martedì 17 settembre 2019

Riflessione - Ma la Politica è un'arte?


"La politica è arte del possibile. Tutta la vita è politica." Lo scriveva Pavese. Mah...certo, pensiero profondo, però complicato, da capire e/o interpretare. Quindi la Coerenza non è Politica? ... Certo che quelli dei PD alla luce dei fatti o sono grandi e profondi Saggi e Poeti, o più mestamente semplici bugiardi e/o incoerenti seriali:

- Veltroni, il padre del Partito a vocazione maggioritaria, diceva di essersi dimesso dalla Segreteria per il bene della neonata creatura; diceva anche che sarebbe, terminato il servizio di Segretario, andato in Africa. Veltroni in Africa non ci è poi andato. Vive ancora in italia, veste i panni del saggio sapiente e scrivi libri auto celebrativi di se stesso e della sua Città.
- Renzi, la giovane promessa, diceva che avrebbe eliminato le correnti e che terminato il mandato si sarebbe ritirato dalla politica. Anche lui ha scritto qualcosa, ma niente di trascendentale o particolarmente interessante. Un po' gli rode ma, l'amico Walter scrive meglio di lui (più profondo, più ispirato, più evocativo), e forse lo supera anche Franceschini. Dopo la sconfitta si è dimesso, ma, la politica non l'ha lasciata. Oggi dicono che con i suoi fedelissimi, pur sostenendo il Governo, esce dal PD per costituire personali Gruppi parlamentari.


Non mi piace giudicare le persone. Ma, queste sono persone pubbliche, evidentemente in cerca di consenso.
Come è possibile esimersi da un giudizio?
Immaginiamo che delle due possibilità sia vera la prima: cioè Veltroni e Renzi sono di un'altra categoria umana (tipo vate, tipo poeta,  tipo Pavese) e vedono cose possibili che io comune mortale non so vedere.

Per piacere...chiedo un aiutino a chi tra voi, ha capito di più .

Allora, perché a me pare possibile che entrambi siano solo interessati alla carriera personale e non a un qualcosa di superiore tipo "Bene Comune", "interesse generale" "collettività"?

Quindi, perché a me paiono essere più incoerenti seriali che maestri o saggi politici di cui oggi, in particolare oggi, ne avremmo tanto bisogno?

Perché, avverto un po' di amaro in bocca, un brutto sapore, tipo di ...  di truffa, di raggiro, di inganno che non se ne vuole andare, e che sì, diminuirà nel tempo, ma, che ricorderò per tutta la vita?

Ma poi forse, forse, sono io che non ho capito niente.

Invece loro, forse, Walter e Matteo, loro hanno capito tutto.

Pavese invece sì.
Di lui, uomo certamente superiore, sono sicuro.

Lui, Cesare, il Poeta, lo aveva capito e anche bene.

"La politica è arte del possibile. Tutta la vita è politica.".

E già. Ma allora... quel un brutto sapore, quella  truffa, quel raggiro, quell'inganno.

E' politica o e la vita?

Non mi resta che chiudere con un triste e amaro consueto:  olè .

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