Le interviste di controventoblog
La parola ai protagonisti
Rossella
Moioli, in poche parole, come si presenterebbe agli elettori di queste
Amministrative, in particolare a chi non la conosce personalmente?
Rossella Moioli - CivicaVimercate Candidato Sindaco - Roberto RE |
Sono nata a Vimercate, ho 45 anni e da sempre
vivo a Vimercate .
Sono un architetto e mi occupo di conservazione e
valorizzazione dei Beni Culturali e dunque ho avuto la possibilità di lavorare
a stretto contatto con le amministrazioni pubbliche, sia con la parte politica
che con quella tecnica. Queste esperienze professionali mi hanno permesso di
imparare a conoscere come funziona un ente pubblico e di osservare le dinamiche
che portano alla definizione delle politiche locali, in particolare su temi
come cultura e pianificazione territoriale.
Già durante l’università ho cominciato ad
impegnarmi nel volontariato culturale contribuendo a fondare l’associazione culturale Mirabilia che
per alcuni anni ha collaborato con l’ufficio cultura del comune di Vimercate,
prima che nascesse il MUST. Da qualche tempo il mio impegno civico si è
allargato anche all’ambito politico poiché ho iniziato a frequentare
regolarmente le riunioni dell’associazione CivicaVimercate.
Mi sono interessata alle attività
dell’associazione perché ho capito che si trattava di un gruppo di cittadini,
non iscritti a partiti politici, che semplicemente mettono a disposizione della
Città il loro tempo, il loro impegno e la loro competenza.
Ho lasciato per ultima la competenza, ma direi
che dovrebbe essere la prima caratteristica di chi si mette a servizio della
collettività e si candida ad un ruolo di Amministratore.
L’attività di CivicaVimercate in questi anni è
stata mirata alla analisi dei problemi della Città e, contestualmente, è stata
portata avanti una valutazione di come, e se, l’operato dell’Amministrazione
fosse, da una parte, aderente agli obiettivi di mandato e, dall’altra, efficace
nella risoluzione dei problemi. Va detto che CivicaVimercate dalla nascita fino
al 2012 ha sempre supportato gli Amministratori uscenti, ma proprio la
discordanza tra gli obiettivi di mandato e la mancanza di trasparenza hanno
portato l’Associazione ad uscire dal gruppo di coalizione.
Dunque, la decisione di presentare una lista
autonoma e indipendente dai partiti è stato l’esito naturale di questo impegno
e, nello stesso modo, il programma elettorale è stato scritto raccogliendo il
frutto delle discussioni e del lavoro di analisi.
In che
cosa, rispetto all’offerta politica degli altri Gruppi, si distingue la vostra
proposta, Quali sono i punti qualificanti del vostro Programma?
Prima di parlare dei contenuti specifici del
programma, a mio parere, è utile far capire quali sono i principi,
l’impostazione “metodologica” e la visione di città che il gruppo condivide.
Partirei dal nome della lista: dovendo scegliere
una frase ad effetto che riassumesse sinteticamente la natura della nostra
lista abbiamo pensato che accanto a CivicaVimercate potesse essere utile
rimarcare che si tratta dell’”unica VERA
lista civica” perché in questa campagna elettorale abbiamo visto proliferare
liste definite civiche, ma costituite da persone con tessere di partito o che
hanno avuto tessere di partito. E’ chiaro che si può sempre cambiare idea. Ciò
che ci interessa sottolineare, però, non è la dubbia natura delle altre liste,
ma il fatto che la nostra lista rappresenta un’associazione che ha mantenuto
intatte le sue caratteristiche negli anni e che ha sempre cercato di
comportarsi coerentemente con le idee che hanno portato alla sua costituzione
nel 2001.
Che cosa,
quale parte, le piace di più del vostro
Programma?
Il programma (CLICCA QUI) si apre con un’introduzione, come
fosse il “manifesto” di ciò che la lista rappresenta. Ecco io ritengo che
questa sia la parte più importante, perché se è necessario spiegare quali siano
i temi concreti su cui si intende lavorare, è assolutamente necessario spiegare
quali sono i principi e i criteri che guideranno le singole scelte.
Data la mia esperienza professionale io rimango
sempre stupita di come tutti abbiano le soluzioni “in tasca” a problemi
complessi che richiedono percorsi di negoziazione tra più soggetti e tempi
determinati spesso da iter prestabiliti per legge. Mi pare più importante
quindi essere chiari e fermi su cose di cui ci si può assumere a priori
l’impegno: i principi e le convinzioni.
