giovedì 8 giugno 2017

Il Sindaco Andrea Crespi e le cose che non dice - post del 24/05/2017

Ripubblichiamo per l'attenzione di tutti gli amici, i lettori in particolare di Sulbiate, di controventolbog l'articolo che abbiamo già diffuso on line il 24/05/2017. 

Perché è contributo, a nostro parere,  molto interessate per riflettere e decidere prima del voto di domenica prossima 11/06/2017 per il rinnovo del Consiglio Comunale di Sulbiate. 

Sulbiate, 08/06/2017
Redazione
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ARTICOLO GIA' PUBBLICATO IL 24/05/2017 

Andrea Crespi - Sindaco di Sulbiate





















Questo è il titolo dell'articolo del Giornale di Vimercate in edicola da ieri firmato Rodrigo Ferrario che potete leggere all'interno del settimanale locale a pagina 51. 



Ma veramente Andrea Crespi gira le spalle al suo successore? 


Non credo sia proprio così. 
Chi ha avuto la possibilità di connettersi alle basse frequenze di "Radio Sulbiate - il paese è piccolo è la gente mormora....", immaginava da tempo che il Sindaco uscente non si sarebbe pronunciato esplicitamente in favore del suo successore. 

Lo avrebbe fatto, forse, solo in un caso: per un candidato, nuovo, giovane, e veramente aperto alle collaborazioni con i Sindaci dei Comuni limitrofi. 

Invece, il Candidato a cui passerà il testimone della squadra che ha guidato durante il suo mandato, sotto il simbolo di Sulbiate Insieme, sarà un candidato: già consumato, abbastanza maturo,  e  che interpreta la collaborazione con i Comuni vicini in modo, come dire, molto personale e originale. 

No, Crepi non gira le spalle al suo successore.
Ma, non pare voglia passargli pubblicamente e con piacere e soddisfazione il testimone. 


Ed essendo ancora il Sindaco, il Sindaco uscente, ma Sindaco di tutti, preferisce non pronunciarsi. 
Perché, ...e già : "Il voto è segreto!"

E poi anche perchè, forse, sempre secondo la Radio di prima, di questo elegante e imparziale silenzio, chi ne trae maggior beneficio è ancora e sempre il candidato della SI.

Più di così il buon Sindaco Crespi, per il successore che dovrebbe continuare il suo operato, non poteva fare. E' il minimo sindacale, è vero, ma è già qualcosa. 
Chissà se Stucchi lo avrà ringraziato oppure no. 

Crespi è stato un buon Sindaco, anche se di transizione. 
Una transizione che avrebbe dovuto aprire Sulbiate al nuovo. 
Sarà così? Missione compiuta? Staremo a vedere. 
Ha governato in un periodo di difficile crisi economica per tutti i cittadini che purtroppo non si è ancora risolto.

Nell'articolo , Crespi ci dice che un Sindaco dovrebbe rimanere libero da qualsiasi influenza.
Dice che un Sindaco che non si ricandida non deve far parte della squadra successiva.

A nostro parere, però, sono ancora più importanti le cose non dice.



Non ci dice se lui è stato libero di agire o se è stato condizionato, influenzato  dal suo Vice Sindaco, già precedente Sindaco, oggi candidato nuovamente Sindaco per la terza ennesima volta. oppure no. 
Preferisce tenerselo per se. 
Non dice di essere contento della nuova Sulbiate Insieme.
Non dice di approvare il nome del Candidato di Sulbiate insieme. 
Nono dice per chi voterà. 
Ma quest'ultimo punto, per i cittadini che ascoltano "Radio Sulbiate - il paese è piccolo e la gente mormora...." non era un segreto, perchè se lo immaginavano e lo sapevano già.

Sarà ricordato come il Sindaco della ex Filanda, persona timida, buona, e sempre disponibile, pronta ad ascoltare tutti, ma non per questo facilmente domabile, remissiva e priva di forte personalità. Peccato che nel  periodo in cui ha governato abbia incontrato insuperabili difficoltà burocratiche, economiche, e forse anche politiche. 

Avesse avuto meno ostacoli e impedimenti vari, avrebbe fatto per Sulbiate certamente molto di più. 

Da domani, Andrea Crespi avrà più tempo libero. 

Lo impegnerà certamente per la famiglia (ormai è un giovane nonno!) e nel  volontariato del suo paese: Sulbiate.

Sarà un piacere incontrarlo per strada, stingergli la mano e salutarlo. 

emmesse

Il vecchio articolo del Giornale di Vimercate in cui Andrea Crespi annunciava la sua indisponibilità a candidarsi per il secondo mandato: 



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