Quel che rimane della chiesa di S. Ambrogio in Sulbiate, dell XI secolo, sono elementi architettonici dell'arte romanica. La metà anteriore è andata completamente distrutta. Pur non sapendo nulla delle maestranze sembrerebbe evidente l'influenza della tecnica dei maestri comacini, vista la somiglianza con altre chiese ubicate presso Como, Gravedona, edifici sacri costruiti dalla seconda metà del XXII secolo. Infatti, sia l'abside, il basamento e le finestrelle allungate paiono identiche tra loro.
Dal restauro del 1940 sono stati evidenziati quattro imponenti contrafforti. Questi appaiono due per lato, prevalentemente composti di sarizzo. In quello a sud, di maggiori dimensioni è presente una scultura ad un paio di metri dal suolo raffigurante un grifone alato, che serra con gli artigli e morde un serpente, sulla destra è scolpita invece una colomba in volo.
Dal restauro del 1940 sono stati evidenziati quattro imponenti contrafforti. Questi appaiono due per lato, prevalentemente composti di sarizzo. In quello a sud, di maggiori dimensioni è presente una scultura ad un paio di metri dal suolo raffigurante un grifone alato, che serra con gli artigli e morde un serpente, sulla destra è scolpita invece una colomba in volo.
Per il simbolismo religioso: il grifone rappresenta Gesù che sconfigge la
serpe, cioè il male, mentre la colomba l'anima umana che può liberarsi verso Dio.
Nella parete nord al centro si può notare facilmente una porta ad arco murata: si tratta del primitivo ingresso riservato alle monache dell'adiacente convento non più visibile.
L'abside è costruito interamente in blocchi di sarizzo orientato ad est e diviso in cinque campi da quattro cordoni e due lesene.
Queste cordonate e queste lesene di pietra terminano con una decorazione in terracotta formata da
archetti semicircolari, impostati su capitelli terminali dei cordoni e su piccole mensole.
Raffiguravano rapaci, teste di toro, arieti, tutti elementi dell'immaginario medioevale e dei suoi bestiari ma ormai irrimediabilmente persi non più chiaramente visibili.
Sulla spalla della monofora verso nord è scolpito a bassorilievo un volatile.
L'interno della Chiesa.
Il nuovo accesso e il sagrato di Sant'Ambrogio Sulbiate MB |
La questione delle pitture parietali è molto complessa sia per motivi di datazione sia per ragioni conservative. Infatti, la decorazione appartiene a epoche diverse e quel poco che si conserva ed è sopravvissuto è molto poco rispetto a quello che poteva essere. Pare che purtroppo, una pittura della zona del coro raffigurante monache oranti sia stata coperta da una tinta stesa per pulizia da un muratore nella seconda metà dell'Ottocento. Entrando sulla sinistra è raffigurata la Madonna seduta con in braccio il Bambino benedicente in sua adorazione due sante: la prima riconoscibile dalla ruota simbolo del martirio è Santa Caterina d'Alessandria , l'altra con in mano un vasetto e un piccolo ferro di incerta identificazione. Davanti alle due figure in posizione genuflessa una donna con le mani giunte dalle
quali pende un rosario. probabilmente della famiglia dei Foppa, come testimoniato dallo stemma nobiliare posto alla base della cornice. L'affresco si può datare tra il XIV e il XV secolo dalle vesti dei personaggi e dal trono della Vergine intagliato di diversi marmi.Sulla parte destra della cornice superiore si notano delle lettere in stile gotico, mentre sulla parte più alta della parete San Giorgio in armatura e a cavallo intento a uccidere il drago. Agli angoli della rappresentazione due scudi nobiliari si crede delle famiglie dedicatrici.
Nella curva a sinistra dell' abside un'altra Vergine in trono allatta il Bambino con al fianco una martire di dubbia identificazione.
Breve carrellata video degli affreschi della Chiesa di Sant'Ambrogio di Sulbiate.
Nella curva di destra un affresco diviso verticalmente in due parti raffigurante sette santi: nella parte superiore Sant'Ambrogio, Santi Protasio e Gervaso, Santa Taide o Santa Maria Maddalena coperta fino ai piedi dai propri capelli.Questo gruppo di Santi fu dipinto nel XIII secolo e quindi è l'affresco più antico. Nella parte inferiore il gruppo eseguito più tardi nel XIV secolo, Sant'Antonio Abate, ancora Sant'Ambrogio e San Giovanni Battista. Nella parete di destra sempre databile al XIV secolo un affresco è purtroppo in cattive condizioni e l'identificazione dei santi molto difficile.
Per ipotesi partendo da sinistra il secondo è Sant'Apollonia seguita dai Santi Cosmo e Damiano.
Il monastero delle suore benedettine fu soppresso nel 1492.
Curiosità: il Rettore di Brentana era annualmente tenuto alla celebrazione di alcune messe e ad onorare solennemente la festa di Sant'Ambrogio il 7 dicembre. In una nota spese delle benedettine di Santa Margherita di Milano datata 1597 figurano 15 lire "in far cellebrar due feste de Sancto Ambrosio a Subiato".
Il logo degli "Amici di Sant'Ambrogio". |
Recentemente grazie alle attività e alle generose e illuminate conoscenze dell'Ass.ne Amici di Sant' Ambrogio è stato ristrutturato il sagrato e l'accesso alla chiesina sarà non più centrale ma laterale. CLICCA QUI .
Il giorno dell'inaugurazione, ancora non comunicato ufficialmente, sarà certamente uno degli appuntamenti più importanti del "Settembre sulbiatese".
Ps. DEL 07/09/2017:
Il progetto, le pratiche di autorizzazione e la direzione lavori sono stati seguiti dall'arch. Bruna Galbusera, titolare delli studio B+ARCHITECTS di Vimercate www.barchitects.it).
Fonte: ricerche e studi vari.
emmesse
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Sulbiate, Sant'Ambrobio presto un novo sagrato,
16/08/2017 - Sant' Ambrogio di Sulbiate (MB) - Vista lato sud. |
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Segnalo che i lavori di sistemazione del sagrato e le opere esterne sono stati ultimati all'inizio di agosto, mentre ora sono in corso le ultime sistemazioni del verde.
RispondiEliminaIl progetto, le pratiche di autorizzazione e la direzione lavori sono stati seguiti dall'arch. Bruna Galbusera, titolare delli studio B+ARCHITECTS di Vimercate (www.barchitects.it).
Grazie per la segnalazione. Oggi, abbiamo provveduto ad aggiornare il post con i link che rimandano alla vostra pagina web.
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