Non sono molto convinto di questo testo. Ma, l'ho scritto, iniziato, solo così per gioco, per perdere tempo nei giorni in cui il covid 19 ci ha costretti in casa. Forse non è così ispirato, illuminato ed efficace come apparentemente paiono essere altri, ma non mi sembra da buttar via.
Lo archivio anche qui. Si sa mai che un giorno possa tornare buono.
Per Emanuela è da cestinare, Alice invece possibilista.
Nato nel ’64.
Nato nel sessantaquattro, è così che mi hanno detto,
sull’autostrada del sole si viaggia anche se piove.
La guerra è ormai lontana. Generazione che si muove.
Destinazione Futuro, si può ballare e cantare.
Con una cinquecento, il mondo ti appartiene,
con la televisione, in bianco e nero puoi sognare.
Questa fiducia fa star bene, sarà per sempre si dice,
è gioia da consumare, lavare in lavatrice.
Ed io che mi ricordo carosello, ero un bambino felice, vivevo anche per quello.
Fingevo di dormire ma ero sveglio, per non finire il giorno e far durare il sogno,
Perché era mio, ed era bello, tutto perfetto e niente avverso.
Perché ero io, buono e bello, nessun difetto il centro dell’Universo
Re di una favola, Signore di un castello, solo piacere e nessun dolore,
Credimi amico, quanto era bello….bello, bello bello….quanto era bello….
Nato nel ’64, e andiamo tutti sulla Luna,
ma io mi sono perse. Forse ho sbagliato strada.
L’amore sarà libero, la fantasia avrà il potere,
tutto sarà diverso, tutti faremo fortuna.
Il sesso quello vero, nessuna lo ha regalato,
se penso alla fatica, a quanto ci è costato.
Se penso ai compromessi e a cosa abbiamo rinunciato,
per ritrovarci in maggioranza, tra disillusi e fessi.
Un po’ figli, figli delle stelle, della notte che gira intorno, lunga e senza giorno.
Un po’ figli di musica ribelle e delle radio libere e di legalizzatela.
Ma quante botte prese e quante sberle la vita ha riservato a chi non ha capito. .
Vita diversa e uguale, identico copione non c’è generazione senza fatica,
non c’è conquista senza sudore, nessuna gioia nessun dolore,
amico caro , amico bello: era di carte quel tuo castello.
Ma è stato bello , e stato bello …bello bello bello è stato bello ….
maurizio sarchielli
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