S.O.S. Omni - decisioni, investimenti e atti
La lettera pubblica dei Docenti del "Banfi" di Vimercate
"Alla Ministra della Pubblica Istruzione dott.ssa Valeria Fedeli Al Presidente della Regione Lombardia dott. Roberto Maroni
Al Presidente della Provincia di Monza e Brianza dott. Pietro Luigi Ponti
p.c. al Sindaco di Vimercate dott. Francesco Sartini alla stampa
Al Presidente della Provincia di Monza e Brianza dott. Pietro Luigi Ponti
p.c. al Sindaco di Vimercate dott. Francesco Sartini alla stampa
Vimercate, 18 marzo 2017
Sono un’insegnante del Liceo Scientifico con sezione Classica aggregata di Vimercate “Antonio Banfi”. Come avrete appreso dagli organi di informazione, il nostro e gli altri tre Istituti scolastici del Centro Omnicomprensivo di via Adda a Vimercate hanno subito nella notte fra il 15 e il 16 marzo un gravissimo episodio di vandalismo: finestre infrante, infissi divelti, computer trafugati, lavagne elettroniche strappate dai muri. Già nell’autunno scorso avevamo subito ripetuti assalti notturni mirati a trafugare le monete contenute nei distributori automatici di bibite e merendine.
Nel disorientamento che ci ha colto tutti in quella mattinata, in cui 15 aule del mio Liceo erano impraticabili e in tempi rapidissimi si è dovuto provvedere a dislocare dove e come si poteva le classi, tra bidelli affannati e docenti che cercavano i loro ragazzi, Preside e Vicepreside impegnati con i Carabinieri, nella rabbia e nello sconforto che ci ha preso, il comportamento dei nostri studenti è stato ammirevole: nessuno ha approfittato della situazione per perdere tempo, tanti si sono muniti di ramazze per spazzare i vetri dentro e fuori dalle aule, tutti hanno dimostrato responsabilità e maturità. Quando si sono resi conto della difficoltà degli insegnanti ad identificare il luogo dove trovarli, hanno preso a venire loro a cercarci per indicarci l’aula, il laboratorio, la scalinata dove avremmo potuto fare lezione. E abbiamo fatto lezione, con serietà, richiamati da questa tristissima circostanza al valore del nostro fare insieme scuola. Quanto ho ammirato la dignità di quei ragazzi!
Vi scrivo tutto ciò non per mettervi a parte di uno stato d’animo condiviso da tanti colleghi, che hanno voluto apporre in calce a questa missiva anche il loro nome, ma per chiedervi conto, a fronte della prova di civiltà che dai nostri studenti abbiamo avuto, della straordinaria e vergognosa latitanza dell’amministrazione di cui Voi siete incaricati. Il Centro scolastico omnicomprensivo di Vimercate è di proprietà della Provincia di Monza Brianza, e ospita una popolazione di circa quattromila persone. Di queste quattromila persone a nessuno degli amministratori preposti a vario titolo alla gestione, custodia, cura e salvaguardia della struttura pare importare alcunché. La struttura necessita in molte parti di numerosi interventi di manutenzione, non è dotata di alcun sistema di vigilanza, la guardiola posta all’ingresso da alcuni anni non è presidiata, non ci sono telecamere né allarmi; il cancello che dovrebbe chiudere il parcheggio riservato della scuola è non funzionante da anni, così chiunque può entrare nel plesso.
Succederà ancora, se questa Amministrazione non si deciderà a riconoscere come cosa pubblica le nostre scuole, e come bene pubblico (forse che questo esula dalla presente questione?) il lavoro che vi si svolge. Lavoro che, tra l’altro, dà tanti frutti: proprio il giorno prima della sciagurata azione vandalica una classe del mio Liceo ha vinto il primo premio nel concorso indetto dal Politecnico di Milano in occasione del Pi-day (la Giornata mondiale del Pi greco), il giorno stesso alcune nostre classi hanno concluso un articolato percorso di formazione sul tema dei richiedenti asilo, stiamo ospitando conferenze di ospiti importanti del mondo della cultura umanistica e scientifica, stiamo organizzando un grande evento per tutta la città di Vimercate al MUST (Museo del Territorio)... Smetto con l’elenco, perché occorrerebbe menzionare tutti i progetti seguiti da tanti colleghi con i loro studenti, e tutti i riconoscimenti ricevuti, anche nelle altre scuole del Centro.
