mercoledì 26 aprile 2017

Roberto Rampi su Vimercate "area ex ospedale" e altro...

Roberto Rampi  - PD 
Recentemente in rete c'è stato un'animato confronto sulla questione Vimercate area ex ospedale provocato dalla notizia che la Regione Lombardia sarebbe disponibile a accettare modifiche circa la sua riqualificazione. 

Noi siamo intervenuti con due foto notizia e relativo post: QUI E QUI. 

Il secondo in particolare condiviso sul gruppo FB " Sei di Vimercate se... è stato molto e variamente commentato e in meno di due giorni visualizzato più di 1.800 volte.

Sull'argomento di seguito l'intervento che il 23 aprile, il Deputato Roberto Rampi ha pubblicato sulla sua pagina FB: ci pare obiettivo,non polemico, documentabile e corretto.



Leggo con attenzione sempre le discussioni su Vimercate. Su cui raramente intervengo. C'è chi ha più titolo di farlo e da cui mi sento ben rappresentato.
Sto leggendo però una serie di letture e ricostruzioni sull'ex area ospedale, sulle aperture della Regione a un nuovo progetto, su un possibile nuovo teatro su cui vorrei dare un contributo spero utile a ragionare seriamente.
Perché come su tutto bisognerebbe confrontarsi su idee diverse con rispetto degli altri e dei dati di partenza. Che sono anche verificabili in documenti amministrativi, visto che ormai pare che ognuno abbia una verità propria.

La dismissione del vecchio ospedale e la riqualificazione di quell'area con il vincolo di generare le risorse necessarie per coprire le spese del nuovo ospedale è stata una decisione discussa e durata anni. Con favorevoli e contrari trasversali alle forze politiche. Con pro e contro. Con un forte braccio di ferro tra Comune e Regione. Si è chiusa (oltre 10 anni fa) e qualsiasi progetto su quell'area da allora deve garantire le risorse previste dalla Regione. Da qui deriva la necessità di discutere di quali progetti realizzare che generino quelle risorse: significa attività produttive, commerciali o residenziali. Da qui non si scappa.
Poi vengono i servizi aggiuntivi per la città. Possono essere zero, e quindi non servono altre risorse per farli. Possono essere tanti e di tipo diverso: riqualificazione di spazi pubblici, piazze, verde, parchi, riqualificazione energetica, altri servizi (come il teatro ad esempio).
Il centrosinistra partendo da questi vincoli puntò su importanti riqualificazioni di spazi, ridurre il costruito rispetto a quello esistente, garantire alcuni tipi di alloggi per chi ha più bisogno e per far rimanere in città i più giovani che spesso vanno altrove per i costi delle case (si può discutere di area ex bassetti ma l'edilizia convezionata non a caso è andata tutta esaurita anche velocemente, e non solo lì). Un importante progetto di riqualificazione energetica della città con riduzione del costo dell'energia per cittadini e miglioramenti della qualità ambientale. Raccontare queste scelte come insensate è un errore, è scorretto ed ingiusto. Ipotizzare di fare altro no. Ma deve essere chiaro cosa. Lo si dica in modo trasparente. I casi sono due: o si costruisce di più e si fanno servizi in più come il teatro, oppure di rinuncia a qualche cosa, piazze, verde, altri servizi. Regione ha detto che va bene discutere di questo. È un bene? Dipende. Il progetto può peggiorare, i tempi di riqualificazione si allungano, resta un'area dismessa al centro della città.
Molti si aspettavano e si aspettano non si costruisse più. Basta case. Ho spiegato perché non era possibile. L'area non è di proprietà del Comune. Non lo è mai stata. Ci sono costi di demolizione e riqualificazione importanti. E le risorse necessarie al nuovo ospedale. Tutto ciò non dipende dalla firma fatta da questo o da quel sindaco ma da elementi di realtà. C'è chi si prende l'onere di spiegarli e chi fa finta di non vederli.
Il teatro. Un nuovo teatro era in progetto in fondo a piazzale martiri vimercatesi già molti anni fa. Ci abbiamo ragionato. Nel frattempo la comunità orenese ha, con risorse proprie, rinnovato la propria sala. Abbiamo deciso di sostenerla ed aiutarla come possibile per far sviluppare un progetto aperto, pubblico di teatro che oggi ottiene importanti riscontri. E si è riusciti a spingere un importante intervento sull'auditorium di via Adda da parte dell'allora Provincia che ha cambiato faccia. Si è allora pensato a un progetto policentrico con una gestione pubblico privato di tre spazi multipli. Anche con alcune possibilità di recupero del Capitol. Con impegni da parte del Comune sia urbanistici che non. Risorse vere e disponibili. Anche lì partendo dal dato di realtà dei costi dell'intervento e di un indebitamento ingente. Su questo qualcuno un anno fa imbrogliò le carte dicendo che bastava un po' di volontà. A un anno di distanza la spiega in modo diverso. Lo trovo significativo e disonesto intellettualmente.
Serve un nuovo teatro da 500 posti a Vimercate? Io penso di no. Nemmeno se le risorse a disposizione fossero infinite. A maggior ragione essendo finite ed essendo necessario fare delle scelte. Un teatro poi non è l'edificio ma il progetto di gestione. Quali costi? Come si coprono? Cosa si realizza al suo interno? Su un progetto del genere si potrebbe meglio lavorare subito partendo dalle sale esistenti e dalla collaborazione con altre realtà territoriali come Agrate, Arcore, Concorezzo. 
Sono stato assolutamente troppo lungo ma una volta all'anno me lo si perdonerà. Il mio vuol essere un contributo a capire e a ragionare perché il confronto sia sulle idee e sui progetti diversi e non su chi è più buono, più bello, più intelligente o cose simili .... per non dire altro.

Roberto Rampi - Su personale profilo FB post del 23 aprile 2017.


Nessun commento:

Posta un commento