C'è poco da fare, sono impreparato a tutto questo.
Sono fiducioso, non so come e né esattamente quando, né a quale prezzo, ma questa guerra la vinciamo noi! E credo anche che chi sopravviverà, nonostante purtroppo le innumerevoli perdite, ne uscirà migliore. Come potremmo andare avanti facendo finta di niente?
Forse di questo dramma globale che stiamo vivendo è solo questo l'aspetto positivo: la preziosa eredità che l'Umanità, passata la tempesta cvd 19, porterà con sé.
Sono impreparato perché non ho termini di paragone; non c'è nulla alle mie spalle che mi possa essere d'aiuto, non ho, e nessuno di noi ha mai vissuto niente di simile.
E' che vivendoci dentro ancora non abbiamo compreso; si fa fatica; difficile essere lucidi e correttamente analitici, e chissà quanto tempo occorrerà per elaborare il tutto.
Qui, in Lombardia, qualche lieve miglioramento in questa settimana si è registrato, ma niente di trascendentale. Navighiamo ancora in alto mare.
Si sta in casa perché di più non si può fare e ancora per un po' saremo costretti a combattere così chiusi dentro le nostre abitazioni: il virus cammina con le gambe degli uomini!
Non siamo prigionieri! Stiamo tutti combattendo una logorante guerra di posizione. Bisogna solo resistere.
Questo è un tempo sospeso.
Mi sento come come se stessi galleggiando in una bolla d'aria in attesa di un qualcosa che ancora non mi è del tutto chiaro, ma che prima o poi arriverà, cullato da lievi correnti che mi fanno dondolare un po' di qua e di là, un po' di su e un po' di giù.
Mi viene in mente una piuma che fluttua nell'aria, che pare cadere e invece vola nel vento leggero, apparentemente senza arrivare mai.
Bisognerà presto imparare a riconoscere le buone correnti, e a non rilassarsi troppo, fiutare il vento e trovare e scovare sempre la giusta direzione: quella che conduce alla Fiducia e alla Speranza e che mi/ci permetterà di planare senza sciuparci troppo, cioè farci troppo del male, per poi ripartire insieme tutti, migliori e più forti di prima.
Ecco, non è molto chiaro, ma di più non so dire/scrivere: è questo l'auspicio che vi offro per questa ennesima buona domenica di guerra.
Siate tutti quella piuma leggera, che sfida altezze impossibili, che scivola dolcemente nel vuoto apparente, e non cade, ma vola, e viaggia nell'aria, consapevole però di non essere sola, forte dei venti della Fiducia e della Speranza, determinata a raggiungere la meta: un mondo più giusto, più buono, veramente solidale: un mondo migliore.
E allora, carissimi amici, semplici conoscenti e anche no, buona domenica e buon vento a tutti noi. Olé
emmesse
Sulbiate, 29 marzo 2020
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