mercoledì 24 luglio 2013

Bellusco, ludopatia: i bar dicono di no a Invernizzi. E i cittadini?

Quando il gioco si fa duro...se i cittadini (consumatori critici) iniziassero a giocare.

Secondo quanto scrive Alberto Secci a pag 55 del Giornale di Vimercate di questa settimana la lodevole iniziativa dell'Amministrazione di Bellusco in favore della legalità e contro il rischio di diffusione di ludopatia, che riduceva del 20% la tassa sui rifiuti a tutti quegli esercizi che avessero tolto dai loro locali le slot machine, non è stata apprezzata dai baristi. I sette bar del paese provvisti di macchinette continueranno a tenerle soddisfatti della rimuneratività di questi diabolici marchingegni. Chi godrà del beneficio fiscale saranno solo i due bar che non le hanno mai avute!

Alcune dichiarazioni riportate nell'articolo dai titolari dei bar chiamati in causa: "Non posso permettermi di togliere le slot machine dal bar. - "Non ci penso neanche in questo momento di crisi, con gli introiti di una sola macchinetta mi pago l'affitto del locale (in questo bar le slot sono tre!). Da me non vengono giocatori incalliti. Qualcuno beve un caffè e butta dentro un euro, ci sono altre cose che creano dipendenza il gratta e vinci e il superenalotto" - "E' uno dei maggiori guadagni del locale anche se ci tolgono il 20% della Tares a noi non conviene non le togliamo" - "Toglierei volentieri le slot machine ma si guadagna bene. Il comune ha lanciato una proposta che non può soddisfare i bar e i suoi titolari. Il gioco non ne vale la candela".

Mio commento:

Io non me la sento di dare addosso a questi barristi che con poca spesa e fatica, in questo periodo di crisi economica, si trovano in casa "una gallina dalle uova doro". Talmente prolifica che in alcuni casi come è stato dichiarato arriva a pagare l'affitto del locale. E' una decisione lecita da rispettare: pecunia non olet, il denaro non ha odore. Molto cinica ma vera: il denaro è solo denaro. Posizione inattaccabile: è solo uno strumento e la sua provenienza è poco importante, che sia eticamente negativa o positiva è irrilevante.

Non si risolve il dramma della ludopatia con uno sconto del 20% sulla Tares, è evidente.  Ma il Sindaco Invernizzi ha fatto bene. La sua Giunta non è rimasta indifferente. 
Hanno lanciato un segnale rivolto non solo ai diretti interessati titolari o gestori di bar ma a tutti i cittadini. 
Ora siano i cittadini a scegliere e  decidere. 
La soluzione sta nelle parole degli stessi baristi. Fino a quando le macchinette saranno per loro convenienti la battaglia è persa. E' molto semplice.
Ergo, decisione conseguente, altrettanto lecita e da rispettare come quella dei baristi: i consumatori critici e responsabili di Bellusco non consumino più in quei bar in cui sono istallate le slot machine. Arriverà il momento che se saranno in molti il "gioco d'avere le slot nei loro locali non ne varrà più la candela". La questione risolta.


Per quello che posso prometto che, se avrò bisogno di un caffè passando per Bellusco mi fermerò presso il Bar Valentino di via Bergamo, il Maggie Mae di piazza primo Levi, e quando, come promesso dalla nuova gestione le slot saranno tolte dal locale anche presso il "Cantone della Musica" di via Vaghi. 

Nel caso fossero tutti e tre chiusi non mi sarà difficile resistere. 

Abito a Sulbiate. Attraverso la provinciale e sono a casa in piazza Castello. 
Qui il Lullaby ha sempre offerto un'ottimo espresso "eticamente" migliore di molti altri pur non avendo mai avuto sconti particolari dall'Amministrazione del nostro paese!

La stessa pagina del Giornale di Vimercate ha anche un piccolo articolo che parla di Sulbiate. Il Titolo: "La maggioranza sta con l'omofobia". Di questo con controventoblog ne ho già parlato. CLICCA QUI

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