Da una dichiarazione di Papa Francesco pronunciata tempo fa: - ci sono due culture opposte; la cultura dell'incontro e la cultura dell'esclusione, del pregiudizio...la persona malata o disabile, proprio a partire dalla sua fragilità può diventare testimone dell'incontro. L'incontro con Gesù, che apre alla vita e alla fede, e l'incontro con gli altri, con la comunità.
In effetti solo chi riconosce la propria fragilità, il proprio limite, può costruire relazioni fraterne e solidali, nella Chiesa e nella società -.
2Corinzi 12,9-109 Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10 Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte. | Nuova Riveduta:2Corinzi 12,9-109 ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. 10 Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte. | Nuova Diodati:2Corinzi 12,9-109 Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. 10 Perciò io mi diletto nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole, allora sono forte. |
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