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Porta Bifora o Ghibellina - Cortona Arezzo. |
Porta Bifora, o Porta Ghibellina, nonostante importanti modifiche avvenute nel corso del tempo, è l'unica delle porte di questa città che si presenta a noi direttamente dal II° secolo prima della venuta di Cristo, cioè circa da 2,200 anni fa.
Per saperne di più vi invito a leggere la foto del cartello turistico sotto riportato gentilmente trasmessa da uno dei nostri inviati speciali sempre presente e attivo in questo territorio (n.d.r grazie "agente speciale" A.B.)
Approfondimento e considerazioni personali e
consigli forse anche utili:
Sembra che il 2 febbraio del 1258, giorno infame, da questa porta, grazie ad un inganno, forse a un traditore a un povero giuda, riuscirono ad entrare i Ghibellini vincendo l'indomabile resistenza dei Cortonesi.
L'oltraggio subito fu grande.
Cortona, decise poi, di bandire irrevocabilmente questa via d'accesso alla città.
La porta venne murata.
Forse è da quel giorno che alcuni per questa porta, iniziarono ad usare un nome non ufficiale, introvabile nei libri di storia o d'arte, ma, tra i residenti, ancora oggi d' uso comune: "Porta maledetta".
A tutto ciò, si aggiunge la cattiva e popolare fama di "portare sfortuna".
E come potete immaginare questa non è fama che al monumento possa aver fatto male.
Anzi, forse è una delle porte più fotografate e ammirate della città.
Che dire, voi fate come volete.
Io l' ho ammirata, di fronte, "di sotto" e "di dietro".
L' antico monumento merita certamente la nostra massima attenzione.
Io, però, sotto quegli archi non ci sono mai passato, .... tanto, poco distanti di porte per entrare e godere Cortona ce ne sono altre; più sicure, più tranquille e meno "rischiose".
Superstizione?
No, prudenza, solo prudenza e rispetto di antiche irrevocabili decisioni!
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