mercoledì 29 maggio 2019

Mezzago non è El Alamein - Calpestato l' "Onore della Armi".

Mezzago, Giorgio Monti lascia il "suo" Comune a testa alta!


Incediamoci la norma esiste e quello che è stato messo in pratica ieri a Mezzago in occasione del passaggio della consegna del Comune alla nuova maggioranza di destra guidata dall' apprendista "Legionem Ducem" (n.d.r. - in senso figurato s'intende) Massimiliano Rivabeni è cosa possibile, non è un dovere ma è un diritto previsto.

Giorgio Monti - Mezzago Democratica
Il Sindaco sconfitto.


Però, a mia modesta memoria, ad oggi, e non solo a Mezzago, mai da nessuno e di nessuna forza o colore politico questo diritto dalla lista vincitrice era stato esercitato.

Per una elementare questione di galanteria istituzionale, di opportunità, di rispetto, di educazione, o più semplicemente per una questione, come dire, di stile, non si è mai fatto e si è sempre evitato di fare così. Ecco, per una questione di stile.

Ma, la Destra a Mezzago si presenta così.

Lo sconfitto Ex Sindaco Giorgio Monti lascia il suo ufficio, la casa comunale, e ritira gli effetti personali sotto la rigida osservazione della Polizia Locale.
Anche il contenuto del cestino della carta straccia sarà oggetto di controllo e osservazione. Saranno contati anche i rotoli della carta igenica?
Niente, nessun documento, nessun appunto, nessun post.it, neanche lo straccetto della polvere per pulire la scrivania, nulla, dico nulla, può uscire da lì liberamente, se non prima controllato, visionato, sezionato, scannerizzato, ect... etc...  dai nuovi vincitori.

Rivabeni, il nuovo Primo Cittadino di Cambia Mezzago (il nome, un Programma), per dare abbrivio appunto l'agognato cambiamento di Mezzago calpestando la più normale opportuna eleganza istituzionale e facendo strame delle più elementari consuetudini di educazione civile e democratica, si presenta così.

Forse in none del nostalgico e antico "Eja, Eja,  Alalà", o del "Boia chi molla" o del "Bisogna Osare" o del "Chi si ferma è perduto", o del "....."

(B A S T A !!! ...aiuto!... fermate le mie dita...mI fanno male, si stanno sporcando, che schifo !!!)

fa accompagnare dalla Polizia alla porta del Palazzo Comunale il buon Giorgio Monti, che a testa alta, senza vergogna, non abbassa lo sguardo, saluta i presenti, tutti nessuno escluso, e se ne va.

Cippo di El Alamein


Pare che anche ai dipendenti comunali sia stato impartito l'ordine, dell'invito alla delazione, e  di non concedere a nessuno, della precedente Amministrazione di entrare negli uffici o nel palazzo senza particolari autorizzazioni e/o adeguati controlli.

Da oggi a Mezzago è "finita la festa": da oggi a Mezzago "Ordine e disciplina".

Che dire...la Destra a Mezzago non ha stravinto: ha solo vinto.
Di, solo, undici voti ha vinto.

Mezzago è un paese spaccato. Si puo dire? E come no?
Ergo...Mezzago ha bisogno di essere unito!

Unire il paese era uno dei punti qualificanti del programma del nuovo Gruppo di Maggioranza.
Che abbia ragione il Sindaco Rivabeni e sia questo il modo migliore per unire la cittadinanza?
Mah, posso ancora dubitare vero?

Certo che sì, io abito a Sulbiate!

Inoltre pare che anche la presenza della Associazione Volontari di Mezzago, che ha la sede in Comune, non sia più gradita, o in ogni modo crei qualche problema.

Ma senza, non dico il consenso, almeno ma il rispetto e la buona e mutua collaborazione con i volontari di Mezzago che fanno questi epigoni del "celodurismo 4.0" pensano di bastare a se stessi e fare tutto da soli?

E allora sia! Accomodativi!

Dalla finestra o come preferite dalla riva del fiume si starà, e credo in tanti, con molto interesse a vedere.

Perché qui siamo in Brianza.
Siamo gente tosta.
Siamo pronti con pazienza con ostinazione e con lucida volontà  a resistere ad oltranza, dovesse servire, fino a quando sarà necessario.

Mezzago non è solo cosa vostra!

Mezzago ci interessa, perché nonostante a volte si apparsa per i nostri gusti politici un po' troppo autoreferenziale e "radical chic" è parte di noi.
Mezzago non è sola e non sarà abbandonata al suo destino... c'è solo un po' di deserto da camminare
Perché Mezzago è parte di un territorio che è parte di noi, cioè di un comune inalienabile destino.

Meditate e fatevene una ragione.

Intanto La Bandiera di Mezzago Democratica, nonostante sia avvenuto l'inimmaginabile (cioè quanto ho cercato di raccontare), non esce dal Comune ammainata e abbrunata, anche senza l'Onore delle Armi che invece avrebbe ben meritato.

Quella bandiera grazie al suo comandante, il buon giovane soldato Ex sindaco Giorgio Monti, esce pulita, come immacolata, bella e scintillante garrendo orgogliosa al vento e a testa alta e senza alcuna vergogna.

Grazie Giorgio!


Post del post.

Una strana polvere, uno strano odore di vecchio, di muffa,  di cose tristi e brutte e già viste, alcuni dicono, pare sia restato dietro di lui. 

Ieri a Mezzago qualcosa è già cambiato. 

Ieri a Mezzago, non pareva di essere, dopo la battaglia, ad El Alamein.


emmesse, 29 maggio 2019

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A Mezzago si cambia aria: perde Monti. Fine di un mondo. A Bellusco e Bernareggio no!




2 commenti:

  1. stiamo a vedere, da Agrate. buongiorno.

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  2. Questo post in un solo giorno di pubblicazione ha superato le 2.000 visualizzazioni. Caro Unknown la prossima volta, se puoi e vuoi firma il tuo commento. Ebbene, come vedi pare non sarai solo a "stare a vedere". Buona giornata a te. Maurizio Sarchielli

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