Conosco Monica L. solo di vista, ma quando ho saputo che anche lei, come tanti altri, ha vissuto l'esperienza del Cammino di Santiago de Compostela, ho osato chiederle se era disponibile a rispondere ad alcune mie domande e a regalarmi alcune immagini.
Ringraziando Monica L. per la gentile disponibilità, pubblico di seguito il risultato.
Buona visione e buona lettura.
ms
IL MIO CAMMINO 8/17 GIUGNO 2015
D.1 Quale cammino hai
scelto?
Tante volte ho
pensato che mi sarebbe piaciuto camminare da sola,volevo provare la libertà di
bastare solo a me.
Tante volte ho
pensato che mi sarebbe piaciuto percorrere il cammino di Santiago.
Mi attirava l’idea che quel cammino aveva visto secoli di
pellegrini calpestare il suo suolo, volevo camminare nella storia e assorbire
quell’energia indescrivibile che un luogo pieno di spiritualità poteva
trasmettere.
Tante volte ho pensato di intraprenderlo, ma poi,la
famiglia,il lavoro,gli impegni quotidiani mi hanno sempre scoraggiata. Sembrava
impossibile per me poter partire per un viaggio di questo tipo. Poi,improvvisamente
succede qualcosa,ed è un qualcosa di così devastante che mi fa perdere
l’equilibrio E in quel momento sento che il cammino è un appiglio a cui
aggrapparmi per non precipitare. La decisione è presa. Senza pensare allo
sconvolgimento che avrei provocato con la mia assenza prenoto subito il volo di
andata e ritorno, e già mi sembra di respirare. Il mio viaggio era cominciato.
D.2 Quanto è durato?
Purtroppo potevo disporre di soli 9 giorni di vacanza,quindi
potevo scegliere se partire dall’inizio e arrivare fin dove i miei piedi e la
mia schiena mi avrebbero portata o percorrere l’ultimo tratto e arrivare a
Santiago. Se di un libro ti leggi solo gli ultimi capitoli ti perdi tutto il
senso,così è per me il cammino. Non è importante arrivare alla fine,importante
è iniziare a camminare,così ho scelto di partire dall’inizio,da S.J.P.d.P. Si
trova sul versante francese dei Pirenei,una tappa tra le più belle,lunga e
abbastanza faticosa,che ti porta a scavallare il passo di Roncisvalle ed
entrare in Navarra sul versante spagnolo. I boschi sono tra i più belli e
antichi d’Europa,e ti sembra di essere in un mondo al di là del tempo.
D.3 Come lo hai pianificato? Ti ha aiutato qualcuno o da
sola?
Non c’è molto da pianificare, basta partire. Non devi
prenotare ostelli o mezzi a parte l’aereo,quindi una volta che hai uno zaino e
sai cosa metterci dentro,sei a posto. Ho avuto ottimi consigli dalla mia amica
Francesca che l’ha percorso prima di me. Mi ha tolto ogni dubbio e ogni
preoccupazione e mi ha aiutata con l’organizzazione dello zaino che deve essere
il più leggero possibile. Pena dolori hai piedi e tendiniti,senza parlare delle
ampollas, le temute vesciche.
D.4 è necessario
allenarsi?
Direi che un minimo di allenamento ci vuole,camminare per
20/30 km al giorno con uno zaino che pesa 10kg sulle spalle può essere
abbastanza faticoso,anche se poi è la testa che fa tutto e ti fa arrivare
dappertutto. Io mi sono allenata per due mesi camminando per almeno 8/10 km due
o tre volte a settimana,utilizzando le scarpe che avrei poi usato. Le scarpe
sono la cosa più importante,devono essere comode e già “vissute”per scongiurare
tendiniti e vesciche (che
comunque,malgrado tutti gli accorgimenti,mi si
sono formate …)
Foto carrellata del Cammino di Monica L.
D.5 Quali relazioni hai avuto con altri pellegrini e con chi
vi accoglie per la notte e il ristoro?
Sul cammino se parti solo ma non sei mai solo.
Camminare da sola mi ha dato l’opportunità di conoscere
tante persone partite sole come me. Quando sei solo sei più libero e aperto
verso gli altri,sul cammino cadono tutte le barriere,non ci sono più differenze
di età o di stato sociale,si è tutti uguali. Esce l’anima della persona,ed è
lei che sceglie con chi allacciare rapporti più o meno stretti con chi
incontri,è sempre lei che ti spinge a confidarti o scambiare pensieri e
ascoltare le storie di chi incontri,e magari scoprire che avevi bisogno proprio
di quelle parole,dette da una persona che probabilmente non incontrerai mai
più. Mentre con altre si instaura un
legame che non si scioglie neanche a cammino finito. Io ho incontrato due
persone,una sul cammino e una sul bus che mi portava a Saragozza dove avrei
ripreso l aereo. Con la prima ho camminato per giorni,con la seconda ne ho
passati solo uno e mezzo,ma sono diventate importanti da subito,come se le
conoscessi da sempre.
Gli ospitaleri sono in genere molto gentili e
disponibili,per la mia esperienza non ho nulla da lamentare,in particolare
ricordo l’ospitalero del albergue del pellegrino di Obanos. E’ un albergue con solo 20 posti letto,pulito e accogliente.
La mattina dopo aver preparato la colazione,ha raccontato la storia di quel piccolo
borgo molto ben tenuto dove si congiungono i due cammini,quello francese e
quello aragonese,e altri episodi storici. E’ stato un bel momento e un buon
inizio di giornata.
D.6 Dove hai trovato
le informazioni?
Ho trovato informazioni dettagliate in “ La guida del
cammino di Santiago de Compostela”,e poi in fb ho trovato un gruppo “Cammino di
Santiago….il ritorno” dove ho trovato altre informazioni e conosciuto una
persona che mi ha messo in contatto con chi rilascia la credenziale. Non puoi
percorrere il cammino senza la credenziale,è una sorta di passaporto che ti da
diritto a usufruire degli ostelli parrocchiali e comunali,e dove ti appongono
il “sello”,il timbro che garantisce il tuo passaggio. Puoi richiederlo in Italia
e partire già con la credenziale oppure procurartela sul posto. Senza non si ha
diritto neanche ad avere la “Compostela” una volta arrivati a Santiago. È un
documento che attesta il tuo pellegrinaggio.
D.7 Cosa è Santiago in genere e cosa è per te in
particolare?
Santiago è un percorso di vita. Sicuramente un percorso
spirituale. Un cammino religioso. Un cammino storico. Un bellissimo percorso di
trekking molto ben attrezzato. Per me è stato un cammino per ritrovarmi. Si
dice che il cammino non ti da quello che chiedi ma quello di cui tu hai
bisogno. Per me è stato così.
D.8 Perché fare il cammino?
Il cammino ti chiama. Il motivo lo conosce lui,e poi forse
lo scopri anche tu quando sei li a camminare.
D.9 Altri progetti o nuove destinazioni?
Per ora vorrei solo poter riprendere il cammino da dove l ho
interrotto,da Logrogno ,e aggiungerne un altro pezzo,non so però quando
riuscirò a partire,e poi finirlo il prossimo anno.
D.10 Cosa consiglieresti a un completamente non allenato per
iniziare?
Iniziare a camminare. Ovunque.
S.J.P.d.P. – Logrogno
173 km.
Il mio cammino
Monica G. L.
Nota personale.
Questa non è la prima intervista che ho pubblicato on line.
Ho iniziato ad intervistare persone quando collaboravo con altro blog locale di Sulbiate : Teorema...la quadratura del Circolo. Per archivio consultazione CLICCARE QUI.
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