La buona notizia per il nostro territorio di questa settimana è la seguente: Paderno, riaperto il Ponte san Michele. Più bello della Torre Eifel, più magico ed evocativo di tanti altri ponti.
Sorge improvvisamente come dal nulla.
Ti sorprende, ti affascina, ti attrae.
Magnetico e magnifico forse perché come di una sfida vinta apparentemente impossibile da superare.
Lui resta lì dove non ci dovrebbe stare; sospeso tra il fiume e il cielo, vincendo difficoltà e leggi che nessuno prima di lui abbia mai osato sfidare.
E' vero, si tratta di una riapertura parziale, solo per bici e pedoni. Ma quello che conta è che la vita ritorna a scorrere sopra e lungo di Lui come l'Adda laggiù lontano sotto di Lui.
Quanta "roba" per riflettere...
Tutto ciò mi fa venire in mente un breve pezzo scritto da Italo Calvino nel libro "Le città invisibili": frasi tra le più ispirate della letteratura italiana:
Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
- Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan.
- Il ponte non è sostenuto da questa o da quella pietra, - risponde Marco, - ma dalla linea dell'arco che esse formano.
Kublai Kan rimase silenzioso, riflettendo. Poi soggiunse: - Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che mi importa.
Polo risponde: - Senza pietre non c'è arco.
dal libro "Le città invisibili" di Italo Calvino
Arco che poi pare tanto essere come la vita: sospesa misteriosamente tra la terra e il cielo. Un ponte tra essere e non essere.
Ecco, non so se ci sono riuscito ma va bene, va bene così, di più non posso ne so... e allora, anche oggi auguro una buona domenica ad ogni singola pietra o pezzo di ferro o minuscolo bullone che insieme costituiscono a formare quell'arco comune: la vita.
La Vita indissolubilmente legata di ognuno di noi.
E per finire: W IL PONTE SAN MICHELE. Olè