mercoledì 13 gennaio 2016

Dentro la Spirale M. Sarchielli - ATRIO

Ricordo del passato quando tutto sembra ancora possibile e niente ci poteva fermare:

1984...Questo pezzo " DENTRO LA SPIRALE", che ora pubblico, per condividerlo con i vecchi amici, ha più di trenta anni.
Questa è l'interpretazione dei N.A.M. (Nuova Accademia Musicale) - il nome se non ricordo male fu una intuizione di Alessandro Bertazzoni, a me sembrava un po' esagerato ma la maggioranza decise così.
Quello che si sente nel video, invece, da me combinato con alcune foto prese a caso, è invece suonato dagli ATRIO, che poi erano gli stessi N.A.M. ma con alle tastiere Lorefice,
Ho recuperato questo MP3 grazie a Lorefice, è nello stesso file di "Notte di San Lorenzo".
Di questo brano, personalmente, mi sono sempre piaciuti, l'introduzione della chitarra, se non ricordo male suonata da Marco Corazza e la ritmica sostenuta da Alessandro Bertazzoni basso, e Andrea Cornini batteria,che trasformarono l'atmosfera da cantautore stanco, nostalgico e disilluso, in qualcosa di più energico, dinamico, e per quei tempi più moderno.
Mah,... con i mezzi di cui disponevamo allora, ricordo che siamo nel 1984, effettivamente non eravamo poi così male!


 


Dentro la spirale. 
Testo e Musica – M. Sarchielli 1980
Arrangiamenti – N.A.M. (Nuova Accademia Musicale).

Dietro la finestra c’è il tuo mondo e tu lo sai,
è da tempo che ci pensi non di sei deciso mai,
tanti mozziconi sono spenti nel velluto,
le emozioni ti hanno distratto come sempre stai seduto.
Ma sei ancora via, con la testa che tieni tra le mani con i tuoi pensieri strani.

La tensione sta crescendo, i miei nervi stan saltando,
tiro avanti, stringo i denti, nella testa sono stanco.
Quelle facce sorridenti, ieri sera hanno parlato,
e facevan finta di litigare per il bene dello stato,
il mio sangue ora non scorre, si è fermato nella testa,
e mi picchia forte, mi fa dire basta,
 chissà quante volte ho pianto io.

Canta la tua radio, ti tiene compagnia,
a tua rabbia ormai è finita per quell’ultima bugia.
La tua malattia, fatta di rumori
ti costringe a stare dentro mentre tutto sembra fuori.
Ma sei ancora via, con la testa che tieni tra le mani, i ricordi più lontani.

 La tensione sta crescendo, i miei nervi stan saltando,
tiro avanti, stringo i denti, nella testa sono stanco.
Quelle facce sorridenti, ieri sera hanno parlato,
e facevan finta di litigare per il bene dello stato,
Il mio sangue ora non scorre, si è fermato nella testa,
e mi picchia forte, mi fa dire basta, chissà quante volte ho pianto io.

 Anche questa sera non posso uscir di casa,
mi consolo con la musica oppure sto a cantare,
certo, sto fingendo, mi piace anche sognare,
ho fumato un po’ di più, ogni tanto si può fare.
Ma sei ancora via, con la testa che tieni tra le mani, cosa inventerai domani.

 La tensione …

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