“Questa mattina non mi son svegliata E l'invasore ce l'avevo in casa Inseguita, controllata, minacciata Nel tossico vestito dell'amore
Una camicia di veleno quel vestito Che brucia il tempo e tutte le sue ore Il pentimento e poi le scuse e il farò meglio Sono le maschere che hanno armato il coltello
Son stati i padri, è stato il sacrificio Son stati i rifiuti a cui non si è educati È stata la cattiva educazione Che non ha mai insegnato l'emozione
È stato il falso romanticismo Che non si romanzi più l'orrore e il disonore Non c'è niente, niente da salvare Chi ha ucciso, ha ucciso e questo è criminale
E l'abbandono, dicono, e la gelosia Come se in fondo fosse un poco colpa mia E un'altra volta è lui a prendere la scena È ancora lui ad invocare pena
Coi chiodi del possesso alza la voce La passione che ti porta in croce Nel silenzio delle porte e poi ti uccide Con tutto quello che al mondo non si dice
Son state le botte date a mia madre Son stati i soldi in una mano sola È stato il domicilio, è stato per mio figlio
Son stati i secoli di fischio al gatto È stato il corpo esposto e nascosto Son stati i secoli di cattiva educazione e di prigione Del corpo offeso dall'amore
Questa mattina non mi son svegliata E il carnefice ce l'avevo in casa Non è stata la sfortuna, è stata la maledizione Che procede di generazione in generazione Questa mattina non mi son svegliata” Vinicio Capossela, La cattiva educazione.
#giuliacecchettin
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