Il giornalista scrive che il confronto è stato lungo ma nell'articolo è riportato ben poco. Il contenuto delle dichiarazioni è abbastanza scontato. Il Sindaco racconta al Gdv di quanto questo incarico abbia cambiato la sua vita e denuncia la difficoltà tipica di tutti gli amministratori locali, in particolare in questo momento di crisi, nel far quadrare il bilancio.
Interessante a mio parere, invece, è l'auto valutazione che da si sè stesso e del suo operato a conclusione dell'articolo. Ecco a proposito quanto riporta il Gdv:"Personalmente, se devo darmi un voto, penso che quello più appropriato sia un 7 e mezzo. Sono soddisfatto del lavoro portato avanti e degli assessori. Vorrei una votazione più alta, ma mi rendo conto che le limitazioni del patto di stabilità e la mancanza di risorse influiscono sul nostro operato".
I voti ai Sindaci e agli amministratori solitamente li danno i cittadini e si esprimono correttamente attraverso le elezioni. Forse qualcuno non ricorda che nelle ultime elezioni il Sindaco Crespi vinse solo con uno stringato ma sufficiente a governare 39,02% dei pochi elettori che parteciparono al voto. Molto, molto lontano dalla maggioranza del 51%.
Quindi, se il 51%, in questi casi è il valore minimo di sufficienza, l'auto giudizio di sette e mezzo non è per nulla avaro. Perché, personalmente, pur non disponendo di elementi oggettivi, non mi sembra che in questo primo anno di amministrazione il Sindaco Crespi abbia aumentato il consenso raccolto nell'ultima consultazione dalla Civica SI.
Ora non discuto la generosità per l'impegno e per il lavoro con cui Crespi sta cercando onestamente di onorare l'incarico. Sono solo perplesso, in particolare in ragione delle difficoltà di dialogo e collaborazione incontrate e non risolte in questo primo anno con le minoranze, per questa larga e auto promozione che da di sé e del suo gruppo il nostro Primo Cittadino.
Ma non importa, perché a breve non mancheranno nuove occasioni per verificare la volontà di Crespi di essere veramente il Sindaco di tutti e non solo di una minoranza ( o peggio ancora, secondo quanto alcuni osano dire in giro, di un "oscura" e pericolosa, per la nostra piccola democrazia, oligarchia) lecitamente autorizzata a governare.
Attenderò con fiducia e non mancherò di segnalare positive novità.
Per ora, sempre sulla fiducia, è giusto prendere per buono questo gratuito e generoso sette e mezzo.
Del resto, sinceramente, come modo di dire ci può anche stare....infatti, anche Cocchi e Renato, stralunati e surreali comici degli anni 60/70, terminavo sempre una loro celebre scenetta tra l'alunno e il maestro con il medesimo giudizio:"Bene, bravo, sette più!
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