venerdì 8 gennaio 2016

Bob Dylan The Times They Are A Changin' 1964

Della serie canzone di notte n. 5 :
Con Dylan c'è poco da scherzare.
Il pezzo che condivido si intitola "I tempi stanno cambiando" datato 1964, anno della mia nascita.
Dylan è stato profetico?
GLI ACCORDI DI QUESTA CANZONE SONO:
SOL  MI-  DO  SOL
SOL  LA-  DO  RE
SOL  MI-  DO  SOL 
SOL LA- RE
RE RE7
SOL  DO   RE  SOL

Oggi ho 51 anni, non so esattamente cosa ci fosse prima di me, lo posso solo immaginare. Effettivamente qualcosa è cambiato ma seguendo il testo... a me, sembra che
- la maggioranza di chi perdeva allora ha continuato a perdere
- se c è stata una battaglia che scuoteva finestre e faceva tremare i muri, io non me ne sono accorto
- pochi sono stati gli ultimi che sono diventati primi mentre il numero degli ultimi non è diminuito.
Certo qualcosa di nuovo che andasse in quella direzione personalmente l'ho combinato ma ... in generale che cosa è cambiato? Il mondo è veramente più giusto del 1964?
A questo punto credo che sia bene......

- dato che la ruota ha incominciato a girare
- che inizi a nuotare se non voglio affondare come una pietra
- dato che la mia strada ormai è una vecchia strada che mi attivi per dare una mano a chi ne sta tracciando una nuova
- e se il mio passo non sarà più veloce come un tempo farò di tutto per accompagnare e sostenere chi sarà veramente l'artefice di un mondo più giusto.
Certo che Dylan con questo pezzo è stato profetico!
E' che non eravamo noi la generazione giusta per questo cambiamento, noi, probabilmente, eravamo solo quelli che potevano lavorare il terreno, preparare la strada.
Oggi siamo i genitori giusti, la classe dirigente giusta, per accompagnare questo cambiamento.
Non saremo più gli attori principali perché la nostra occasione si è esaurita ma vi potremmo concorrere anche noi.
E non è poco.
Mettiamola così: la profezia di Dylan non è ancora compiuta, ma si sta lentamente perfezionando perché lo sento, perché è e deve essere così.
Ora scusate prendo chitarra e armonica e gli do una mano.
Come profeta e poeta niente da dire ma come musicista,
beh, ... è un piacere suonare con lui.
Come dire, non è inarrivabile....ma suona e canta...alla portata di tutti!
Semplice ed elementare.
Tutti lo possono suonare più che discretamente.
A noi musicanti dilettanti, ci gratifica e ci fa sentire importanti.
Una buona dose di autostima che ogni tanto non guasta.
Forse la grandezza di Dylan è tutta qui!
Con lui non si scherza perché, nella storia della musica esiste un prima e un dopo di lui.
Senza di lui degli altri, quelli che hanno suonato poi, non ci saremmo neppure accorti , perché, non sarebbero neppure esistiti.

1 commento:

  1. Post pubblicato anche in FB nel gruppo del 1964 di Vimercate ma senza questo commento.

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