Quale
qualità particolare del vostro Gruppo, le piacerebbe fosse ben chiara e
conosciuta dagli elettori? Qual è la cifra che vi unisce?
Molti dei candidati di CivicaVimercate si
dedicano da anni al volontariato, questo ha fatto sì che al primo posto ci sia
la centralità delle persone e delle loro esigenze. Questo non significa voler
costruire una proposta basata sui particolarismi e sui singoli problemi, anzi
al contrario si vuole mandare il messaggio che gli interessi della collettività
devono tornare ad essere al centro delle scelte dell’Amministrazione.
Per essere ancora più chiari, parlare di
centralità delle persone significa che si vuole che le persone tornino a
partecipare alla vita della comunità e che si crei un movimento di cittadinanza
attiva. Un’Amministrazione è tanto più efficiente ed efficace quanto più le
persone sono in grado di rappresentare i loro problemi, ma anche di portare
proposte concrete per la loro soluzione. Questo modello si può attuare se da
parte dell’Amministrazione c’è capacità di ascolto e se da parte dei cittadini
si comprende che è interesse di tutti condividere il “lavoro” necessario per
migliorare la qualità della vita nella nostra città. Per questo vorremmo
innescare percorsi che portino alla costituzione di Comitati di cittadini
autonomi dall’Amministrazione.
Attenzione e rispetto verso la persona significa
anche pensare che la solidarietà sociale deve essere il motore di iniziative a
supporto delle fasce più deboli della popolazione. E questo ai nostri canditati
che prestano e hanno prestato servizio nelle numerose associazioni cittadine di
volontariato sociale è molto chiaro, perché hanno fatto esperienza diretta
dell’importanza di questo tema.
Che cosa è
necessario e imprescindibile per ottenere questi ambiziosi risultati?
Quando si decide di lavorare per gli altri e con
gli altri, ossia per la collettività, è necessario avere assoluta trasparenza
nella gestione dei beni di tutti e nella comunicazione per creare quel rapporto
fiduciario che favorirà il difficile processo di coinvolgimento dei cittadini
nella gestione della città.
Si va bene,
ci scusi, ma questo non le sembra un argomento a “buon mercato” che in un
programma dicono tutti?
Non si tratta di uno slogan, ma di un’esigenza
perché se si chiede ai cittadini di partecipare alla costruzione di progetti
per la città bisogna metterli nella condizione di capire i termini dei
problemi, di reperire le informazioni necessarie alla comprensione delle
situazioni e delle reali possibilità che l’Amministrazione ha di operare delle
scelte. Essere trasparenti significa tradurre il più possibile le questioni
tecniche in termini per “non addetti ai lavori”, ovviamente non rinunciando
alla correttezza e non banalizzando, soprattutto sulle questioni legate al
bilancio ed alle tasse comunali, e significa anche comunicare le ragioni di
scelte difficili e, probabilmente, saper ammettere di non essere riusciti ad
ottenere i risultati sperati.
Per poter trasformare un programma elettorale in
azioni concrete per la città bisogna avere delle competenze tecniche e negli
ambiti in cui non si hanno bisogna sapere di che professionalità si necessita e
dove andare a cercarle. Può sembrare banale, però molti dei problemi e dei
costi, sarebbe meglio dire degli sprechi di risorse pubbliche, derivano proprio
dalla mancanza di competenza (a voler fare citazioni si potrebbe parlare dei
“costi dell’ignoranza”). Inoltre la competenza serve per indirizzare,
controllare e valutare l’operato dei dirigenti.
Quindi si
tratta solo di competenza e di approfondite particolari conoscenze? E’ questo,
quello che conta?
Accanto alla competenza ci deve essere l’intento
di innovare e di proporre sempre soluzioni innovative. Si tratta di aver voglia
di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di attrezzarsi per riuscire a
raggiungere l’obiettivo!
Tutte le azioni concrete e le scelte dovranno
seguire questi principi e, a mio parere è questo che conta. Perché, come dicevo
prima, è giusto dichiarare in campagna elettorale le proposte su come si
intende affrontare le principali questioni che riguardano la città, ma bisogna
anche stare attenti a non fare dichiarazioni che poi si trasformano in promesse
non mantenute.
In
concreto, cosa proponete?
Quindi ecco qual è la nostra idea di città e
quali sono le nostre proposte.
