Lunedì 22 luglio per alcuni cittadini italiani sarà un giorno importante.
Andrà in esame in Parlamento il testo base del Ddl contro l’omofobia e la transfobia.
Tale provvedimento prevede l’estensione della legge Reale-Mancino, che già punisce gli atti di discriminazione basati sull'origine etnica, nazionalità e religione , anche all'orientamento sessuale e all'identità di genere della vittima.
Molte le polemiche nate per l’approvazione del testo base.
Non mancano le prese di posizione anche nel nostro paese.
La lista Civica Si Sulbiate Insieme del Sindaco Crespi Andrea, si è pubblicamente schierata contro l'approvazione di questa legge in un post che potete leggere qui.
I nostri concittadini, nell'intervento, disegnano scenari apocalittici e sembrerebbero siano più preoccupati di non poter esprimere la propria opinione che non del fatto che ci siano ancora non tutelate dalla legge persone vittime di discriminazioni.
Discriminare un altro fratello è peraltro cosa profondamente contraria alla morale e all'etica cattolica. Un richiamo
all'Italia, per non avere ancora approvato una legge contro
le discriminazioni in base all'orientamento sessuale, è già arrivato dalla Comunità Europea.
Tutte le volte che in Parlamento si parla di omosessualità i cattolici più conservatori e intransigenti alzano gli scudi!
Invece la legge è una buona battaglia perché riconosce i diritti di una minoranza.
La libertà d'opinione nel nostro paese è ben tutelata!
Molto di più di alcuni fondamentali diritti di certe minoranze.
Un esempio?
Maurizio, sono scandalizzato: ecco il mio commento, fanne ciò che vuoi
RispondiEliminahttp://semplicemistero.blogspot.it/2013/07/diverso-da-chi.html