Santa Margherita da Cortona - "Nova Magdalena" 1247 - 1297 |
Margherita: dopo Francesco e Chiara la terza stella del francescanesimo.
Margherita da Cortona era figlia di genitori coloni di Laviano di Castiglione del Lago,
presso Perugia, dove nacque nel 1247; venne battezzata presso l'antica
pieve di Pozzuolo Umbro, dove attualmente sorge la chiesa dei SS. Pietro e
Paolo.
Di grande bellezza, aveva sedici anni quando attirò l'attenzione di un giovane e ricco nobile,
al quale la tradizione ha dato il nome di Arsenio, della famiglia Del Monte o,
secondo alcuni studiosi, dei Pecora, proprietari di terre a Valiano, nella zona
dei Palazzi.
Morta la madre, suo padre si era risposato
con una donna che si rivelò molto gelosa verso di lei. Perciò Margherita,
incurante delle critiche della gente andò a convivere con Arsenio senza il
sacramento del matrimonio ed ebbe anche un figlio da lui.
Nel 1273 Arsenio, durante una battuta di
caccia in una delle sue proprietà di Petrignano del Lago, venne aggredito e
assassinato da un gruppo di briganti. Secondo la tradizione, il suo fedele cane
condusse Margherita al ritrovamento del cadavere sfigurato di Arsenio.
Scacciata col figlio dai famigliari
dell'amante, rifiutata dal padre e dalla sua nuova moglie, si pentì della sua
vita e si convertì.
Nella sua gioventù Margherita aveva
condotto una vita di peccato per circa nove anni, ma scossa dalla violenta
morte di colui con il quale aveva peccato, ella decise di fare penitenza per il
resto della sua vita. Si avvicinò, allora, ai Padri Francescani, in particolare
ai frati Giovanni da Castiglione e Giunta Bevegnati, suoi direttori spirituali
e poi biografo: affidò la cura del figlio ai frati minori di Arezzo e nel 1277
divenne terziaria e oblata francescana, dedicandosi esclusivamente alla
preghiera, alle opere di carità, alla mortificazione e a duri castighi della
carne, perseverando in questi sforzi fino alla morte.
Diede vita ad una congregazione di
terziarie, dette le Poverelle; fondò nel 1278 un
ospedale presso la chiesa di S. Basilio e formò la Confraternita di S. Maria
della Misericordia, per le dame che intendevano assistere i poveri ed i malati.
Donna mistica, ma anche di azione,
coraggiosa, ricercata per consiglio, fu attenta alla vita pubblica e, nelle
contese tra guelfi e ghibellini, fu operatrice di pace.
Il Signore non solo dimenticò il male che
ella aveva compiuto ma la innalzò alla grande santità e le diede grazie
mistiche e il privilegio di frequenti apparizioni del suo angelo Custode, che
la istruiva e la rassicurava dell’amore di Dio per lei. Nei monumenti in cui
ella non riusciva a capire come Dio avesse dato tali consolazioni, luce e
carisma a una peccatrice, Nostro Signore e il suo Angelo venivano a
rassicurarla: “Io sono stata l’oscurità; sono stata più
buia della notte!” gridava Margherita, e Cristo le rispondeva: “Grazie
al tuo amore, nuova luce, io benedico la piccola cella dove vivi nascosta per
amor mio.”
Ogni giorno Margherita recitava cento
Pater in onore di tutti i santi angeli ed invocava ciascuno dei nove cori
angelici per chiedere la carità dei serafini, la sapienza dei cherubini e così
via una qualità da ciascun altro coro.
Vedeva talmente spesso il suo angelo
custode che per timore che fosse invece Satana che si trasfigurava in angelo di
luce, onde evitare inganni diabolici appena scorgeva l’angelo gli chiedeva di
cantare l’Ave Maria.
Si narra che Margherita si sottoponesse a durissime
penitenze, dormendo per terra o su
Giovanni Lanfranco - Estasi - Cristo appare a Santa margherita da Cortona - 1622 Palazzo Pitti Firenze |
Dopo aver condotto una vita di stenti, il
22 febbraio 1297, poco prima che sorgesse il sole, il volto di Margherita si
illuminò di gioia e di bellezza; poi spirò mentre i presenti, tra i quali anche
fra Giunta, avvertirono una misteriosa dolcezza e un soave profumo: ciò fu
accolto come un segno dei tanti doni di grazia e di santità di cui era stata
ricolma.
Margherita è la protettrice delle
prostitute pentite e si dice che la santa, secondo quanto promesso in vita,
andrebbe a visitare in Purgatorio tutti coloro che prima di morire l’avessero
invocata.
Onorata come beata sin
dalla morte, Papa Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphili, 1644-1655) ne
approvò il culto il 17 marzo 1653, ma fu canonizzata soltanto il 16 maggio 1728
da Papa Benedetto XIII (Pietro Francesco Orsini, 1724-1730) con
l'appellativo di Nova Magdalena.
Il suo corpo è conservato a Cortona, nella
Basilica a lei dedicata, in un'urna collocata sopra l'altare maggiore, bordata
da una cornice in lamina d'argento sbalzata e cesellata.
Basilica di Santa Margherita - Cortona (AR) |
Preghiera a S. Margherita
da Cortona
O gloriosissima Margherita, vera gemma che
Dio ritolse con tanto amore dalle mani del Ladrone infernale, che vi possedeva,
per dare a tutti i peccatori, nella mirabile vostra conversione, santa vita e
morte preziosissima, un efficace impulso a lasciar la colpa, praticando il bene
e schivando il male ed ogni sua prossima occasione; deh! ottenete a noi vostri
divoti, dall'alto seggio di gloria, ove si levarono le vostre lagrime, e
penitenze, la grazia della vera conversione del cuore, del vivo dolore di
nostre colpe; e dopo una vita santa, spesa, a somiglianza vostra, nell'amore di
Gesù, per noi Crocefisso, impetrateci una buona morte, e nel grembo dell'eterna
beatitudine la corona di gloria. Così sia.
Un Pater, Ave, e Gloria.
Papa Leone XIII, con rescritto della S. C.
delle Indulgenze, 12 Gennaio 1897, concesse ai fedeli che reciteranno la detta
preghiera, con un Pater, Ave e Gloria, l'indulgenza di 100 giorni una volta al
giorno.
info dal sito : Vangelo del giorno
Redazione
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