mercoledì 5 giugno 2019

35 anni fa - "Born in the USA" - Bruce Springsteen.

Ci rimasi male.
Il 4 giungo di 35 anni fa, io avevo circa 20 anni.
Bruce non mi era particolarmente simpatico. Ma Nebraska, Nebraska il suo ultimo album (non c'erano ancora altri supporti multimediali per ascoltare musica,... c'era il disco, il vinile). accidenti che capolavoro!

Il 4 giugno la svolta. 

Bruce si dava platealmente alla musica rock pop commerciale.
Che delusione. 

Quando passava il video musicale girato da De Palma, se non ricordo male, correggetemi se sbaglio, di Dancing in the Dar nonostante la melodia mi piacesse, come a tutti, per protesta io cambiavo canale! Bruce mi aveva tradito. Il suo talento, la sua musica, la sua poesia...solo un prodotto commerciale, un business uno dei tanti un po' come i Bee Gees.


In quel tempo anch'io suonavo. Non mi ispiravo a Bruce. Però lo rispettavo. Bravo era bravo.

Il tempo e forse il fatto che sono cambiato tanto in seguito me lo ha fatto rivalutare.

Bruce ci tradiva..."Born in the USA" per noi musicati ribelli non professionisti era una coltellata in pieno petto.


In realtà nel lato A si respirava ancora l'aria e le atmosfere di Nebraska. 

Ma il lato B era un nuovo Bruce mai ascoltato prima.

Di quel disco salvavo solo e canzoni del lato A e la copertina:




Può raccontarcela finché vuole che la scelta dell'immagine è stata casuale. 

Ma figurati.

Temo invece che sia stata abilmente studiata dal marketing della casa discografica, per attirare l'attenzione, e far parlare di se per meglio promuovere il prodotto.


Mi piacque quello che disse lui a giustificare tale scelta: "Non era intenzionale, abbiamo scattato molte foto e alla fine quella del mio culo sembrava migliore di quella della mia faccia, è quello che è andato in copertina".


La realtà è che pur vendendosi un po' di anima, così facendo Springsteen riusciva a arrivare ad un pubblico molto più vasto del solito e farsi conoscere anche da chi di lui e delle sue canzoni non si sarebbe mai interessato. Ecco perché invece Bruce aveva ragione ed io ribelle autoreferenziale e radicalchic avevo torto


Fu uno straordinario successo universale destinato a durare nel tempo. 


35 anni fa Bruce non mi stava tradendo. Il segno dei tempi richiedeva una scelta di questo tipo. 


E ora lo so e posso dirlo: fu una scelta corretta artisticamente e ponderata e anche opportuna per quanto attiene la crescita artistica dell'autore. 


Se non ci fosse stato lui, carissimi amici,  e quel suo benedetto/maledetto album, noi giovani di quegli anni, forse avremmo ascoltato solo i simpatici Bee Gees. 


Che hanno si "la faccia più bella del loro culo", ma dopo la baldoria e la ricreazione e la discoteca, ci avrebbero lasciato poco più di niente.


Bravo Bruce. 


Bravo e scusami se allora sono stato troppo severo. 


Grazie per esserci stato e per esserci ancora. 


emmesse 


05 giugno 2019


post del post


Dimmi la verità Bruce,  è vero che in quella foto tu stavi facendo la pipì sulla Bandiera America per protestare contro la guerra del Vietnam???


Come? ...me lo dici in privato? 


ok...mannaggiamannaggia...

emmesse



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