martedì 15 ottobre 2019
Finale di Champions League a Istanbul? No grazie!
Dopo la recente vittoria contro l'Albania i giocatori della nazionale Turca hanno così esultato: si sono messi in posa facendo il saluto militare.
Per quanto sta accadendo in Siria, alcuni dicono sia stato solo un gesto inopportuno.
Il fatto non merita sanzioni particolari, e non bisogna attribuire troppa importanza a questi campioni che hanno pensato bene di manifestare in questo modo solidarietà e approvazione all'esercito Turco.
Ora, questi uomini, queste persone sportive sono certamente libere di manifestare il loro pensiero e approfittare della ribalta televisiva per mostrare al mondo e all'Europa in particolare la loro opinione.
Ma l'Europa, il calcio Europeo può seriamente far finta di nulla?
Io dico di no. Sì lo so, mischiare sport e politica non è mai gran cosa.
Ma restare in silenzio dopo questa chiara pubblica dimostrazione di approvazione politica, sarebbe un grave errore, per il mondo del calcio, per lo sport in generale e per l' Europa.
Non può, non deve passare senza conseguenze.
Credo ci sia solo una cosa che la dirigenza Uefa possa fare: sospendere, revocare la finale di Champions League che quest'anno dovrebbe svolgersi a Istanbul e destinarla ad altra capitale del continente.
E' troppo?
E no!
Quello che è troppo è quanto sta avvenendo in Siria.
Questo è troppo.
Sarebbe grave far finta di niente.
Quel gesto, quell'ostentato e forse provocatorio, forse anche immaturo, saluto politico, merita una risposta, non di carattere amministrativo, tipo sanzione sportiva, una tra le tante, ma una importante risposta politica!
Quindi: finale di Champions a Istanbul?
Oggi no.
Domani, forse.
emmesse
Sulbiate, 15/10/2019
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