lunedì 5 agosto 2019

Il fiume - Perché l'Adda mi attrae?



Ancora una settimana di lavoro. Sarà una settimana ancora più complicata. Sarò da solo. Il mio collega più giovane ma più anziano è già in ferie. Sono stati mesi, intensi, molto impegnativi. Per ora tra alti e bassi in ogni modo molto positivi. Da gennaio ho iniziato il nuovo impegno lavorativo. Mi ha assorbito e consumato non poco. Devo riposare, devo ritrovarmi e ricaricare le batterie. Ma non sono esaurite. Temevo di arrivare a questo punto ancora più provato anche in ragione dell'età purtroppo non più giovane.
Ma, ci sono ancora.
Snno ancora qui, attivo e positivo.
Si tratta solo si resistere ancora per poco ... poi riposo.

Uno dei luoghi a me e a noi vicini è il fiume Adda. 
Non vicinissimo ma a rapida portata di mano.

Anni fa percorrevo l'alzaia iin bici. Poi ci sono tornato per camminarla a piedi.
Solitamente parcheggio la macchina a Porto d'Adda, scendo per il ripido acciottolato della centrale Esterle e poi decido se passeggiare con i miei pensieri a destra verso il Castello di Trezzo o il villaggio Crespi o a sinistra verso la Rocchetta, il Ponte San Michele, Imbersago ( foto sopra riportata).

Il fiume. 

Il fiume mi affascina. Qui l'Adda è forte e presente più che mai. Non è un paesaggio monotono, noioso. Ti sorprende senza disturbarti.
Cambia rapidamente di colori e di aspetto. Che sia anche per questo che Leonardo abbia scelto questo tratto di fiume per "divertirsi e giocare" un po'?

Ma perché il fiume in particolari momenti mi attrae un po' di più ?

Perché per me è innegabile che possieda qualcosa di unico e particolare: qualcosa di vivo, una luce di energia, qualcosa di vivente, forse di sacro, di unico.

Il fiume è un' immagine reale e potente; è il simbolo dell'esistenza;  forse della vita di ogni uomo.

All'inizio c'è sempre una sorgente limpida, entusiasmate, pura; non conosce la strada, non conosce , limiti  e impedimenti, condizionamenti; poi nel suo procedere senza posa, dovrà superare ostacoli e difficoltà; e poi saranno proprio gli argini, un limite, che gli permetteranno di scorrere e andare rettamente per la sua via e di arrivare a destinazione... solo nel suo alveo il fiume non si disperde perchè è qui che trova il suo fine e compimento.

Ecco, proprio così; credo sia questo che mi affascina dell'Adda e dell'acqua che corre in silenzio, apparentemente indisturbata, ostinata,  indifferente a tutto e tutti.

E in quel silenzio, così carico di significati, immaginare di trovare risposte, forse comprensione, forse pietà, forse solidarietà,  o forse più semplicemente una calma e pacifica e serena sincera compagnia.

emmesse
Sulbiate 5 agosto 2019

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