"Un'ora" di Ivan Graziani, presente nell'album "Cicli e tricicli" del 1991, credo sia uno dei brani più ispirati e poetici di questo grande autore. Segue testo e video:
poi, come una sorgente cerca la sua luce,
quel fiume silenzioso che il mio cuore inonderà.
Sai com'è, a volte io non so comprendermi.
C'è un lato oscuro in me da cui non so difendermi.
Ma, è la curiosità che mi spinge avanti, e tu lo sai.
E' la vita é così, é tutta ispirazione,
ma è un satellite perso nel blu, lassù.
Io invece sono qua, son qua, in questo stupido parcheggio qui in città.
Mentre io vorrei che tu, mi mandassi dei segnali da lassù.
Perché il mio tempo vola, e vola, un'ora, quest'ora.
Di nuovo quel respiro nasce piano nella gola,
poi scende nei polmoni come questa nebbia viola.
Scendo nella strada e molto in alto, la rincorro, lei è là.
Io invece resto qua, oh qua, in questo stupido parcheggio qui in città,
e vorrei che tu, che tu, mi mandassi dei segnali da lassù.
Perché il mio tempo vola, e vola, un'ora, quest'ora.
E' il tempo mio, é un'ora, quest'ora.
Puoi mandarmi dei segnali da lassù.
Puoi mandarmi dei segnali da lassù.
Perché il mio tempo vola, e vola...
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