martedì 28 gennaio 2020

"Spalanchiamo il PD" - Per finta o veramente?


Oggi in prima pagina di Repubblica torna il "nostro" Romano Prodi, Padre dell'Ulivo con un' interessante intervista.
Non dice cose nuove, ma a mio modesto parere, dice cose  molto importanti per il futuro della Politica e del Paese. 
Trascriverò solo alcuni virgolettati. 

Auspico che non sia il solito ragionevole monito carico di giuste intenzioni e buoni sentimenti destinato però, a ricevere immediato pubblico plauso di tanti, ad essere apprezzato e formalmente condiviso in prima istanza da tutto il centrosinistra, per poi distrattamente, e senza ben capire il perché, come già avvenuto in passato, presto dimenticato.

Pubblicherò di seguito solo alcuni virgolettati che ritengo essere più significativi.

Romano Prodi: 


"Nei momenti di crisi i partiti si devono aprire. Perciò ora Zingaretti vada avanti con la riforma e spalanchi le porte del PD".

"Zingaretti convochi una grande assise aperta a tutti, dove discutere in modo libero su come la politica deve interpretare i grandi cambiamenti della società".

"La politica deve ricominciare a pensare al futuro, rispondere alle nuove domande, coinvolgere personalità.Bisogna uscire dalla logica della nomenclatura della cooptazione che attualmente domina il Pd. Nel Pd debbono avere potere coloro che sono capaci di raccogliere consenso e non di accumulare tessere"

"Oggi dobbiamo tornare a chiamare le persone che riflettano sui grandi problemi del nostro tempo".

"Se non si cambia e non si cercano energie nuove, la distanza della società diventa incolmabile. So bene che la crisi dei partiti non é solo italiana ma mondiale. E' in crisi la stessa democrazia. Per questo il dibattito deve essere così profondo da coinvolgere ogni parte del Paese".

Mah: sarà la volta buona?
Che sia così, per piacere: che sia così.

emmesse
Sulbiate, 28/01/2020

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