giovedì 30 novembre 2023

Canzoni di notte - Quello che canta Onliù - E. Jannacci




Uno dei più riusciti iconici testi stile Enzo Jannacci che canta la solitudine che grazie all'interpretazione e alla scanzonata melodia si vince solo con amara e disincanta ironia. Il protagonista è una delle tante vittime di questo mondo, dell'indifferenza, dell'alienazione che però non si abbatte, ma sorride ironicamente all'impossibilità di comunicare e forse condividere, anche con un amico, le difficoltà che a volte riserva la vita.


emmesse, 30 nov 2023


Quello che canta onliù - Video - testo accordi





LA- MI- DO SI MI- MI-

 

MI-                                   LA-

Quando capirai che non potrò più camminare

Neanche in mezzo alla strada?

SI                                        MI-

Quando capirai che non potrò neanche aggrapparmi 

                           FA#-

a quel balcone che c'è in mezzo alla strada?

MI-      MI                   LA

Quando arriverà la sera e penserai che la mattina dopo

       DO

Non potrebbe arrivar mai

   

MI-

E tu eri là che stavi al mare

         FA#

Che bel fresco onde evitare

         SI

Che ti frega di uno che

       MI

E fa fatica a camminare e allora

 

 

Quando mi dirai che è proprio roba da imbecilli

Vomitare proprio in mezzo alla strada

E quando ti dirò che è per fatica di capirti

Che mi vien da vomitare, qui giù in strada

E quando arriverà la sera e penserai

Che la mattina dopo non potrebbe più arrivare

E tu eri là che stavi al mare

Che bel fresco onde evitare

Che ti frega di uno che fa fatica a vomitare

E allora

 

 

 

LA-                           MI-

Portami in fondo alla piazza, là dove canta il jukebox

SI                                   MI- SI SOL

Senti se c'è ancora quello che canta Onliù, Onliù

LA-                           MI- 

E portami in fondo alla piazza, fammi cantare con lui

LA                              SI-              MI-

Accertarsi bene che quello che canta sia proprio Onliù, Onliù



(+1)

E quando mi dirai che anticamente masturbarsi era peccato veniale

Quando capirai che umanamente è l'insalata che mancava di sale

E dopo arriverà la sera e capirai che la mattina dopo non poteva più arrivare

E tu che cazzo sei venuto

Sei venuto via dal mare

Che bel fresco a riva stare

Che ti frega di uno che

E si voleva rimbambire e allora

Vai proprio in fondo alla piazza, senti che canta Onliù

Senti se c'è ancora quello che canta Onliù, Onliù

Vai proprio in fondo alla piazza, va', fatti cantare da lui

Prima accertarsi bene che quello che canta sia proprio Onliù, Onliù

Nessun commento:

Posta un commento