Cortona la piccola valle che dal Sodo porta all'Eremo delle Celle. |
Guido rapito dalle parole di Francesco abbandonò tutto, donò i suoi averi ai poveri e divenne frate.
Giudo ricevette il saio nella Pieve di Santa Maria. Visse da anacoreta il suo noviziato presso il ponte vicino al Convento delle Celle partecipando alle preghiere e alla liturgia della Comunità.
Grazie all' istruzione ricevuta dalla famiglia, di un livello non comune a quei tempi, ben presto a beneficio della stessa Cortona e delle sue frazioni fu ordinato prete.
Francesco parlò sempre con entusiasmo di Guido da Cortona. Lo inviò a predicare anche ad Assisi.
Nella "legenda" di questo Beato, scritta da un suo contemporaneo poco dopo la sua morte si raccontano fatti eccezionali: acqua mutata in vino; moltiplicazione della farina; guarigione di un paralitico, salvataggio di una giovane donna caduta in un pozzo.
Francesco insieme a Elia nell'estate del 1226, poco prima della sua morte, incontrò ancora Giudo, forse per rivederlo ancora una volta, forse solo per salutarlo, non sappiamo bene perché, si sa che, per il Pagnottelli, fu una visita inaspettata e commuovente.
Guido, continuò a ricevere "visite e incontrare" Francesco anche dopo la sua morte.
Francesco gli disse che in cielo avrebbe ricevuto il premi dei Giusti.
Guido morì con il nome di Francesco sulle labbra nel 1245.
Francesco e Guido, due frati, due fratelli, ma anche due Amici.
La sua memoria liturgica è fissata il 12 giugno.
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