La città deve essere ripensata e deve avere spazi
pensati e realizzati sulla base delle esigenze della vita quotidiana oltre
all’abitare:
-
poter fare la spesa in negozi di vicinato che offrano prodotti anche
alternativi a quelli della grande distribuzione, ad esempio realizzando il
mercato coperto di concerto con i commercianti e gli ambulanti del mercato
cittadino;
-
poter trascorrere il proprio tempo libero in luoghi di aggregazione,
quindi aumentare l’orario di apertura della biblioteca, cercare spazi da destinare
a servizi di interesse collettivo ma a gestione privata come sale corsi, luoghi
per intrattenimento pomeridiano dei bambini e dei ragazzi, inserire nel nuovo
tessuto urbano (ex-ospedale, consorzio e cava Cantù) aree per attività sportive
all’aperto e ripensare la viabilità con nuove piste ciclo-pedonali, revisione
dei parcheggi e della chiusura al traffico del centro storico;
-
curarsi e prendersi cura degli altri pensando che una parte delle aree
inserite nel PII dell’ex Ospedale possano essere destinate a nuovi modelli di
residenza per anziani differenziati per tipologie di esigenze (esistono
interessanti esempi di “centri intergenerazionali” pensati per attività di
persone anziane e bambini insieme) e nuovamente a servizi sanitari;
-
poter lavorare nella propria città grazie all’attuazione di modelli
innovati di sviluppo locale, supportando le piccole-medie imprese, basati
sull’idea di filiera che mette insieme diversi operatori economici (recuperare
alcune produzioni agricole ricollegando l’unitarietà ormai persa tra cascina e
fondo agricolo e sviluppando tutto il processo compresa la trasformazione del
prodotto, il marketing e la vendita – magari nel nuovo mercato coperto);
-
sentirsi sicuri sia dal punto di vista personale che collettivo. Ciò
significa sia dotare i punti sensibili della città di dispositivi di
videosorveglianza collegati con le Forze dell’Ordine, come accade già in altri
comuni, sia mappare e monitorare costantemente i siti industriali che possono
rappresentare un rischio per l’ambiente.
Chiedere a
lei si i soldi spesi in Cultura sono soldi spesi bene, è domanda che conosce
già la risposta, ma, da futura amministratrice, le risorse, per poter arrivare
a soddisfare il crescente bisogno di domanda di cultura, di nuova conoscenza,
dove si trovano?
La nostra città deve poi diventare capace di
recuperare e moltiplicare risorse per sviluppare e accrescere la produzione
culturale, i progetti sociali e territoriali. Cosa significa? Vuol dire che le
risorse del bilancio sono limitate e soggette a strette regolamentazioni ed è
giusto che servano a coprire i costi per le spese destinate a tutta la
collettività e per le esigenze primarie, quindi i servizi sociali, la scuola,
le manutenzioni, ecc. Non si può però pensare che si debba rinunciare ad offrire
attività culturali, a produrre nuova conoscenza e a conservare e valorizzare il
nostro patrimonio.
Per fare tutto ciò bisogna imparare a cercare le
risorse costruendo reti e relazioni con altri soggetti, pubblici e privati, e
ideare progetti trasversali, in cui la cultura si metta a servizio di altri
settori, da presentare per la richiesta di finanziamenti regionali, nazionali
ed europei. Queste non sono solo belle parole, sono il frutto di un’esperienza
professionale maturata da alcuni di noi e che vorremmo mettere al servizio
della nostra città.
Insomma c’è molto lavoro da fare, ma siamo sicuri
che insieme con le numerosissime realtà associative cittadine, e con chi ha
voglia di partecipare, si possano ottenere grandi risultati.
Il nostro programma è caratterizzato dalla
concretezza.
A chi dice
che il vostro candidato Sindaco è persona un po’ ” troppo in età” , lei cosa
risponde?
Rispondo che la domanda non è educata! Aggiungo
che Roberto Re è coetaneo di Carla Riva, candidata alle primarie di coalizione
del centro-sinistra che si sono tenute in dicembre, e ancora che il dato
anagrafico conta veramente poco quando c'è un gruppo che lavora e poi le idee
non sono legate all'età, ma alle capacità!
In caso di
ballottaggio, in cui la CivicaVimercate non fosse, purtroppo, tra i
protagonisti, darete indicazioni di voto ai vostri elettori?
Non credo daremo indicazioni di voto, ma ne
discuteremo al momento. Chi ci avrà votato lo avrà fatto, penso, per poter
cambiare e quindi deciderà di conseguenza.
Rossella
Moioli, prima di salutarla le chiediamo di dirci una frase, un pensiero, un
aforisma,… in cui, in questo momento, si riconosce di più.
Sognare è facile, basta chiudere gli occhi, per
cambiare le cose e raggiungere gli obiettivi bisogna lavorare e saper fare.
Grazie per
la gentilezza e la pazienza e ….in bocca al lupo.
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