Quella che segue del progetto Ichché credo sia una delle canzoni più ambiziose.
Si intitola Block 3.
Se riusciremo a realizzarla in tutte le sue parti che abbiamo immaginato sarà certamente un brano di riferimento di tutto il nostro lavoro.
L'idea musicale e il testo sono di Alberto Rovelli : il mio amico (N.d.r. - Fratello di musica e di altre storie - che è molto più che di latte ).
Racconta e denuncia le condizioni di vita di un campo profughi in Africa.
L'io narrante è un bambino.
Alberto le ha viste personalmente in occasione di una visita organizzata da un Associazione di volontariato che si occupa di salute di cui ora non ricordo il nome. Poi lo scriverò.... SOLETERRE CLICCA QUI.
Il testo non è semplice.
La denuncia riguarda qualcosa di molto complesso che a mio modo di vedere coinvolge tutti, nessuno escluso, anche gli indifferenti e/o i distratti un po' come il sottoscritto
Non è facile!
Cioè..., o meglio: perchè (Senza nulla togliere al Sommo Francesco Guccini), qui non si tratta di "Son morto che ero un bambino passato per il camino...." che fotografa subito, anche per gli ignoranti, di cosa si parla e dove ci troviamo....
Block 3 è più complicato.In fondo pone, e in qualche modo risponde già alla domanda: certi campi profughi sono i nuovi campi di concentramento di questo secolo?
Ieri con Emanuela abbiamo iniziato a metterci la testa.
Si tratta solo dello schema iniziale. Col tempo sarà arricchito da altro.
Lo proveremo insieme agli altri Ichichè... nel corso delle prossime prove.
Quella che segue è la solo la prima registrazione bozza, utile allo studio e all'approfondimento.
Mi pare, però, che il risultato sia già ora in ogni modo positivo.
Non può che migliorare.
Le immagini del video non sono del viaggio di Alberto, ma, sono state scelte e tratte da internet.
Olé
emmesse
Sulbiate, 21/10/2019
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