Ormai sono passati poco più di tre mesi dalle ultime Elezioni Amministrative del Comune di Sulbiate. Abbiamo proposto a Gigi Fassina del Circolo del PD locale un' intervista su questo argomento per approfondire ed offrire spunti di riflessione.
Ringraziamo in anticipo Fassina per aver accettato.
Per prima cosa mi interessa conoscere il tuo punto di vista su queste amministrative ?
Mah…vorrei partire da una considerazione sul calo di
votanti.
Sono state elezioni amministrative e quindi di interesse
vicino ai cittadini: puoi fermare il Sindaco o un Assessore per strada e
parlare con lui. Perché quindi il calo ?
Credo che sia errato dire “aumenta la gente che se ne
frega”.
Probabilmente l’aumento è dovuto alla lontananza di molti
cittadini dalla politica, dalla cosa pubblica. Purtroppo il martellamento della
TV, in modo anche sottile, ha costruito pian piano questa lontananza: un po’ di
sfiducia è entrata in tutti.
Si pensa che in fondo “i politici sono tutti uguali”, che la
cosa pubblica è lontana dai miei problemi quotidiani: lavoro, disservizi,
difficoltà economica, pochi sostegni alla famiglia…. Il mondo va avanti anche
senza il mio voto…
I problemi sono grandi e complessi e lo sforzo per trovare
soluzioni sembra gigante.
Siamo una generazione che ha vissuto sulla sua pelle
l’avvento della globalizzazione: la tentazione di richiudersi nel privato è
grande. Anche le spinte populiste non aiutano.
Contemporaneamente però a Sulbiate abbiamo visto che molte persone
delle liste che si sono presentate sono “nuove alla politica”: questo è un
segnale molto positivo.
Altro aspetto positivo è la presenza di giovani e il grande
numero di preferenze che hanno raccolto: dice che c’è voglia di cambiamento, di
voler rischiare per costruire qualcosa di nuovo.
Perché non si è costruita la nuova lista tra SDS e Fin4 ?
Credo che sia un segno dei tempi. Tutto ciò che è legato al
vecchio modo di intendere la politica è superato: le alleanze politiche fatte
nei “caminetti”, a tavolino, sono morte.
Il lavoro tentato tra SDS e Fin4 si è mosso sui vecchi
binari, sui rapporti di forza: ben presto è apparso che non si andava da
nessuna parte. E’ stato necessario ripartire dalla disponibilità delle singole
persone, dal loro modo di sentire il paese, dai loro rapporti con la gente. E
ne è nato un programma partendo dalle esigenze dei cittadini.
Mi sembra che questo modo sia stato premiato dal voto.
L’indicazione di voto
del gruppo Fin4 espressa pubblicamente pochi giorni prima delle elezioni credo
sia stata un fattore determinante per il successo di Della Torre. E’ mai
possibile che Fin4 non abbia richiesto nulla in cambio?
Credo che quando un gruppo politico vuole realmente essere
presente, cerca di costruire alleanze che poi sfociano nella stesura di un
programma condiviso. Questo non è successo. Quando si vuol costruire insieme
qualcosa non si esce con un comunicato alla popolazione senza condividerlo… In
questa situazione non c’è stato spazio per alcun tipo di possibile richiesta.
Si va bene il nuovo, ma la competenza ?
Certo il nuovo è una scommessa. Credo però che la competenza
intesa come conoscenza tecnica dei problemi, non basti più. E’ necessaria per
fare le cose bene, una competenza non solo tecnica ma politica. E la competenza
politica la costruisci in sinergia con chi governa vicino a te: comuni
limitrofi, enti e provincia. E’ competente chi sa lavorare con gli altri… altrimenti è solo tecnico e
come tale conoscitore solo di un aspetto della realtà.
E’ certamente presto
per esprimere un giudizio sull’operato della nuova amministrazione ma dai primi
passi in quali ambiti pensi si sia già manifestata una certa discontinuità con
la precedente?
Nella dinamicità e nella prontezza di far fronte ai
problemi: vedi bocciofila. Poi un approccio diverso sta facendo emergere un
modo diverso di gestire il Bilancio. Vedremo ora con le commissioni.
Il Partito
Democratico in una precedente elezione sostenne il Candidato Stucchi Maurizio e
fu presente in Amministrazione con diversi suoi iscritti. Però non fu
un’esperienza felice: Il Sindaco Stucchi fu sfiduciato anzitempo dalla
maggioranza del Consiglio Comunale. Perché con il nuovo Sindaco Carla Della
Torre non dovrebbero esserci problemi? In cosa differisce l’accordo politico di
oggi con quello definito in passato con Stucchi?
Nella precedente esperienza il PD era presente a tutti gli
effetti con Consiglieri e Assessori. Si è chiesto invano per due anni, modi
diversi di gestire la quotidianità dell’amministrare. Oggi il PD sostiene la
Lista Per Sulbiate: ci sono spazi per questa attività, persone nuove e tanta disponibilità
ad ascoltarsi. C’è una reale volontà di un confronto serio con la Minoranza.
Allora era difficile anche all’interno della Maggioranza.
Un argomento politico
sovra comunale di particolare interesse pare sia la possibilità di Fusione tra
comuni limitrofi che avrà tra i partecipanti anche Sulbiate. In merito a questo
cosa ne pensi?
E’ un bel problema. Concordiamo tutti sulla necessità si
rendere più efficace l’azione amministrativa sia verso il singolo cittadino
migliorando i servizi, che verso tutta la cittadinanza. Il Comune da questo
punto di vista sta trovando difficoltà anche perché molti aspetti non sono più
di competenza di un Comune.
Di contro, molti Comuni che hanno iniziato prima di noi con
l’Unione (che porta alla Fusione) sono in difficoltà: un passaggio troppo
macchinoso e non più remunerativo per le casse del Comune. Che fare ? nessuno
ha la ricetta ma sicuramente la futura presenza di un macro Comune (diciamo di
almeno 10-15 mila abitanti) che territorialmente abbia una fisionomia, una
identità, sarebbe auspicabile. E noi lavoreremo per questo. L’Unione solo con
Aicurzio nascerebbe asfittica.
Dovendo indicare una
priorità su tutte di cui occuparsi per il bene di Sulbiate, cosa consiglieresti
al Sindaco Della Torre?
Sono molte… e molte le trovi nel programma che abbiamo
condiviso. Direi l’Ambiente che necessita di un nuovo modo di essere inteso
(abbiamo iniziato a pensarci sul
blog Teorema), e con questo un nuovo piano di
sviluppo del territorio. E’ finito il tempo di costruire in modo da avere gli
oneri per realizzare i servizi. Ma anche la macchina amministrativa va cambiata
per essere più adeguata alle richieste dei cittadini.
E che dire degli immigrati ? Non si può più pensare di far
finta di niente. Anche per la Cultura, a Sulbiate ci sono molti spazi di
miglioramento….
Una cosa il Sindaco la sta già facendo dal primo giorno: la
presenza a fianco dei cittadini. E questa è una garanzia.
emmesse