Anche il Giornale di Vimercate nel nuovo numero in edicola da ieri 16 luglio 2013 a pagina 29, torna sul caso della rimozione della gru dal cantiere del "Titanic" dell'impresa "Edilmerate".
Lo smontaggio della gru, stava avvenendo senza che nessuno avesse preventivamente avvertito i proprietari .
Alberto Secci lo lo fa con maggiori dettagli della notizia che abbiamo potuto leggere sabato scorso sul Cittadino. A parlare in questo pezzo non solo le autorità ma i figli del sig. Rocco Manno, titolare dell'azienda e autore della clamorosa e disperata protesta avvenuta proprio in questo cantiere: recentemente il sig. Manno per chiedere di essere pagato per tutti i lavori eseguiti aveva minacciato di suicidarsi gettandosi proprio dallo stesso traliccio.
Ha così raccontato al Gdv il figlio sig. Giuseppe Manno:" L'azienda che ci è subentrata stava smontando la gru senza nemmeno dircelo. Ogni mattina controllavamo il cantiere, proprio perché sapevamo che prima o poi l'avrebbero tolta e portata chissà dove".
Ci sono stati momenti di alta tensione. Gli operai addetti allo smontaggio erano accompagnati da due "gorilla". Solo l'intervento del Comandante dei Carabinieri della stazione di Bellusco, sig. Giuseppe Baldassarre, ed un lungo colloquio avuto con il sig. Manno hanno risolto la situazione di stallo e consentito il procedere della operazioni.
Sempre Giuseppe Manno: "Ora paleremo con i nostri avvocati. E' come se ci stessero rubando la gru. In più i soldi che l'impresa ci deve non li abbiamo ancora visti".
Colgo l'occasione per ringraziare il giornalista Alberto Secci pubblicamente.
Un piccolo trafiletto nella stessa pagina in basso a destra mi riguarda.
Il titolo:"Sarchielli torna sul Web"- apre un nuovo blog chiamato "Controvento". In realtà l'ho chiamato "Controventoblog" tutto attaccato, ma non importa.
Di fatto pubblicizza la presenza on line di questa mia nuova pagina web e cosa più importante, chiarisce un aspetto, della mia sofferta decisione di farmi da parte dalla redazione di Teorema. Qualcuno, a causa di un precedente articolo dello stesso giornale, non la aveva compresa o strumentalmente la aveva interpretata in modo errato.
Io sono stato e resto fedele all'idea di un Partito Democratico aperto, riformista, inclusivo, necessariamente plurale ma senza l'attuale "correntismo" (come in origine doveva essere!), che favorisca Libertà, Eguaglianza e Fraternità .
Un partito rivoluzionario e non conservatore.
Un partito che sappia rappresentare le migliori istanze del nostro paese, e della nostra Comunità e le sappia tradurre in buone pratiche quotidiane.
Mi sono sempre impegnato e continuerò a farlo per l'innovazione e per il cambiamento oggi più che mai non più rinviabile nella nostra società.
Questa è la mia ideale tensione morale e politica che sono certo di condividere con molti miei concittadini, in "primis", con i democratici del Circolo Pd di Sulbiate.
E' questo un obiettivo a cui, almeno idealmente, non intendo rinunciare.
Grazie.
emmesse
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