un celebre discorso di fronte e molti studenti, e l'invito ai sogni, ad impegnarsi a non arrendesi mai, alla "felice speranza" di Emanuela Annoni, maestra di una scuola primaria di Merate, mi dispiace per lui ma centomila volte e senza alcun dubbio, io preferisco lei.
Ecco perchè l'Oscar in plastica dorata, che poi i suoi ragazzi le hanno donato, sarà uno dei tanti oggetti di cui non si libererà mai. Emanuela, lo custodirà gelosamente dove conserva tutte le sue cose (per me cianfrusaglie), più preziose: quelle che hanno un valore di sentimento e di affetto che nessun autentico gioiello può dare!
Ecco perchè l'Oscar in plastica dorata, che poi i suoi ragazzi le hanno donato, sarà uno dei tanti oggetti di cui non si libererà mai. Emanuela, lo custodirà gelosamente dove conserva tutte le sue cose (per me cianfrusaglie), più preziose: quelle che hanno un valore di sentimento e di affetto che nessun autentico gioiello può dare!
emmesse
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