sabato 6 aprile 2019

Il sogno. Uno dei tanti o dei pochi che ancora ho.



In una imprecisata futura sera di maggio io salirò sulla rossa lucida e scintillante parcheggiata fuori il cancello di casa. Mi accomoderò sulla sua sella e lentamente, dolcemente, come un bimbo tra le braccia della mamma, mi lascerò proteggere e cullare. Lasceremo alle nostre spalle Piazza Castello in direzione San Nazaro, Ruginello.

Insieme a Lei, disinvolta, maneggevole, equilibrata correremo lentamente, molto lentamente, verso il sole calante propio quando sembrerà accarezzare come per magia, tra colori caldi, avvolgenti e  vibranti, prima del suo riposo, lo skyline di Vimercate.

L'unica musica di sottofondo a questo incantevole spettacolo sarà il suono del suo motore che accompagnerà il silenzio dei miei pensieri.

Allora tutto sarà perfetto, così come appare e come deve essere e come è giusto che sia.


Giusto il tempo di una birra, in compagnia dell' amico, giusto il tempo di una notte di chiacchiere, risate e ricordi e magari ancora una volta di futuri progetti.

Giusto il tempo di salutarsi e di un nuovo arrivederci per il prossimo appuntamento.

Poi fare ritorno a ritroso, verso casa, per la stessa strada percorsa la sera prima ma questa volta con in cielo le poche ultime stelle che precedono l'imminente giorno; che ci guardano; forse ci spiano convinte di non essere scoperte.

E lontano, esse lassù scintillano, sorridono e brillano... con un po' di simpatia e di tenera, celestiale, amorevole divina invidia.

emmesse
Sulbiate, 06 aprile 2019

2 commenti:

  1. É quasi maggio: Fallo!
    Ma pensa anche un nuovo sogno, per non tenere il cassetto vuoto.

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  2. Carissimo amico Fritz, coluichenonsipuònominare, quanto sei saggio...come farei senza di te! SMACK :-)

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