Secondo Eudaimonmax (Al secolo Massimo Spinolo) sarà questo il brano con cui apriremo il nostro recital in costruzione. Ancora non è stata suonata con gli Ichichè né ovviamente arrangiata e musicalmente corretta da Manubach.
L' ho solo fatta sentire in uno dei primi nostri incontri e mi pare sia subito piaciuta.
E' dedicata a tutto ciò che purtroppo resta incompiuto.
Si parla di canzoni che si iniziamo, ma che, per strane ragioni o per insufficiente ispirazione, poca voglia, noia, negligenza o indolenza o altro che non so, non si riescono a terminare.
Per estensione credo si intuisca facilmente che non mi riferisco solo a loro cioè solo alle canzoni, ma anche a tante altre cose della vita.
Per estensione credo si intuisca facilmente che non mi riferisco solo a loro cioè solo alle canzoni, ma anche a tante altre cose della vita.
Ma, le canzoni sono così, appaiono e scompaiono rapidamente.
Alcune si scrivono da sole. Le inizi e le termini in brevissimo tempo. Nascono già finite.
Altre invece non trovano subito soluzione.
Ci devi ritornare su diverse volte prima di sentirle terminate.
Ci devi ritornare su diverse volte prima di sentirle terminate.
Alcune sono destinate a rimare intenzione, idea e niente di più.
Credo in ogni modo siano preziosi "appunti di vita".
Il tempo e la fatica che gli hai dedicato non sono tempo perduto.
Ci hai provato, ma non ci sei riuscito. Tutti qui.
Va bene, molto bene, anche così.
Io spesso conservo, quando posso, quegli appunti.
Non è detto che un giorno quei lavori, per ragioni incomprensibili, ti ritornino in mente e di nuovo, come per magia, riprendano vita.
A quel punto è fatta: il più delle volte, così rianimate, quelle canzoni, stanne certo che si scriveranno da sole.
A quel punto è fatta: il più delle volte, così rianimate, quelle canzoni, stanne certo che si scriveranno da sole.
emmesse
MI-
DO
RE MI-
Dove vanno a finire le mille e mille canzoni
e quei milioni di cuori?
Nate da una chitarra e centomila emozioni,
evaporate, in un respiro,
a volte dimenticate
per loro scrivo,
miliardi di composizioni sconosciute. (1,2,3,4)
Dove vanno a finire le mille e mille canzoni
e quei milioni di cuori?
Nate da una chitarra e centomila emozioni,
evaporate, in un respiro,
a volte dimenticate
per loro scrivo,
miliardi di composizioni sconosciute. (1,2,3,4)
GIRO: MI- DO RE
Dove vanno a finire le gioie e i dolori
e sogni raccontati?
Da chi non dorme la notte, sconosciuti autori,
alla deriva,
di un sentimento,
di un prodigioso magico incanto,
o di un motivo,
di una ragione per sentirsi ancora vivo.
DO SOL RE MI- DO SOL RE MI-
Dove vanno a finire le gioie e i dolori
e sogni raccontati?
Da chi non dorme la notte, sconosciuti autori,
alla deriva,
di un sentimento,
di un prodigioso magico incanto,
o di un motivo,
di una ragione per sentirsi ancora vivo.
DO SOL RE MI- DO SOL RE MI-
Forse nelle tasche di chi le ha composte, in tante
domande e poche risposte,
Forse nelle scarpe di chi ha camminato in giro nel mondo e non è ancora arrivato.
Forse nei volti che incontri per strada nel tempo che passa accada quel che accada.
Lontana sento una voce che non si arrende,
insiste e mi chiama,
luce di una candela che non si spegne
in un sorriso
in una lacrima
in un sospiro che mi sorprende
in un ricordo
che si consuma ma che resta lì per sempre.
Dove vanno a finire le mille e mille canzoni
e quei milioni di cuori?
nate da una chitarra e centomila emozioni.
Mai terminate,
eppure vive,
rimaste in aria come sospese
le più preziose,
immaginate ma ancora non concluse.
Forse in quel che resta di un fuoco spendo, brace nascosta che dura nel tempo.
Forse tra le pieghe dei vestiti di donna, o in una gonna che danza nel vento.
Forse nei volti che incontri per strada nel tempo che passa e accada quel che accada.
Forse in un libro o in un quaderno segreto o un un paradiso immacolato,
forse nei sogni delle notti e dei giorni o in un giardino che nessuno ha violato.
Forse nelle scarpe di chi ha camminato in giro nel mondo e non è ancora arrivato.
Forse nei volti che incontri per strada nel tempo che passa accada quel che accada.
Lontana sento una voce che non si arrende,
insiste e mi chiama,
luce di una candela che non si spegne
in un sorriso
in una lacrima
in un sospiro che mi sorprende
in un ricordo
che si consuma ma che resta lì per sempre.
Dove vanno a finire le mille e mille canzoni
e quei milioni di cuori?
nate da una chitarra e centomila emozioni.
Mai terminate,
eppure vive,
rimaste in aria come sospese
le più preziose,
immaginate ma ancora non concluse.
Forse in quel che resta di un fuoco spendo, brace nascosta che dura nel tempo.
Forse tra le pieghe dei vestiti di donna, o in una gonna che danza nel vento.
Forse nei volti che incontri per strada nel tempo che passa e accada quel che accada.
Forse in un libro o in un quaderno segreto o un un paradiso immacolato,
forse nei sogni delle notti e dei giorni o in un giardino che nessuno ha violato.
Dove vanno a finire le mille e mille canzoni?
Ichiché emmesse
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