Alan Sorrenti - foto tratta dal Video musicale "Figli delle Stelle". |
Un po' perché non manca molto ad una tra le notti più magiche dell'anno (10 agosto San Lorenzo), un po' perché Sorrenti cantava questa canzone quando io avevo solo circa 13/14 anni, (... porcobrado! ne sono passati da allora ben 40! 40 anni!!!.)
E un po perché in questa calda notte voglio stare leggero; niente pensieri negativi; voglio prenderla così come capita come viene.
Mi sono spesso chiesto se si potesse individuare una canzone che potesse essere considerata inno, bandiera di quelli che (Ichichè...), come me sono nati negli anni 1960 e dintorni.
Non si può trovare tra le canzoni di De Andrè e nemmeno in quelle di quelle di Guccini. Non piacevano a tutti in particolare allora. Non la posso trovare tra le canzoni di Dylan o nella rivoluzione rock targata 1968, eravamo appena nati; neppure quelle degli gli U2 o del Bruce possono servire allo scopo: troppo recenti.
E allora ? Allora che ci resta ai noi figli del baby boom!
Già, che ci resta.
Alan Sorrenti: Figli delle Stelle.
Certo, non è "Dio è morto", non è "La guerra di Piero", non è "Blowing in the wind", non è "40",...etc etc, ma tutti, tutti, uomini e donne della mia generazione appena sentono, anche per caso, e di sfuggita, le prime note di quella chitarra che fa :TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA.... subito la riconoscono; subito sul loro volto appare una specie teneroso sorriso; e appena termina il solista attaccano e senza sbagliare e con Alan cantano ( e se nessuno li vede a squarcia gola!) così:
" Come due stelle noi soli nella notte ci incontriamo...."
e se hanno buona sorte di poterla ascoltare tutta, scoprono senza saperlo di conoscere a memoria quasi tutto il testo.
Sarà anche una canzone leggera, ma si può dire "canzone leggera" di un brano che solo in Italia ha venduto oltre un milione di copie???
Sorrenti a questi livelli non è più stato capace di ripetersi.
Una stella, passata rapida, subito cadente, una meteora,
Ma una stella intensa, splendida, e ancora oggi fresca e brillante e piacevole da ascoltare.
E allora, questa notte va così.
Questa notte sto leggero e canto e suono per noi, per me, cioè per quelli che sono stati e forse un po' lo sono ancora "figli delle stelle....senza storia senza età eroi di un sogno".
E' vero non sarà un brano che ha cambiato il mondo, non ha fatto scuola, non è stato artefice di nessuna rivoluzione musicale/culturale..."Figli delle stelle" è quella che è: piacevole, bella, cantabile ancora oggi, .e non capita a tutte e non è poco.
.. forse è per questo che ben ci rappresenta: anche noi nonostante tutto ci siamo, e ci siamo ancora, e mettiamola giù come vogliamo metterla, ma possiamo essere solo quello che siamo e niente di più.
Già è proprio così: "...eroi di un sogno", e non capita a tutti e non è poco.
Grazie Alan.
Olè
emmesse
Sulbiate, 6 agosto 2019
Fa7+
Come due stelle noi
Do7+
soli nella notte noi ci incontriamo
Fa7+
Come due stelle noi
Do7+
silenziosamente insieme ci sentiamo
Fa7+
non c'è il tempo di fermare
questa corsa senza fine
Do7+
che ci sta portando via
Fa7+
e il vento spegnerà il fuoco che si accende
Do7+
quando sono in te, quando tu sei in me.
Fa7+
Noi siamo figli delle stelle
Do7+
figli della notte che ci gira intorno
Fa7+
Noi siamo figli delle stelle
Do7+
e non ci fermeremo mai per niente al mondo
Fa7+
Per sempre figli delle stelle
Do7+
senza storia e senza età, eroi di un sogno.
Fa7+
Noi stanotte figli delle stelle
Do7+
c'incontriamo per poi perderci nel tempo
[Strum. Do7+ Rem7 Do7+ Fa7+ Do7+ Rem7 Do7+]
Come due stelle noi
riflessi sulle onde scivoliamo
come due stelle noi
avvolti dalle ombre noi ci amiamo
io non credo di cambiarti
so che non potrò fermarti
tu per la tua strada vai
addio ragazza ciao, io non ti scorderò
dovunque tu sarai, dovunque io sarò.
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