giovedì 28 marzo 2019

Ancora. Eduardo De Crescenzo. Della serie Canzoni di notte.

Io nel 1981 avevo 16 anni sognavo; sognavo che  un giorno avrei giocato nella nazionale di calcio Italiana e a tempo perso avrei scritto canzoni che casomai avrebbero poi cambiato il mondo.
Il posto in nazionale, ...mannaggiamannaggia... me lo rubò Cabrini, quello nel Milan Chicco Evani. Mi consola solamente sapere che nessuno scrisse la canzone che avrebbe poi cambiato il mondo, Nemmeno i due cantautori, per me allora fonte di ispirazione e esempio da emulare, ci riuscirono: Francesco Guccini e Fabrizio De Andrè.

Il festival di Sanremo era cosa troppa conformista e reazionaria per un ribelle come me.
Di quella manifestazione canora nazional-popolare si doveva dire male a prescindere.
Io ne dicevo malissimo, ma, di nascosto... la guardavo e cercavo per radio di ascoltare furtivamente i
brani che mi erano piaciuti di più per riascoltarli e magari (play record) riascoltarli con il mangianastri.

In quell'anno uno sconosciuto cantane napoletano salì sul palco dell' Ariston. Attirò subito la mia attenzione perché uno degli autori del suo pezzo, esattamente per la parte relativa al testo, vidi che era Migliacci (... per intenderci quello di "Che sarà") che come me ha origini cortonesi.

L'artista si chiamava Eduardo De Crescenzo il titolo della canzone "Ancora" e iniziava così: E' notta alta e sono sveglio....

Allora non lo sapevo, ma stavo ascoltando forse la più bella canzone d'amore italiana del 1900.

Ancora non vinse il Festival (come si conviene a tutte quelle canzoni che hanno concorso a quella  gara e che poi non si dimenticano ma restano nella storia della musica leggera italiana e nei cuori delle persone).
Non si classificò neppure tra le prime tre.
Vinse solo il premio assegnato da una giuria di "tecnici" di migliore interpretazione.

Ancora, è una struggente storia d'amore, brevissima ma intensa, d'Amore non corrisposto; forse poeticamente l'Amore più bello; quello che appunto fa stare svegli la notte; quello che "ti fa fare il pazzo", che non si rassegna, che ti fa dire di "non voler far più l'amore senza di Lei"; quello che se anche dovesse scomodarsi il cielo con uno dei suoi angeli gli diresti: "Lascia stare non mi basti, lei per me è molto di più, neanche tu  mi fai volare in alto come ha saputo e potrebbe fare ancora Lei".

Bellissima, perfetta.

A questi livelli il buon Eduardo non è più riuscito a ripetersi.
Accade quando si inizia subito con un "botto" così.

E che "botto", che esordio!

Ancora è stata cantata da quella sera milioni di volte, interpretata dalle più grandi cantanti, Mina compresa ( se non l'avete mai sentita cliccare qui... ne vale la pena!).
Ancora è uno dei brani italiani che producono tra i più importanti guadagni per diritti d'autore SIAE.
Al terzo posto dopo Suona Chitarra e Romagna mia.

E allora...?
Allora se nel 1981 mai avrei suonato o cantato una canzone così (perchè, non sia mai: ribelli hanno una reputazione da tutelare!) oggi che di quello spirito guerriero mi rugge ben poco invece la suono e la canto. Perché? Perché la conoscono e la cantano tutti?

No, non per questa ragione.

Oggi la suono e la canto perché è notte alta e sono sveglio, perché mi piace evocare grazie alle note di una vecchia bella canzone ricordi che altrimenti rischierei di perdere irrimediabilmente e cantare d'Amore, d'Amore grande, Amore vero,  autentico.

Così importante e potente da farci salire un po' più su, più in alto; un po di più anche degli angeli.

E vai De Crescenzo, inizia tu, ...io per come so e posso ti seguo.

E buona notte. Olè



Ancora

Sol                  Mi7
E' notte alta e sono sveglio,
Lam                         Re
sei sempre tu il mio chiodo fisso
Sol                   Mi7
insieme a te ci stavo meglio
Lam                     Re
e più ti penso e più ti voglio
Do                    Re
tutto il casino fatto per averti
Sim                         Mi7
per questo amore che era un frutto acerbo
Lam                  Dom        La7  Re
adesso che ti voglio bene io ti perdo.
Sol Mim  Lam Re  Sim Sol        Do           Si7
Ancora,  ancora, ancora, perché io da quella sera
       Mim       Lam Re7       Sol  Mim
non ho fatto più l'amore senza te
      Lam         Re7          Sol  Mim
e non me ne frega niente senza te
      Do               Re        Sim7  Mi
anche se incontrassi un angelo direi
       Lam           Re7         Sol
non mi fai volare in alto quanto lei.

La                   Fa#7
E' notte alta e sono sveglio
Sim                  Mi
e mi rivesto e mi rispoglio
Do#m                  Fa#
mi fa smaniare questa voglia
Sim                   Mi
e prima o poi farò lo sbaglio
Re                       Mi
di fare il pazzo e venir sotto casa
Do#m                 Fa#7
tirare sassi alla finestra accesa
Sim                     Rem           Si7  Mi
prendere a calci la tua porta chiusa, chiusa.

La Fa#m  Sim Mi  Do#m La        Re           Do#7
Ancora,  ancora, ancora, perché io da quella sera
       Fa#m      Sim Mi        La  Fa#m
non ho fatto più l'amore senza te
      Sim         Mi           La
e non me ne frega niente senza te

Re Sim  Mim La  Fa#m  Re
Ancora,  amore, a---

Sol  Mim  Lam  Re   Sim  Sol
Do   Lam  Rem  Sol  Mim  La7
Fa   Rem  Solm  Do  Lam  Re7
Sib  Solm  Dom  Fa  Rem  Sib 








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