Protettrice dei cantanti, della musica e dei musicisti.
PER SANTA CECILIA. Poesie Varie - Angelo Mazza
1 Tutto l’orbe è armonia: l’Olimpo è cetra, che del fabbro divin le lodi suona: cetra è ’l fiammante viaggiator dell’etra co’ vari mondi che gli fan corona. Cetera è l’oceán, se poggia e arretra, e scogli e spechi, alto mugghiando, introna: cetera è l’aer, che dal foco impetra voce or d’austro or di borea, e in fulmin tuona. E quanto guizza, ormeggia e va su l’ale plaude alla man che lo nutrica e bea: notte ne parla al dí che smonta e sale. E l’uom, sembianza dell’eterna Idea, sovran dell’universo, alma immortale, la tua gloria, o Signor, tacer potea?
2 Non tacque: ancor la sacra aura giudea piena è del canto del pastor scettrato; e la fida a Mosé spiaggia eritrea suona l’egizio memorabil fato. Non tacque; e del futuro il vel fendea d’inni celesti ’l vaticinio alato, a cui dinanzi in lucid’ombre ardea il mistero da’ secoli velato. Qual destin fe’ ribelle arte a natura? chi l’un genio dall’altro oggi ha diviso, che il fattor s’obliò per la fattura? La vergine dicea: stavale in viso l’anima offesa della rea ventura, l’anima armonizzata in paradiso.
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