Di fronte all’abominio dell’ostentato disprezzo vandalico per tutto ciò che è cultura, formazione, consapevolezza, di fronte alla barbarie che ci tocca un’altra volta avere sotto gli occhi, dico ai ragazzi che alla barbarie che avanza va opposto un surplus di civiltà. E i ragazzi capiscono, eccome se capiscono. Capirete anche voi, dai vostri uffici di pubblici amministratori? Darete anche voi, finalmente, una prova di civiltà, dando alla nostra scuola e al lavoro che vi si fa il dovuto rispetto? Non a parole (vedo che molte assicurazioni verbali sono già state sparse nei media locali), ma con decisioni, investimenti e atti?
Nel disorientamento che ci ha colto tutti in quella mattinata, in cui 15 aule del mio Liceo erano impraticabili e in tempi rapidissimi si è dovuto provvedere a dislocare dove e come si poteva le classi, tra bidelli affannati e docenti che cercavano i loro ragazzi, Preside e Vicepreside impegnati con i Carabinieri, nella rabbia e nello sconforto che ci ha preso, il comportamento dei nostri studenti è stato ammirevole: nessuno ha approfittato della situazione per perdere tempo, tanti si sono muniti di ramazze per spazzare i vetri dentro e fuori dalle aule, tutti hanno dimostrato responsabilità e maturità. Quando si sono resi conto della difficoltà degli insegnanti ad identificare il luogo dove trovarli, hanno preso a venire loro a cercarci per indicarci l’aula, il laboratorio, la scalinata dove avremmo potuto fare lezione. E abbiamo fatto lezione, con serietà, richiamati da questa tristissima circostanza al valore del nostro fare insieme scuola. Quanto ho ammirato la dignità di quei ragazzi!
Vi scrivo tutto ciò non per mettervi a parte di uno stato d’animo condiviso da tanti colleghi, che hanno voluto apporre in calce a questa missiva anche il loro nome, ma per chiedervi conto, a fronte della prova di civiltà che dai nostri studenti abbiamo avuto, della straordinaria e vergognosa latitanza dell’amministrazione di cui Voi siete incaricati. Il Centro scolastico omnicomprensivo di Vimercate è di proprietà della Provincia di Monza Brianza, e ospita una popolazione di circa quattromila persone. Di queste quattromila persone a nessuno degli amministratori preposti a vario titolo alla gestione, custodia, cura e salvaguardia della struttura pare importare alcunché. La struttura necessita in molte parti di numerosi interventi di manutenzione, non è dotata di alcun sistema di vigilanza, la guardiola posta all’ingresso da alcuni anni non è presidiata, non ci sono telecamere né allarmi; il cancello che dovrebbe chiudere il parcheggio riservato della scuola è non funzionante da anni, così chiunque può entrare nel plesso.
Succederà ancora, se questa Amministrazione non si deciderà a riconoscere come cosa pubblica le nostre scuole, e come bene pubblico (forse che questo esula dalla presente questione?) il lavoro che vi si svolge. Lavoro che, tra l’altro, dà tanti frutti: proprio il giorno prima della sciagurata azione vandalica una classe del mio Liceo ha vinto il primo premio nel concorso indetto dal Politecnico di Milano in occasione del Pi-day (la Giornata mondiale del Pi greco), il giorno stesso alcune nostre classi hanno concluso un articolato percorso di formazione sul tema dei richiedenti asilo, stiamo ospitando conferenze di ospiti importanti del mondo della cultura umanistica e scientifica, stiamo organizzando un grande evento per tutta la città di Vimercate al MUST (Museo del Territorio)... Smetto con l’elenco, perché occorrerebbe menzionare tutti i progetti seguiti da tanti colleghi con i loro studenti, e tutti i riconoscimenti ricevuti, anche nelle altre scuole del Centro.
Di fronte all’abominio dell’ostentato disprezzo vandalico per tutto ciò che è cultura, formazione, consapevolezza, di fronte alla barbarie che ci tocca un’altra volta avere sotto gli occhi, dico ai ragazzi che alla barbarie che avanza va opposto un surplus di civiltà. E i ragazzi capiscono, eccome se capiscono. Capirete anche voi, dai vostri uffici di pubblici amministratori? Darete anche voi, finalmente, una prova di civiltà, dando alla nostra scuola e al lavoro che vi si fa il dovuto rispetto? Non a parole (vedo che molte assicurazioni verbali sono già state sparse nei media locali), ma con decisioni, investimenti e atti?
Claudia Desalvo
e varie decine di docenti “A. Banfi” di Vimercate"
e varie decine di docenti “A. Banfi” di Vimercate"
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