La colazione di Pasqua con le uova benedette è un'antica tradizione toscana (un tempo molto diffusa in tutto il centro Italia) che è viva ancora oggi in molte famiglie e comunità.
Nel pomeriggio del Sabato Santo le famiglie portano in parrocchia sull'altare le uova già fatte bollire avvolte in tovaglioli spesso riccamente decorati/ricamati. Saranno poi benedette dal parroco, ritirate dalle massaie e consumate, dopo aver pregato insieme, la mattina di Pasqua.
Spesso, per coinvolgere e divertire i bambini sono colorate o dipinte con infantili disegni di fantasia.
Anni fa mi trovavo a Cortona durante il periodo pasquale. L'altare di una piccola chiesa di campagna era pieno di questi cestini. Durante la mezz'ora in cui sono rimasto in un angolo di quest' antica chiesina, era uno spettacolo commovente assistere al pellegrinaggio continuo di persone, nonne e mamme con bambini, ma anche uomini soli, che si accostavano all'altare per deporre il cestino o il semplice tovagliolo con dentro le uova da benedire.
Non so dare una spiegazione compiuta del perchè di questa tradizione, però, è facile comprendere il possibile significato della uova legato alla sua simbologia. La sua perfezione ha certamente ispirato molti antichi miti: uovo simbolo di vita; per i primi cristiani lo schiudersi dell'uovo, cioè la nascita del pulcino rappresentavano la Resurrezione di Cristo (in alcune catacombe sono state trovate delle uova fatte di marmo); nell'iconografia cristiana l'uovo è simbolo di Resurrezione, mentre secondo il paganesimo di vita, o meglio, di fertilità.
Mi è stato raccontato che in passato dopo aver consumato le uova i gusci si bruciavano nel fuoco del camino e l'acqua di bollitura si conservava e custodiva perchè benedetta e per essere poi utilizzata, in particolare dalle donne, come prodigioso detergente per la pelle. Oppure versata nell'orto, per propiziare un buon raccolto, ma in una zona non calpestabile.
Un antico rituale dice che poste, le uova benedette nell'acqua fredda, riunita la famiglia attorno al tavolo di Pasqua, recitando il Credo, né velocemente, né troppo lentamente, nel momento in cui l'acqua inizia a bollire, al termine della preghiera sono già cotte! Informo, però, che noi non lo abbiamo mai verificato.
A Cortona e più in generale nella Valdichiana, le uova benedette la mattina di Pasqua si dovrebbero
mangiare accompagnate dalla "Ciaccia con i ciccioli". La ricetta è molto semplice: si deve preparare la comune pasta per il pane insaporendola con pezzetti piccoli di rigatino o di pancetta fatti rosolare precedentemente per qualche minuto in padella.
Al termine della lievitazione formare dei panetti da cuocere in formo.
Per l'autentica "Ciaccia con i ciccioli" bisognerebbe usare il forno a legna, ma anche con il comune elettrodomestico il risultato è più che accettabile.
emmesse
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