giovedì 20 febbraio 2020

Mamma ero - 1980 circa - Fine del sogno.

Mamma ero fu una delle prime.
Scritta più o meno nel periodo di Valeria e Bravo Jhon quando, giocando in camera mia avevo scoperto che con la chitarra non solo si potevano cantare le canzoni degli altri e facilitare, diciamo così, la socializzazione con le "ragazze in fiore" di quegli anni, ma, inventarne e  crearne di nuove, sconosciute e personali e raccontare qualcosa a me stesso, e un giorno chissà, forse anche ad altri.

E' una canzone arrabbiata e triste ma è anche una invocazione una preghiera. Pochi accordi, melodia elementare, un po' "pallosa". Ma la musica non mi interessava più di tanto. Sarebbe servita solo da contorno; atmosfera.

A me non piacque subito particolarmente.
Invece a Pippo Rosso (da sempre il mio compagno di merende, musica e canzoni, e altro ancora...) Alberto Rovelli, oggi Pippo Simon degli Ichichè. piacque subito.
Io in pubblico non la avrei mai cantata.
Ma, aveva ragione lui: perchè era un testo e una musica che si lasciavano ascoltare e interrogava, incuriosiva, forse solo per capire chi fosse questa Mamma, o come sarebbe finita, o forse perchè semplicemente narrava una storia triste sì, ma in quegli anni molto diffusa tra i giovani della mia generazione.

In quei tristi  tempi erano tanti i giovani che morivano vittime dell'eronia: fine anni '70 inizio '80 del 1900. Talmente tanti che la morte per overdose di un giovane non faceva più notizia.
Non indignava e non stupiva più. I più si lavavano la coscienza pensando neanche troppo celatamente: " Peggio per loro. Se la sono andati a cercare: se la sono meritata!".
Terribile. Eppure era proprio così.

Accadeva agli altri. Era cosa lontana.
Accadeva ai deboli,  non a noi che invece ci sentivamo forti, belli, invincibili ed un po' anche eterni.

Ma, un giorno arrivò la notizia che un'amico, un nostro amico, era stato trovato nel bagno di casa morto con ancora attaccato un ago in vena.
Era la fine di tutto quello che era stato e l'inizio di qualcosa di sconosciuto e nuovo.

Come potevo rimanere indifferente?
E così, per dar sfogo ai miei pensieri e alla scoperta della nostra vulnerabilità, presi chitarra, carta e penna e nacque Mamma ero:

Mamma era - solo chitarra e voce. 1980 circa
Anche questo brano non ancora suonato con gli Ichichè fa parte del progetto a cui stiamo lavorando.

MAMMA ERO.




Intro:

MI- LA  MI- LA

RE             SOL               LA
MAMMA SOLO PER TE QUESTA CANZONE VOLA
RE           SOL               LA
MAMMA QUANTO VORREI LASCIARTI VERMENTE SOLA
SOL           LA              RE
QUANTE VOLTE CI AVEVO PROVATO E NON CI SONO RIUSCITO
IL MIO CORPO ERA TROPPO INCANTATO DAL TUO COLORE INDEFINITO
LA MIA VITA SDOPPIATA DA QUELL’AMORE CHE SAI DARE TU
SOL             LA           SOL       LA                RE
E LA FACCIA PROVATA, E LA FACCIA PROVATA DALLA VOGLIA DI TE.

HO SENTITO PARLARE DI TE E MI SONO INNAMORATO.
UN AMORE DIVERSO, UN AMORE FORSE SBAGLIATO.
UNA VOCE DA DENTRO CHE IMPLORAVA IL TUO NOME
POI LA TUA PRESENZA, POI LA TUA PRESENZA CHE FINIVA IL MIO CUORE.

SOL      LA            RE
MAMMA IO ERO UN MALANDRINO,
SOL      LA         RE
MAMMA IO ERO DISPERATO,
SOL      LA          RE
ED ORA SONO UN BURATTINO,
SOL                 LA
ORA SONO UN PO’ SCAZZATO
SOL                LA
SONO SOLO E ABBANDONATO. Originale (E MI SENTO UN PO’ CASTRATO)


MAMMA SOLO PER TE QUESTA CANZONE VOLA.
MAMMA QUANTO VORREI LASCIARTI VERMENTE SOLA.

QUANTO SEI BUONA MAMMA, QUANTO SEI BUONA,
CON TE CI STO BENE E TU LO SAI,
SE TI SENTO LONTANA, NON MI SENTO PIU’ IO.
E’ LA RABBIA CHE SALE, E’ LA RABBIA CHE SALE, FUORI E DENTRO DI ME.

QUANTO E’ BRUTTO DARTI LA VITA PERCHE’ E’ QUELLO CHE VUOI.
E LA SVEGLIA CHE CANTA CON IL RITMO CHE HA
RIEMPIE QUESTA MIA STANZA TROPPA VUOTA PER ME
MENTRE VOLO PIU’IN ALTO, MENTRE VOLO PIU’ IN ALTO E MI ALZO DI QUOTA.

MAMMA IO ERO UN MALANDRINO,
MAMMA IO ERO DISPERATO,
ED ORA SONO UN BURATTINO,
ORA SONO UN PO’ SCAZZATO
SONO SOLO E ABBANDONATO


MAMMA SOLO PER TE QUESTA CANZONE VOLA.
MAMMA QUANTO VORREI LASCIARTI VERMENTE SOLA.

LA RAGIONE PER CUI TI HO VOLUTO NON LA SAPRO’ MAI
DIRE CHE SON PENTITO E’ SBAGLIATO LO SO
IO MI SON DIVERTITO QUANTE VOLTE HO GODUTO
LE PAROLE DEGLI ALTRI, LE PAROLE DEGLI ALTRI, NON HAN SENSO PER ME.
QUANTA GENTE HA PERDUTO LA VITA QUANTI MORIRANNO COSI’
DENTRO AI CESSI DI UNA STAZIONE O IN UN LUOGO PERDUTO
CON LA VOGLIA DI DARTI ANCORA UN SALUTO,
PER VIAGGIARE LONTANO, PER VIAGGIARE LONTANO CON QUELL’ULTIMO BUCO.

MAMMA IO ERO UN MALANDRINO,
MAMMA IO ERO DISPERATO,
ED ORA SONO UN BURATTINO,
ORA SONO UN PO’ SCAZZATO
SONO SOLO E ABBANDONATO.

MI-7   LA7…
MAMMA ERO… ad libitum
RE             SOL               LA     RE

Mamma solo per te questa canzone vola…



emmesse
Sulbiate, 20/02/2020


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