Risposta - 1)
Rientra nelle competenze del comune la
gestione delle strutture per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di
primo grado, oltre alle risorse che vengono definite nel piano per il diritto
allo studio. L’Amministrazione non deve sottrarsi al suo compito di garantire
la sicurezza, la manutenzione ordinaria e straordinaria, il decoro e il
necessario ampliamento delle strutture scolastiche. Le iniziative come la
giornata del decoro in cui i comitati dei genitori si rimboccano le maniche per
restituire un minimo di decenza agli ambienti scolastici devono essere incoraggiate
in quanto creano comunità, senso di appartenenza e rispetto per il bene comune,
ma non devono diventare l’occasione per avallare il disimpegno del pubblico. La
manutenzione spetta innanzitutto all’Amministrazione. Le risorse devono essere
riequilibrate per garantire gli interventi necessari (e i nostri edifici scolastici
ne hanno urgente bisogno).
Sul piano per il diritto allo studio, che
contiene i contributi di legge (es. il pasto per il personale scolastico) e
risorse fino ad oggi incentrate prevalentemente sul ruolo del museo del
territorio, come elemento da proporre a tutte le classi, tutti gli anni.
Vorremmo riequilibrare la destinazione delle risorse partendo da un confronto
con i dirigenti scolastici e i consigli di istituto, per capire le reali
necessità e esigenze progettuali. Non escludo che si possa orientare il
contributo comunale verso altre forme, come progetti sportivi (es. utilizzo
della piscina comunale), iniziative teatrali o contributi per progetti ed iniziative
da svolgere all’interno della scuola.
Risposta - 2)
Dare a Vimercate impianti sportivi degni, perché la
nostra città soffre nel confronto con i paesi vicini, rimettere in sesto strade
e marciapiedi, creare spazi fruibili da tutti per organizzare eventi, come
musica o teatro in piazza e mercatini coperti. Altri interventi che si possono
fare anche senza temere troppo i vincoli di spesa sono quelli relativi
all’efficientamento energetico e lo sfruttamento delle aree disponibili per la
generazione di energia fotovoltaica o solare termico (penso ai tetti delle
scuole). Questi progetti possono essere finanziati da parte di privati
cittadini in forma associata che corrispondono al comune il corrispettivo per
l’utilizzo delle aree e si tengono i guadagni.
Risposta - 3)
Occorre riordinare la gestione degli oneri
di urbanizzazione. La precedente Amministrazione vanta di aver “strappato” ben
30 milioni di oneri di urbanizzazione per la realizzazione del piano di
intervento ex ospedale. Ebbene, con questa “montagna” di soldi per la città si
realizzerà una rotatoria, dei parcheggi, e i “cortili” sotto alle abitazioni
previste nel piano stesso. In pratica la città “esterna” non ne avrà un bel
niente. Se pensiamo che si può costruire un palazzetto dello sport con un paio
di milioni di euro, si capisce che qualcosa non torna. Parte degli oneri deve
essere usata per costruire e manutenere strutture di servizio per la
collettività, e non solo per abbellire il quartiere che nasce.
Le politiche di supporto alle associazioni
sportive passano prima di tutto dal confronto e dal cercare l’equilibrio nella
gestione degli impianti e delle risorse. Dare spazio e visibilità alle associazioni,
favorire l’incontro con il bacino di utenza, aiutare nell’organizzazione e
nella promozione di eventi, mettere a disposizione gli spazi, sono elementi
importanti per supportare le associazioni sportive.
Risposta - 4)
Gli interventi richiedono da un lato il
finanziamento, e questo va predisposto nel rispetto dei vincoli di spesa,
andando a creare economie su altri comparti (consumi, spese non strategiche) e
mettendo a frutto risorse attualmente non sfruttate (come accennavo prima ad
esempio con il solare sui tetti delle scuole), dall’altro devono essere
condotti secondo principi di economia e “investimento” che permettano di tenere
sotto controllo i costi di esercizio, massimizzare i benefici e le
potenzialità. Per questo lo strumento fondamentale sarà effettuare gare di
appalto assolutamente trasparenti e impostate al criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa con attenta definizione dei parametri di
valutazione, in modo da garantire elevati e comprovati standard di qualità.
Risposta - 5)
Da un lato mantenere la vocazione industriale
dell’area, dall’altro farmi promotore di collaborazione tra il mondo
accademico, scolastico, della ricerca e dell’impresa, per sviluppare al massimo
il bacino di competenze e interessi che già esistono a Vimercate e creare le condizioni
che favoriscano nuovi insediamenti di qualità.
Risposta - 6)
Collaborare con le associazioni che già fanno un gran
lavoro di coesione e vitalizzazione del tessuto sociale delle frazioni. Essere
presente periodicamente per incontrare i cittadini e valutare i bisogni più
urgenti. Porre attenzione ai trasporti pubblici cercando soluzioni flessibili e
sostenibili. Verificare la possibilità di garantire per tutte le frazioni il
servizio della farmacia comunale. Programmare eventi di richiamo, individuando
assieme agli abitanti le “vocazioni” di ciascuna frazione, così come accade per
Oreno con la sagra della patata.
Risposta - 7)
Non vi sono motivi per cui una città accogliente
debba essere meno sicura di una città che non accoglie. Uno dei progetti di
sicurezza che proponiamo è il controllo di vicinato, dove si sollecitano i
cittadini a essere attenti gli uni agli altri, in modo estremamente accogliente
ma al tempo stesso segnalandosi e segnalando alle forze dell’ordine ogni
situazione sospetta, e farlo nella massima trasparenza grazie a cartelli che
avvisano che il territorio è presidiato e ogni comportamento scorretto non
passerà inosservato. In questo modo chi arriva nella nostra città senza cattive
intenzioni si sente accolto e sicuro, mentre i malintenzionati sapranno di non
avere vita facile e questo costituisce un buon deterrente.
Risposta - 8)
La questione Pedemontana sarebbe risolta se ci fosse
la sincera volontà politica di decretarne l’irrealizzabilità. Il progetto è
fallito e lo dicono gli investitori. I soldi pubblici sono finiti e l’opera non
è neppure a metà, inoltre i tanto agognati fondi da dare ai comuni per le opere
di compensazione non si vedono. Lo stesso PD regionale inizia a pensare a
rinunciare alla tratta D. In questo modo la pedemontana, se dovesse
ostinatamente essere portata avanti fino al completamento della tratta C,
avrebbe il terminale in coincidenza con la tangenziale est, poco dopo lo
svincolo di Vimercate nord. L’occupazione di suolo che si coglie dai progetti è
impressionante. Questo porterà ad un traffico maggiore sul tratto di
tangenziale est di Vimercate, che verrà attraversato nei due sensi da e per la
pedemontanta. Inoltre comporterà un aumento di traffico su Agrate, dovuto a
colore che dalla Pedemontana dovranno ricongiungersi con la A4 in direzione
Bergamo e viceversa, oltre a quelli che tenteranno il “salto del casello” di
Carugate, andando a creare una situazione ancora più cirtica sul tratto Agrate
- Carugate. E tutto questo senza nessuna certezza sugli investimenti in
trasporto pubblico (metropolitana, autobus). Veramente sconcertante.
Risposta - 9)
Per essere riuscito ad ascoltare e collaborare con
tutti, per aver gestito le risorse con equilibrio e a vantaggio,
per essermi impegnato senza risparmio, per aver fatto ciò che dico e per aver
detto ciò che faccio.
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